Si è sentito questa notte, cavolo se si è sentito!
Anche qui nella capitale si è sentito bello forte… tuttavia, almeno da quello che si sente dagli abitanti dell’Aquila e dintorni, pare se lo aspettassero da settimane… ma gli era stato cmq detto di non preoccuparsi… tuttavia:
6/4/2009 (7:46) - Negli ultimi mesi decine di scosse
TERREMOTO IN ABRUZZO
Allarmi ignorati, polemica sul sisma
Qualcuno aveva provato a mettere in guardia sull’imminenza di una tragedia come quella di questa notte ma era stato accusato di procurato allarme e di conseguenza denunciato
ROMA - Quella di oggi è stata solo la scossa più forte di uno sciame sismico che si perpetua da mesi. La magnitudo registrata alle 3.32 di questa notte dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia è di 5,8 gradi della scala Richter, a cui sono seguite diverse repliche, la prima di 4,7 gradi alle 4.37. Numerose le avvisaglie nelle ultime settimane. Una scossa violenta il 16 gennaio, poi quella di magnitudo 4.0 che aveva fatto tremare l’Abruzzo già il 30 marzo: molte persone si erano già riversate in strada allora. Dall’inizio dello sciame sismico, qualche mese fa, sono decine gli eventi di magnitudo superiore a 2.0 registrati dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) nel distretto aquilano e nel bacino di Sulmona.
A parte qualche malore dovuto allo spavento, non c’erano però mai stati feriti gravi. Nè erano stati rilevati danni importanti. Su richiesta del capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, si era tenuta nella sede della Regione Abruzzo all’Aquila, una riunione degli esperti della Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi. Obiettivo, dicono al Dipartimento della Protezione civile, era quello di «fornire ai cittadini abruzzesi tutte le informazioni disponibili alla comunità scientifica sull’attività sismica delle ultime settimane». «È utile precisare che non è possibile prevedere in alcun modo il verificarsi di un terremoto e che non c’è nessun allarme in corso da parte del Dipartimento della Protezione Civile, ma una continua attività di monitoraggio e di attenzione», si leggeva appena quindici giorni fa in una nota dello stesso Dipartimento. Secondo l’Ingv, che è l’ente preposto alla sorveglianza della sismicità sul territorio nazionale, «le scosse avvertite nei mesi scorsi dalla popolazione facevano parte di una tipica sequenza di terremoti, del tutto normale in aree sismiche come quella dell’aquilano che, negli ultimi mesi, ha registrato quasi 200 eventi, la maggior parte dei quali non avvertiti dalla popolazione».
Qualcuno nei giorni scorsi aveva però messo in allarme sulla possibilità del sopraggiungere di scosse più forti e pericolose per la popolazione abruzzese, ma era stato accusato di “procurato allarme” e di conseguenza denunciato. «Le scosse di terremoto che continuano a scuotere l’Abruzzo non sono tali da preoccupare - aveva spiegato Bertolaso intervenendo a Roma ad un convegno organizzato dal ministero dei beni culturali e protezione civile sulla esperienza del terremoto che nel 1997 colpì Umbria e Marche - ma Purtroppo a causa di imbecilli che si divertono a diffondere notizie false siamo costretti a mobilitare la comunità scientifica per rassicurare i cittadini». L’attacco era rivolto a Giampaolo Giuliani , ricercatore dei laboratori del Gran Sasso, che aveva previsto un terremoto di proporzioni disastrose.
Oggi però ancora una scossa, appena un po’ più violenta di quelle degli ultimi giorni, ma quanto basta per mettere in allarme la Regione Abruzzo. Questa volta non basta rassicurare i cittadini: a centinaia si riversano nelle strutture sanitarie per chiedere soccorso. La Protezione civile e i carabinieri parlano di decine di morti, centinaia di feriti e migliaia di sfollati. Bertolaso la definisce la «peggiore tragedia di questo millenio» e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi annuncia che firmerà lo stato d’emergenza. A questo punto in Abruzzo e nel resto d’Italia sono in molti a chiedersi se veramente non si potesse fare nulla per scongiurare questo dramma. E’ vero, forse non è possibile prevedere in alcun modo il verificarsi di un terremoto, ma qualcuno questa volta aveva provato a farlo.
