The Doors - Oliver Stone, 1991

http://www.imdb.com/title/tt0101761/

Questo pomeriggio ho rivisto il film di Oliver Stone dopo la visione in sala nel 91 (o è uscito nel 92?).
Il buon dvd inglese (che su play costa pochissimo) mi ha permesso una visione in inglese e il film certamente ne guadagna.
Fermo restando che resto ancora perplesso sull’operazione e che credo che fosse impossibile fare un film sui Doors trovo che sia comunque un gran bel lavoro.
Il montaggio, come spesso nei film di Stone, è eccezionale, stesso dicasi per la fotografia e la mimesi morrisoniana di Val Kilmer è strabiliante.
Il film è discontinuo, vive di episodi più o meno riusciti, ma affascina e la musica è comunque splendida.
Morrison alla fine appare come una macchietta ma il mix di musica e immagini è abbastanza potente da stordire e da far passare la cosa in secondo piano.
Insomma, secondo me è un film bello da guardare e da ascoltare anche se l’operazione va comunque presa con le pinze.

Ottimo lavoro con un cast di ottimo livello e all’altezza della situazione.
Bravo Stone che appare anche (se ne era già discusso nel 3d apposito) in un breve cameo.
Kilmer-Morrison è molto bravo e il film ha complessivamente un buon ritmo specie nella parte iniziale-centrale.
Come difetto ha quello di essere un pò troppo dilatato e psicologico in certi frangenti, ma…Ehi… i Doors non sono anche questo???

Ottima l’edizione italiana, CGHV, in doppio dvd…:wink:

il film è ben girato, impossibile negarlo. ottimo ed adeguato il cast.
nonostante ciò, però, la prima volta che lo vidi -e son rimasto ancora a quella prima visione- mi deluse parecchio. soprattutto mi era sembrato alquanto superficiale, un film sui luoghi comuni appiccicati a Morrison, più che su Morrison & Co.
furbo, forse un pò troppo “modaiolo”… un film che con la scusa del mito Doors pianifica a tavolino la sua essenza falsamente “alternativa e di tendenza”.
non so… forse sembrerò troppo drastico… e in realtà non lo rivedo da molto tempo.

confesso, cmq, che il post di Brass mi ha incuriosito parecchio. e forse mi deciderò davvero a rivederlo.
chissà:confused:
magari ad una seconda visione cambierò opinione;)

Beh, il film è effettivamente molto patinato e l’immagine di Morrison che ne viene fuori è più che altro quella del tipo che ha ispirato miliardi di frasi (spesso apocrife) scritte nei diari degli adolescenti. Non so se mi sono spiegato.

Io trovo che comunque Morrison sia una figura decisamente sopravvalutata per quello che riguarda i suoi testi. Ha scritto cose eccellenti ma ha anche scritto tantissime schifezze che venivano (e forse vengono tutt’ora) considerate straordinarie da una critica e da un pubblico timorosi di non restare al passo con le sue esternazioni. Gran parte delle sue poesie sono per me immondizia pura.

Trovo invece che sia stato un ottimo cantante (ho sempre trovato molto bella la sua voce), un frontman carismatico (anche se con qualche riserva) e un personaggio fondamentale per quegli anni.
Poi, musicalmente parlando, ho sempre creduto che i Doors meritassero di essere riconsiderati perché trovo che abbiano fatto delle cose interessanti che sono state però eclissate dal carisma di Morrison.

Anche il film fa così, segue Morrison, lo idolatra un po’, lo fa apparire come un dio del rock e lascia tutto il resto sullo sfondo.
Però, dato che partivo dal presupposto che non sarebbe stato possibile fare un film sul gruppo californiano, questo film di Stone mi va benissimo.
Preso ad un livello molto superficiale il film è bellissimo da vedere e ha una colonna sonora fantastica (splendido anche l’inserimento di “Heroin” dei Velvet Underground mentre invece il solito “O Fortuna” dai Carmina Burana è abbastanza banale). A me sta bene così.
Se invece lo si analizza più approfonditamente trovo che il film rischi di sbriciolarsi.

Ultima cosa…
Avete notato che l’attore che fa Andy Warhol è il mitico Crispin Glover?:smiley:

anche io l’ho rivisto da poco.
quando uscì nei primi anni 90 (e io avevo 16/17 anni) mi face sbarellare per i doors, che già conoscevo comunque. il film mi esaltò parecchio.
sono d’accordo che le scene “mistiche” erano totalmente integrate nella filosofia del gruppo. il film è anche un omaggio di Oliver Stone al gruppo che amava.
Ottimo Val Kilmer che cantò lui stesso le canzoni fatte dal vivo.
In alcuni punti può sembrare una macchietta, ma lui era probabilmente così un personaggio sopra le righe consapevole di esserlo.

