Il titolo non potrebbe essere più appropriato: un videotecaro é conteso tra la cugina (il tabù) e la straniera (la perversione) in un crescendo di follia, che non potrà che terminare in un modo.
Il regista di Lesbians in Uniforms cambia registro: la spensieratezza dell’estate e della gioventù del film precedente é immediatamente spazzata via nella prima scena di questo film che mostra uno stupro inaspettato e brutale.
Dopodiché la pellicola descrive la vita quotidiana di due cugini che viene rapidamente perturbata dall’arrivo di una giovane ragazza europea dai comportamenti alquanto discutibili che li trascinerà con sé in questi giochi pericolosi per soli adulti!
Che dire, l’anello (non) mancante tra il più intelletuale La grande abbuffata e il più hard Sexo com Chantilly, con uno stile tipicamente giapponese e un regista che sa come filmare e sublimare le performance dei propri debosciati e magnifici attori!
Qualche foto illustrativa (ma non troppo):
I magnifici titoli di testa
L’arrivo della perturbatrice
L’inizio di una scena ben disgustosa e la fine di un’altra bella cattiva
Lascio la libera interpretazione
Il finale, gran mix di sesso e morte, con echi cronenberghiani