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200904articoli/42580girata.asp
Duramente ripreso dal capo della Protezione civile Bertolaso
Terremoto: «l’allarmismo» di Giuliani
Il ricercatore dei laboratori del Gran Sasso aveva lanciato l’allarme per un sisma «disastroso»
Negli ultimi giorni moltissimi episodi che hanno preoccupato la popolazione
E si è aperta una polemica per le allarmanti previsioni di un fisico, denunciato
Da ottobre uno sciame di scosse
in settimana polemiche sugli allarmi
Sciame sismico, qualcosa che chi ha vissuto i terremoti ricorda: i lampadari che ondeggiano un po’, quel senso di nausea e poi la vita continua. Di scosse da ottobre ad oggi in provincia di L’Aquila ce n’erano state almeno 200, ha confermato in queste ore il professor Giulio Selvaggi dell’Istituto nazionale di geofisica.
Anche se per la ricerca scientifica i terremoti non si possono prevedere, qualcuno nei giorni scorsi l’aveva fatto ed è stato accusato di “procurato allarme”, quindi denunciato di conseguenza. Negli ultimi giorni di marzo Giampaolo Giuliani, tecnico e ricercatore presso il laboratorio nazionale di fisica del Gran Sasso aveva sostenuto che lo sciame sismico in corso poteva essere il preannuncio di un evento più forte. Di Giuliani si era detto che “si divertiva” a spargere notizie infondate ed allarmi.
In una intervista ad una emettente televisiva locale Gliuliani aveva parlato del suo lavoro presso il laboratorio e della messa a punto di uno strumento chiamato “Rivelatore Gamma” che permetterebbe di rilevare con un anticipo di 6-24 ore l’arrivo di un terremoto.
Ricordiamo che lo sciame è il susseguirsi di scosse di terremoto, non tutte percepibili dalle persone ma perfettamente rilevate dagli strumenti.
Certo è che notizie di scosse minori circolavano da giorni. I comuni interessati: Collimento, Villagrande e L’Aquila e in genere il circondario del capoluogo. A seguito dell’allarme lanciato da Giuliani c’era stato qualche allarme tra la popolazione. Su YouTube esiste un video datato 13 febbraio 2009 [u](cliccare qui per vederlo)[/u] nel quale alcuni ragazzi raccontano i loro momenti di paura.
La magnitudo delle scosse si collocava poco sopra il grado 2 della scala Richter. Nessun danno alle persone, ma l’allarme alla Protezione Civile e all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia veniva regolarmente registrato http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/cronaca/terremoto-nord-roma/sciamesismico/sciamesismico.html
Anche il terremoto che c’e’ stato qui nel 97 era stato preceduto da scosse per settimane, anzi tra prima e dopo è durato quasi 9 mesi.
sempre stato scettico nei riguardi di certe previsioni… però la storia di sto tizio che lo aveva previsto qualche giorno fa mi continua ad andare su e giù per la spina dorsale assieme a un brivido ghiacciato
Massima solidarietà a tutti i forumisti della zona. E spero che non ci siano danni a Tocco di Casauria.
E Pensa che è stato pure denunciato per falso allarme…assurdo. Bastava fare un pò di sensibilizzazione e di campagne di prevenzione come fanno in Giappone, visto che si sa che la zona è particolarmente attiva dal punto di vista sismico.
Il bilancio comunque è pesante, stamani alla radio (fino alle 8.45 ) si parlava di 10000 edifici danneggiati e 20 morti accertati ed il numero è in aumento.
Proprio ieri pomeriggio non ve n’è stato uno in Romagna piuttosto fortino? Mi pare abbia interessato soprattutto Forlì poi Urbino, Pesaro e tutto l’appennino Tosco Emiliano.
[flash]http://www.youtube.com/v/HwIevGJceJs&hl=it&fs=1" type=[/flash]
Questo invece è l’articolo ‘premonitore’ sul Corriere.it del 1° aprile 2009:
Il sisma è stato avvertito in una vasta area, dalla Toscana al Veneto, al Friuli
Scossa di terremoto nella zona di Forlì
Alle 22.20. L’ipocentro è stato molto profondo, a 28,2 km.