I Doors sono comunque tuttora uno dei miei gruppi preferiti di sempre e trovo che dagli addetti ai lavori siano sempre stati sottovalutati.
Si è sempre data la precedenza a Beatles, Stones, Pink Floyd, Zeppelin e altri. Forse perchè i Doors sono stati resi una band da adolescente da certo merchandising, da certe pubblicazioni, certe foto e fotomontaggi (il Jim Morrison-Cristo con la corona di spine, adesivo da bancarella hippie che non ho mai sfangato e che anzi, da bambino, mi fece odiare quel personaggio).
Invece a mio parere Jim Morrison è unico, dopo è stato copiato. E’ la prima rockstar moderna. Si buttava tra la gente come poi tantissimi altri dopo di lui, urlava come neanche Kurt Cobain faceva.
E sul piano musicale non hanno assolutamente nulla da perdere in confronto ai gruppi che ho citato prima.

sì, mi trovo perfettamente d’accordo con quanto dici su Morrison.

i Doors sono certamente una band di tutto rispetto, ed è verissimo: hanno fatto cose davvero interessantissime e che di certo resteranno nella storia.
io però non sono mai stato un loro fan, da adolescente ho sempre avuto altri punti di riferimento -magari meno importanti o significativi eh, ma ovvio dipende dai punti di vista- “gentaglia” come Joy Division, Sex Pistols, UK subs, Exploited, GBH, Vice Squad… insomma son cresciuto con robe di questo tipo gh gh gh;)
ecco una delle ragioni per cui il film di Stone, fin dall’inizio, mi ha interessato relativamente.
(non che io abbia esultato per Sid&Nancy eh!)
rispetto al cinema di Stone, invece, diciamo che non sempre mi convince… è innegabile, cmq, che spesso si tratta di un cinema “bellissimo da vedere e con colonne sonore fantastiche” (a volte pure troppo, secondo me, che traduco con: furbe).

adesso son passati molti anni dall’uscita di The Doors, io stesso sono cambiato (non so se in meglio o in peggio eh eh eh ), e sicuramente potrei avere un approccio del tutto differente al film in questione.
mi piace mettere in discussione i miei parametri, le mie convizioni, quindi mi riprometto di guardare il film, magari in lingua originale.
:wink:

Film che non rivedo da un sacco di anni. Ricordo qualche sequenza interessante - un’allucinazione di Morrison sul palco durante l’esecuzione di “Not to touch the earth”, per esempio - ma nel complesso non mi ha lasciato troppe tracce. Buon montaggio, ottima fotografia, qualche lungaggine di troppo. A volte i personaggi parlano come lo strafattone di “Una lucertola con la pelle di donna”. :smiley:
Emerge il personaggio di Morrison a metà fra il poeta e la macchietta, e forse questa visione non si discosta troppo dalla realtà. Concordo pienamente con l’analisi di GiorgioBrass sulla scrittura di Morrison. Anzi, forse io sarei stato un pelino più cattivello… E non rivaluterei nemmeno più di tanto l’aspetto musicale, ma qui il discorso si farebbe lungo e non mi pare la sede appropriata.

No, aspetta… non paragoniamo i Joy Division agli Exploited, su… stai mettendo uno dei gruppi più influenti nella storia della musica rock allo stesso livello di quattro 'mbriaconi con le chitarre scordate. Fine OT. :wink:

perdonate il brevissimo ot: ma io non ho fatto un discorso di “livelli” o altro… non ho messo allo stesso livello nulla, e so perfettamente chi sono i Joy e cosa rappresentano, e chi gli Exploited. ho solo citato alcuni gruppi che io ascoltavo durante la mia adolescenza, tra l’altro evitando di citare moltissima roba, ma mica tutta allo stesso livello, per carità;)

Un film che all’epoca creò molte polemiche e pareri negativi. Noi, giovani fan dei Doors (ero in sala con Johnny), apprezzammo parecchio. Ed anche molte altre persone fan del gruppo hanno apprezzato. La critica invece no, ma come fare un film sui Doors? Stone per me ha fatto un buon lavoro e Val Kilmer e al 100% in parte.
L’ho visto diverse volte, ma è anche da parecchio che non lo rivedo.

Da amante dei Doors non ho certamente amato questo film.
Che ne han fatto del personaggio di Jim lo avete già scritto, che cosa ne han fatto del personaggio di Nico forse no.

Da amante del cinema non ho certamente amato questo film.
Sborone e fanfarone oltre ogni limite da me tollerabile. Ma se c’è del cinema “sborone” che mi piace, Stone mi annoia a più non posso.

Queste riprese alla “National Geographic” e sto modaiolare un mito non rappresentano esattamente il mio modo di sentire un’operazione cinematografica su un gran bel pezzo degli anni sessanta.

Ma Stone, sin dai tempi di Assassini Nati, è stato visto da me come uno che il termine “sovrastimato” ce l’ha scritto in fronte e un po’ anche sul culo.
Capisco che tutta sta pompa magna affascini e riempa parecchie bocche di soddisfazione.

