The Villainess
[KR] 2017, 129’
regia: Byung-gil Jung
Solido e godibile film d’azione che somiglia parzialmente (nello spunto) a “Nikita”. I primi minuti sono da urlo e ricordano un altro film, girato, interamente in soggettiva come in un videogioco in prima persona. Poi per fortuna quando le cose potrebbero stancare la prospettiva cambia e si dipana una storia di vendetta e inganno non deludente inframezzata da altre belle scene d’azione.
Non un capolavoro ma almeno dimostra -a mio avviso- come si dovrebbe usare la CG in maniera creativa e non superficiale, l’uso e’ infatti non intrusivo ma usato perlopiu’ per realizzare i movimenti di macchina che sarebbero impossibili da realizzare fisicamente (almeno cosi’ mi e’ parso).
già. hardcore henry. l’ho immediatamente pensato anch’io e nonostante sia girato divinamente e lasci in debito d’ossigeno a una certa mi son detto “ok superbellissimo, ma se è tutto così lo mando a cagare”. non ho fatto a tempo a pensarlo che arriva lo shifting in terza persona. da lì frulla vorticosamente (e in maniera non sempre ben lubrificata) un sacco di plot già 1000 volte digeriti e ricagati dal cinema (tutti i nikita-movies, i due kill bill, old boy su tutti), ma lo fa dando loro angolazioni inattese e sviluppi originali. anche il friedkin-chasing magic moment è sbalorditivo, e verso il sottofinale sguaina un passaggio disturbantissimo che non può non riportare alla mente i peggiori istanti finali di the untold story. il finale in autobus è da standing ovation.
unica cosa che mi ha fatto enorme stacco è l’incomprensibile perché dell’agenzia di fare innamorare e sposare i due, facendo fare il doppio gioco a entrambi. è un elemento narrativo che arrugginisce parecchio la fluidità del plot, assieme all’overswitching temporale continuo.
chiedo in merito ragguagli a @cage che mi sembra l’unico ad averlo visto.
@schramm tu sopravvaluti la mia memoria; io ti ringrazio, ma dopo tutti questi anni mi ricordo poco o niente; mi e’ rimasta impressa solo l’episodio iniziale in prima persona, l’immagine di lei, col vestito da sposa, che prende la mira col fucile attraverso la finestrella del bagno e ricordo una delle ultime parti del film girata dentro un autobus. E spero di non essermele pure inventate!
Ma parli del vicino di casa?
Le viene assegnato per sorvegliarla da vicino, forse anche per impedirle di avere relazioni normali con altri uomini.
Nelle conversazioni coi suoi colleghi, mentre guardano la protagonista in video, dicono anche che l’incarico porterà a una promozione.
Lui si innamora ma non era previsto.
avrebbero potuto microfonarle casa e telefono e snellire lo script, anche se così avremmo saltato con l’asta la disturbante scena untoldstoriana di cui sopra.