La Protezione civile non segnala danni a persone o cose
solo chi in quelle zone ci è nato sa quanto è costato in termini di vite umane, disastri ambientali e puri soldi mettersi a sbucherellare il gran sasso per farci il tunnel autostradale e il laboratorio
ma comunque in un modo o nell’altro l’hanno fatto e pace
e di certo da un laboratorio costato così tanto nelle condizioni uniche in cui si trova ci si aspetta che non stia lì a fare puttanate di ricerche del cazzo ma qualcosa di un pò di più concreto e utile
come gli studi di sto tizio che il terremoto non l’ha previsto perchè gli tirava il culo o perchè gli è venuto padre pio in sogno ma semplicemente perchè seguendo i modelli fisico-statistici da lui elaborati si è accorto che il presentarsi di una certa concentrazione di un tipo di gas è statisticamente spesso il preludio a una briscola così
e col senno del poi si è appurato che ha lanciato pubblicamente l’allarme non per farsi bello ma perchè se nel suo studio si è accorto di quello che probabilmente stava per accadere cosa cazzo doveva fare, stare zitto per non turbare la gente
mò adesso è il tempo di disseppellire i vivi e piangere i morti, ma tra qualche giorno sarà il tempo per farsi due conti su un pò di robine
Totalmente d’accordo con te… cmq guardatevi anche questo filmato tratto da un Report di oltre 10 anni fa (come passa il tempo) con un’intervista a Pierluigi Ighina http://vimeo.com/2825339
[flash]http://vimeo.com/moogaloop.swf?clip_id=2825339&server=vimeo.com&show_title=1&show_byline=1&show_portrait=0&color=&fullscreen=1" type=[/flash]
“E chi è (o meglio era, purtroppo) costui?” direte voi…
in tal caso leggete anche qui: http://www.ioomla.net/?p=305
“Pier Luigi Ighina Nasce a Milano nel 1908. Mostra fin da ragazzo attitudini verso lo studio della natura e del magnetismo naturale. Di lì a qualche anno ha frequentato le più autorevoli scuole di Milano come tecnico in elettronica e radioelettronica, tanto che fu chiamato a lavorare come collaudatore prima alla Magneti Marelli, poi alla CGE, e successivamente alla Grande e prestigiosa Ansaldo Lorenz di Genova. Di seguito ha fatto dei corsi di specializzazione in Sistemi Radiotelevisivi e nel 1926 scelse di arruolarsi come volontario nella Marina Militare: ed è lì che fece il primo incontro con Gugliemo Marconi, il quale scelse lui (dato le comuni attitudini) come collaboratore segreto per poter portare avanti gli studi sul Ritmo Sole-Terra e sugli studi di Madre Natura, per più di dieci anni stette a fianco di Marconi facendo le più autorevoli scoperte, come la separazione e l’emissione del Monopolo Magnetico Positivo e Negativo da una elettrocalamita con il metodo di scintillazione (sulla costruzione e il funzionamento di tale tecnologia rihiedendo, a suo tempo, al Ministero dell’ Industria il rilascio del brevetto per invenzione) . La macchina a scintillazione per la produzione di Monopoli Magnetici, Accumulatori di Monopoli, Apparecchio per lo scioglimento dei metalli e composti a distanza, e tanti altri.”
(http://www.geocities.com/mangiasmog/ighina/index.html)
[SIZE=4]AGGIORNAMENTO
Scusate ma il video del Report su Ighina tratto da Youtube era solo uno spezzone… adesso invece ho postato il servizio completo che dura 16 minuti: sono tanti ma vale davvero la pena di vederlo. Qui sotto cmq trovate la trascrizione dell’intervista a Ighina che ho preso dal sito di Report: la parte inerente i terremoti l’ho appositamente evidenziata.
http://www.report.rai.it/R2_popup.html
[/SIZE]
L’ultima storia che vogliamo raccontare è quella del ricercatore Ighina, 90 anni, aiutante di Marconi. Di Marconi tutti sappiamo che a 20 anni inventò la radio. Ma poi? Marconi, spiega Ighina, aveva scoperto l’energia attraverso la forma a spirale del guscio della lumaca.
PIERLUIGI IGHINA – Assistente di G. Marconi e ricercatore
Girando a destra, noi possiamo capovolgere la lumaca. Va sempre a destra ma capovolgendola va a sinistra. E quindi noi viviamo dentro a questa riflessione di energia.
VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
Dal sole parte una spirale gialla. Dalla terra, invece, una spirale blu. Proseguendo gli studi di Marconi, Ighina ha determinato che l’incontro dell’energia solare, positiva, e dell’energia terrestre, negativa, forma la materia. La pulsazione di questo incontro è l’atomo magnetico.