Poi credo che un grande regista se ne stia ben lontano dal manipolare sto genere di leggende grandi come la storia.
Il rischio di deludere il costrutto di molti fan è troppo dietro l’angolo.

Queste sono solo, ovviamente!, MIE PERSONALISSIME CONSIDERAZIONI.

Un film che, nella sua intierezza, non vale manco un’unghia di un Velvet Goldmine. Quello sì, sempre a mio personalissimo parere, un gran bel film sulla cultura pop che riesce a raccontare di un mito senza farne il nome. Mettendo in primo piano la poesia e lasciando il pirotecnicismo a chi si diletta di petardi.

forse sarà dipeso dall’età che avevo in cui l’ho visto. a 16 anni si ha il mito dei doors, e un film come quello di stone che lo rinfocola e ne accentua i lati pittoreschi non può che esaltare un ragazzetto di quell’età che già aveva il mito di Jim Morrison più che altro per sentito dire.
io ormai ho avuto questo imprinting e sono legato a questo film.
che poi abbia dei difetti anche evidenti non lo metto in dubbio ma è pure vero che il film è la visione personale di Oliver Stone dei Doors. Non è un documentario o un film biografico al 100%. Io comunque non riuscirei a vederlo diversamente. Velvet Goldmine ad esempio mi ha annoiato a morte.

Beh, perchè non sei appassionato di glam rock, dai Roxy a Bowie, passando per i T-Rex e Mott The Hopple. Invece io l’ho sempre apprezzato molto.
Tornado a The Doors, concordo che forse siamo stati condizionati dalla giovane età in cui lo abbiamo visto, ma riadisco che al di là di tutto, con un argomento come i Doors c’era il rischio di fare molto di peggio.

no, non è perchè non sono appassionato di glam rock, perchè se un film mi piace può anche parlare di musica classica (amadeus ad esempio). il film su bob dylan che è dello stesso regista di velvet goldmine l’ho apprezzato di più, anche se anche in questo verso la fine si è rallentato e dilatato un po’ troppo.
lo dovrei rivedere comunque velvet goldmine, ma molta di quella musica mi piace anche parecchio.
un film su un artista dovrebbe a mio parere far appassionare lo spettatore a quell’artista, dovrebbe coinvolgerlo ed esaltarlo se lo spettatore è già un fan dell’artista in questione e dovrebbe incuriosirlo e appassionarlo se non lo conosce. the doors per me ci riesce. spero che quello si ian curtis lo faccia (non mi aspetto un film alla the doors, ovvio, il personaggio, la sua musica e il suo stile devono essere rispecchiati dal tono del film).
per il glam rock ad esempio ci vedrei bene un musical ridondante.

Toglierei il “forse”.
Il film che ho visto ieri sera non era assolutamente lo stesso film che vidi al cinema quando mi ci fiondai da ragazzino.

Confermo a Giorgio che il film è uscito nel '91 (a ottobre, in Italia). Ma quanto eri “ragazzino”, esattamente, in quell’anno?

Vero… E anche il personaggio di Warhol è stato trattato in maniera discutibile…

Avevo 13 anni e mezzo e ascoltavo i Doors da un annetto, dopo il ritrovamento di alcuni vinili ad un’asta parrocchiale (!).
Ricordo benissimo l’entusiasmo dopo la visione, c’ero andato con alcuni compagni di classe e tutti quanti eravamo gasatissimi.
Forse è anche per quello che non riesco ad essere particolarmente duro con questo film…

Interessanti le considerazioni di Ray Manzarek (peraltro molto simpatico) sul film di Oliver Stone.
Guardate la video-intervista qui: http://www.corriere.it/spettacoli/soundsandsummers/11_luglio_11/doors-intervista-pistoia-blues-cruccu_a6aabe24-abe3-11e0-a665-5070e23b7a33.shtml

Sinceramente: dopo aver visto il (bel) documentario di Di Cillo su Studio Universal, a prescindere da quel che dice Manzarek l’immagine “vera” di Morrison corrisponde in molti (troppi?) punti a quella rappresentata nel film di Stone. Ovvero, un individuo che alternava momenti di grande bravura e creatività (magari “favorita” da droghe e alcol, ma non sempre e necessariamente…), ad altri in cui era semplicemente uno stronzo arrogante e autodistruttivo (anzi, a volte distruttivo e basta). Manzarek forse preferisce ricordare i momenti migliori passati con Morrison, o è un vigliacchetto che ama “chiudere gli occhi” sui macroscopici difetti del suo defunto amico. PEOPLE ARE STRANGE…
P.S. A proposito, è uscito il blu-ray del film di Stone. Label Universal, prezzo sui 15,90 euro…

Però quello che Manzarek dice sulla possibile mimesi Oliver Stone/Jim Morrison è molto interessante (che poi l’aveva già detto mille volte, e non solo lui, ma vabbeh).