PIERLUIGI IGHINA – Assistente di G. Marconi e ricercatore
L’atomo magnetico prende l’energia solare e si apre, prende quella terrestre e si chiude. Questa è la vita nostra. Pulsare sempre, tutto pulsa.
Quello che non pulsa non vale niente.
VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
Tutti gli esperimenti di Ighina sono basati sul ritmo di energia solare e terrestre. Attraverso questo ritmo si possono rigenerare cellule vive, neutralizzare terremoti, allontanare e avvicinare le nuvole.
PIERLUIGI IGHINA – Assistente di G. Marconi e ricercatore
Mamma mia, cosa vuol dire l’energia, eh?
PIERLUIGI IGHINA – Assistente di G. Marconi e ricercatore (mostrando un’apparecchiatura)
Ecco, questa è la valvola dei terremoti. Antisismica. Che cos’è il terremoto? Il terremoto è nato con gas compresso. Se noi andiamo in bicicletta, affinché non scoppi la gomma, dobbiamo metterci la valvola. No? E così anche questo fa lo stesso. Tale e quale, ma non lo vogliono capire. E allora io sono della lega di chi se ne frega. Peggio per loro, no?
[COLOR=Black]VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
[/COLOR]E lei ci può provare che attraverso questa valvola si evita il terremoto?
[COLOR=Black]PIERLUIGI IGHINA – Assistente di G. Marconi e ricercatore
[/COLOR]Si, se ho ancora i giornali glieli porterò: a Modena è venuto il terremoto, a Faenza è venuto il terremoto e a Imola niente.
[COLOR=Black]VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
[/COLOR]Lei l’ha proposta a qualcuno questa valvola?
[COLOR=Black]PIERLUIGI IGHINA – Assistente di G. Marconi e ricercatore
[/COLOR]A tutti.
[COLOR=Black]VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
[/COLOR]E cosa le hanno risposto?
[COLOR=Black]PIERLUIGI IGHINA – Assistente di G. Marconi e ricercatore
[/COLOR]Che se ne fregano.
[COLOR=Black]VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
[/COLOR]Perché?
[COLOR=Black]PIERLUIGI IGHINA – Assistente di G. Marconi e ricercatore
[/COLOR]Perché gli costerebbe troppa fatica. E poi non ci credono.
[COLOR=Black]VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
[/COLOR]Lei ha mai provato a brevettare una sua invenzione per commercializzarla?
[COLOR=Black]PIERLUIGI IGHINA – Assistente di G. Marconi e ricercatore
[/COLOR]Non serve.
[COLOR=Black]VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
[/COLOR]Perché non serve?
[COLOR=Black]PIERLUIGI IGHINA – Assistente di G. Marconi e ricercatore
[/COLOR]Perché se lo sanno lo fanno tutti. Perché frenare una cosa che posso divulgare a tutti per farla adoperare?
VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
Allora adesso ci sono le nuvole in giro. Lei cosa farà?
PIERLUIGI IGHINA – Assistente di G. Marconi e ricercatore
Ecco, si vede la rotazione.
VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
No, non c’è ancora!
PIERLUIGI IGHINA – Assistente di G. Marconi e ricercatore
(su immagini delle nuvole)
Come no, guarda là! Non vedi che ruota?
VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
Ighina dice che le nuvole sono in rotazione. In effetti si comincia a vedere uno spiraglio.
PIERLUIGI IGHINA – Assistente di G. Marconi e ricercatore
Guarda come si apre, sopra l’elica! Non lo crede nessuno.
VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
Dopo 10 minuti lo spiraglio si allarga.
PIERLUIGI IGHINA – Assistente di G. Marconi e ricercatore
(su immagini delle nuvole)
Vedi che si apre tutto? Puoi dire che non è vero?
VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
Dopo appena mezzora il cielo sopra all’elica di Ighina è ormai completamene aperto, letteralmente spaccato in due. Sarà un caso? Chi lo sa? Sta di fatto che tutti quelli che sono venuti qui hanno sempre visto la stessa cosa: le nuvole che si aprono.
Lei potrebbe far piovere dove c’è la siccità praticamente.
PIERLUIGI IGHINA – Assistente di G. Marconi e ricercatore
Ma non vogliono.
VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
Risolverebbe il problema della siccità nel mondo.
PIERLUIGI IGHINA – Assistente di G. Marconi e ricercatore
Ci ho provato, ho mandato questa idea in Africa. Sa cosa mi hanno detto? Se la prenda e la porti via perché noi guadagniamo sulla mancanza di acqua.
VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
Ma Ighina, come ama sottolineare, se ne frega. La soddisfazione lui la trova da altre parti: per esempio nello stupore e nella meraviglia dei bambini di fronte al cielo che si apre sopra la sua elica.
PIERLUIGI IGHINA – Assistente di G. Marconi e ricercatore
E’ la più grande soddisfazione della mia vita.
MILENA GABANELLI in studio
Giuliano Preparata, buonasera. Lei è docente di fisica alla Statale di Milano, lavora con Fleishman alla fusione fredda in uno di quei pochi laboratori sparsi per il mondo, in qualche modo, insomma, lei è dentro le istituzioni. Che cosa pensa di questi 3 arzilli vecchietti che abbiamo appena visto?
GIULIANO PREPARATA – Università Statale di Milano
Io sono molto colpito dalla vivacità intellettuale di queste persone, anche molto anziane. Personalmente, avendo visto nella mia vita tante credenze sfatate, sono portato a dare credito a costoro.
MILENA GABANELLI in studio
Quindi non sono dei ciarlatani?
GIULIANO PREPARATA – Università Statale di Milano
Assolutamente. Non hanno nessun aspetto della ciarlataneria. Sono persone che probabilmente hanno scoperto delle cose nuove, incomprensibili all’interno della visione generalmente accettata della fisica, e che dovrebbero essere guardate con grande interesse e grande simpatia perché potrebbero aprire degli scenari nuovi.
MILENA GABANELLI in studio
Ma la storia dell’elica che apre il cielo, per esempio, nessuno ci crede…
GIULIANO PREPARATA – Università Statale di Milano
Come nessuno crede: lì c’era un cielo assolutamente nuvoloso, parte quest’elica e il cielo si apre. Secondo me questo è un fatto reale. Il fatto che uno non ci creda vuol dire che non ha gli strumenti per capire come ciò avvenga, ma questo invece di portare alla ridicolizzazione di chi propone certe cose dovrebbe condurre lo scienziato vero, curioso, a darsi da fare per vedere cosa manca nella visione che viene generalmente accettata per poter, una volta che questi fenomeni siano stati riprodotti senza molti dubbi, riportarli nell’ambito della razionalità scientifica.
MILENA GABANELLI in studio
Quindi lei dice che quando non ci sono strumenti per capire il fenomeno, non ci si crede. Funziona così?
GIULIANO PREPARATA – Università Statale di Milano
Si, secondo la teoria delle percezioni: se noi non ci aspettiamo una certa cosa, potremmo anche avere davanti un elefante e non percepirlo come tale ma pensare che sia una montagna grigia, per esempio.
MILENA GABANELLI in studio
Lei, rispetto a questi signori che ne sono fuori, è nell’istituzione. Oggi il ricercatore autonomo che ha una grande idea, magari anche di forte interesse sociale, come può accedere ai fondi della ricerca?
GIULIANO PREPARATA – Università Statale di Milano
Praticamente non ha nessuna chance. Cerchi di immaginare che Archimede Pitagorico arriva ad una grande agenzia creata per fare un certo numero di cose come risolvere il problema dell’energia, della struttura dei materiali ecc. Questo signore dice “io ho risolto questo problema”. Ma come? Qui ci sono migliaia di persone che, anno dopo anno, si celebrano in conferenze, che quando possono riempiono le prime pagine dei giornali sui loro grandi risultati, sui geni che hanno trovato, sulle macchine che hanno costruito. Sono quasi sempre tutti americani: ogni tanto c’è qualche italiano che ha la fortuna di essere aggregato a questi gruppi e di venire valorizzato.
Arriva Archimede Pitagorico e dice che le cose non si fanno così. E gli altri che fanno? E’ arrivato il Messia? Non è questo ciò che succede.
MILENA GABANELLI in studio
Ma allora sbagliano tutti. Se l’iter è questo, e non solo italiano, qualcosa di giusto ci sarà?
GIULIANO PREPARATA – Università Statale di Milano
La scienza, nel corso di questo secolo, è diventata un fatto socio-economico importantissimo cosa che non era all’inizio di questo secolo. All’inizio del secolo l’accademia non contava nulla., In Europa c’erano al massimo una decina di cattedre di fisica teorica, oggi ce ne sono decine di migliaia. Vuol dire che essenzialmente, dopo la seconda guerra mondiale, con il fatto che i fisici hanno mostrato alla società che facendo una bomba atomica avevano risolto il conflitto mondiale, è venuta fuori l’idea che la scienza fosse un importantissimo elemento del funzionamento di una società.
MILENA GABANELLI in studio
Ma questo è vero.
GIULIANO PREPARATA – Università Statale di Milano
Il vero aspetto della scienza, che poi provoca tecnologia, è che è filosofia naturale e investigazione della natura. Io dico spesso ai miei studenti che l’investigazione della natura, la ricerca della verità scientifica, non può essere una carriera, deve essere una sorta di missione.
MILENA GABANELLI in studio
Se Einstein vivesse oggi, cosa succederebbe?
GIULIANO PREPARATA – Università Statale di Milano
Einstein, che pubblicò nel 1905 3 lavori fondamentali che innescarono tre rivoluzioni scientifiche, era stato sbattuto fuori dal Politecnico Federale di Zurigo e si lavorava come esaminatore federale dell’ufficio brevetti di Berna. Einstein aveva 27, 28 anni, inviò i suoi lavori che furono pubblicati. Se Einstein fosse vivo e mandasse dall’uffifio federale dei brevetti di Berna, al Phisical Review, a Nature, a Science, non verrebbe sicuramente pubblicato, senza il minimo dubbio.
MILENA GABANELLI in studio
Cosa dovrebbe cambiare nel modo di gestire la scienza?
GIULIANO PREPARATA – Università Statale di Milano
Occorre destinare una piccola percentuale, il 5% o meno, dei fondi statali alle ricerche non accademiche, non convenzionali.
Questi inventori che abbiamo visto potrebbero accedere a dei fondi. Il 5% dei fondi statali sono una piccola fetta che non toglie nulla alla scienza ufficiale ma potrebbero contribuire a dare un enorme impulso a queste persone che hanno idee nuove. Ma se noi andiamo a chiedere all’accademia di dare a costoro la possibilità di distruggere il monopolio dei grandi, non glielo daranno mai.
MILENA GABANELLI in studio
La ringrazio per essere stato con noi. Buonanotte.
Giusto, sono d’accordo, meglio lasciar da parte ogni tipo di polemica ora, le urgenze sono ben altre.
Hmmm, veramente al tuo link c’è solo un filmato con le nuvole di 40 secondi.
Quando l’hai visto? Hai provato a fare il refresh?
Perché l’ho cambiato da un bel po’… appena mi sono accorto che il filmato era incompleto… ora al posto di quello vecchio ho embeddato questo: http://vimeo.com/2825339
che è quello giusto con l’intervista completa a Ighina
Intanto…
14:43 Calvi, commissione Grandi rischi: “Tra qualche mese, tutto dimenticato”
Gian Michele Calvi, presidente della Fondazione Eucentre di Pavia e membro Commissione Grandi Rischi, ha detto: “E’ importante la prevenzione. Solo così si potranno ridurre gli effetti di tali tragedie, ma sembra che ancora non importi a nessuno. Tra qualche mese ci saremmo dimenticati di tutto finché purtroppo non ci sarà un’altra tragedia a ricordarci che se non investiamo nella messa in sicurezza degli edifici preesistenti”14:26 Presidente Provincia Aquila attacca Bertolaso: “Allarme sottovalutato”
Il presidente provincia dell’Aquila Stefania Pezzopane ha attaccato il sottosegretario alla Protezione civile Guido Bertolaso: “Era una tragedia annunciata. L’allarme dei giorni scorsi è stato sottovalutato”
http://www.repubblica.it/2009/04/dirette/sezioni/cronaca/terremoto-nord/terremoto-centro/index.html
Oggi mi è ritornata prepotentemente alla mente una domanda che mi assale spesso…ma chi cazzo è Bertolaso? da dove viene? perchè è sempre dappertutto ed in mezzo a tutto?
Comunque stanotte ero nel dormiveglia a quell’ora, e ho sentito chiaramente il letto oscillare…cazzo…
Beh mi pare il minimo in questi casi, Bertolaso è il capo della Protezione Civile.
Ok, servirà a poco, ma comunque:
-L’Abruzzo si sta appoggiando all’Avis del Lazio, CERCANO URGENTEMENTE SANGUE.ragazzi chi ha il gruppo sanguigno
0 NEGATIVO, chiami il 06 45437075 o lo 06 44230134 … hanno bisogno di donazioni…-Sos di Laura Mancinelli: abbiamo bisogno di posti letto…chiunque avesse una struttura alberghiera o similare in Abruzzo, Lazio. Molise, Marche (costa, collina) chiamate 0854308309
Casa Pound Latina ha organizzato in collaborazione con la Protezione Civile “Gruppo Soccorso Pontino” una raccolta di beni di prima necessità, di acqua in particolare, da inviare immediatamente alla popolazione abruzzese colpita duramente dal terremoto. Il punto di raccolta sarà Casa Pound in Viale XVIII Dicembre 33 e partirà da QUESTO POMERIGGIO ALLE ORE 16. Il Gruppo soccorso Pontino verrà dislocato nelle prossime ore nelle zone colpite dal terremoto. Si invitano i cittadini di Latina a partecipare numerosi a questa iniziativa. info 0773.280829
Certo che anche in questo momento è impossibile non pensare a come ora parecchie persone di potere sbandierando (in questo caso per la giusta causa, per carità) la bandiera della solidarietà e degli aiuti alla gente colpita, benedirà sotto i baffi il terremoto per mettersi in bella vista e cancellare tutti i precedenti problemi (crisi,cassa integrazione,banche,fallimenti,“forbice” abissale tra gli stipendi) di cui fino a un attimo fa si stava parlando. E attenzione con questo non voglio mica mancare di rispetto a nessuno dei terremotati.
Ma penso vada anche nell’interesse di questi ultimi chiedersi :
-Perchè quando la terra caccia acqua e gas e in una zona attiva sismicamente si verificano 4-5 grosse avvisaglie di terremoto prima di quella “fatale” , nessuno ha fatto evacuare la zona?
-Perchè in California e Giappone sono preparati ad affrontare situazioni simili con meno leggi sulla carta a tutela dell’edilizia e qui no? E perchè pur con maggiori leggi sulla carta in Italia crollano gli ospedali di 10 anni fa ed in Giappone con il terreno che si alza e abbassa in ondate i danni sono di più lieve entità?
-Perchè crollano gli ospedali e le case costruite meno di 10 anni fa? Voglio dire, sta bene una chiesa del '500 ma edifici moderni?
-Perchè c’è ancora qualcuno che dice che è impossibile prevedere i terremoti?
-Ma soprattutto, perchè quando si tratta di mobilitarsi con 80000 sfollati, 15000 case distrutte, migliaia di feriti e 150 morti son tutti bravi e veloci mentre quando c’è da fare un minimo di prevenzioni se ne strabattono tutti i coglioni?
Per questo e per altre cose sono altamente schifato da tutti i messaggi mielosi delle radio e delle tv che inquadrano, che fanno vedere, che chiedono aiuti. …
Massimo rispetto e solidarietà alle vittime.
Ma meditiamo tutti.
E adesso cazzo chi si deve prendere la responsabilità se la prenda.
Altrimenti tarallucci e vino per tutti, tra 4-5 anni un altro terremoto e c’è la gente che vive nei container da 40 anni illusa da false promesse e non cambierà mai un cazzo in questo paese.
Ah, e per inciso, tutti i danni li metteranno in conto a qualcuno e se tanto mi da tanto la pagheremo tutti noi con le nostre brave tasse.
No comment…
«Cadute anche le case nuove»
Il bluff dei palazzi anti-sismici
- Le parole che fanno più male: «Un terremoto così in California non avrebbe provocato nemmeno un morto». Le pronuncia Franco Barberi, presidente della Commissione grandi rischi.
Perché non è un’alternativa praticabile.
Fai evacuare una provincia intera (dire zona è facile, ma mica stiamo parlando di un quartiere di Bergamo!), magari per una settimana o più, per un terremoto che potrebbe arrivare ma non si sa quando?
L’unica soluzione è la prevenzione.
-Perchè c’è ancora qualcuno che dice che è impossibile prevedere i terremoti?
Perché non è possibile.
-Ma soprattutto, perchè quando si tratta di mobilitarsi con 80000 sfollati, 15000 case distrutte, migliaia di feriti e 150 morti son tutti bravi e veloci mentre quando c’è da fare un minimo di prevenzioni se ne strabattono tutti i coglioni?
Appunto. L’unica, vera domanda è questa.
Mah, ovvio che adesso quelli che hanno dato del fesso al ricercatore si vogliano parare il culo. Bisogna vedere se è vero.