Titoli originali? 'Sti cavoli, meglio cambiarli!

Ragazzi, io andrò controcorrente rispetto alla maggioranza del forum, ma io non sopporto che i film americani vengano distribuiti in Italia senza tradurne il titolo. Molti pensano che l’origine di questa moda sia legata al fatto di rendere più “fico” l’impatto del titolo. In realtà da qualche parte lessi che il tutto è partito per risparmiare sul materiale pubblicitario (unico per i vari paesi).
In realtà per anni abbiamo dato valore aggiunto alla distribuzione dei film d’oltreoceano. Pensate se aveste visto un film chiamato “Mandibole”.
Lasciando i blockbuster, ricordo un film con Charles Bronson che s’intitolava banalmente “Breakout” mentre andò in sala con un cazzutissimo “Dieci secondi per Fuggire”.
Cioè ragazzi, abbiamo visto in Italia film con titoli come “Everything Everywhere All at Once”. Ma di cosa stiamo parlando?

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‘The mothman prophecies’ pure non è un titolo di facile pronuncia. ‘Parlami’, però, suona molto meglio di ‘Talk to me’. Per non parlare di ‘La suora’ invece del brutto ‘The nun’. Però a pensarci in italiano avrebbero aggiunto un ‘indemoniata’ come minimo. Poi c’è l’assurdo ‘Aladdin’ (tanto chi lo chiamava così?). Detesto, invece, i titoli in inglese dati a film non di lingua inglese, soprattutto orientali, ma non solo. Vi ricordate lo spagnolo ‘Black symphony’? (Sinfonia negra). Chiamarlo ‘Sinfonia nera’ era così brutto?

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Che fa il paio con ‘Getting to know you’.

Questo lo lessi anch’io già dai tempi di TRUE LIES.

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Magari I Carnivori venuti da Savannah. Poi va be’, I Carnivori venuti dalla palude sarebbe suonato più grezzo anche se veritiero… oggi Squirm andrebbe benissimo ma all’epoca tanti l’Inglese non lo conoscevano e il titolo italiano funzionò. Dalle mie parti passò in un’arena estiva e molti corsero a vederlo.

Altri due: LA VIOLETERA diventato LA BELLA FIORAIA DI MADRID, 1958
e LA BELLA LOLA diventato QUEL NOSTRO IMPOSSIBILE AMORE, 1962.
Tutti e due con Sara Montiel, tutti e due co-produzioni con l’Italia e tutti e due con attori italiani come co-protagonisti: rispettivamente Raf Vallone e Antonio Cifariello.

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infatti. sarebbe un po’ come lamentarsi, per restare nelle paludi, i guerrieri della palude silenziosa. enfatico finché si vuole, ma vatti a tenere southern comfort o a tradurlo letteralmente (nella sua ironia nera è un bel titolo, intendiamoci) come confort del sud o comfort sudista e dite poi in quanti avrebbero affollato le sale… il fatto è che questo settore richiedeva qualcosa che in italia era singhiozzante, cioè il discernimento. c’erano titoli originali che sarebbe stato perfetto tenere perché avrebbero fatto colpo così (uno su tutti, fog) e che invece sono stati alterati vergognosamente, altri che si potevano benissimo tradurre alla lettera, altri infine che erano imbarazzanti e respingenti, per il pubblico italiano, da tenere originali o tradotti pari pari per cui funzionavano meglio le rovesciate fantasiose: prendete è simpatico ma gli romperei il muso!, nella sua arbitrarietà acchiappa assai più di cesar e rosalie. chi sarebbe andato a vederti una commedia così neutralmente intitolata? per converso domicile conjugal tradotto come sappiamo, presumibilmente sempre lo stesso motivo, è uno scempio che la dice anche molto lunga su come venissero adattati alla grappa i dialoghi nel 90% dei casi

Nel caso del film di Michel Gondry tradurlo alla lettera era impossibile. ‘L’eterno splendore della mente candida’ non era proprio adattissimo come titolo. Già suonava strano in inglese, figuriamoci tradotto. Tuttavia il titolo italiano fu controproducente visto che il pubblico si aspettava una commedia tipo fratelli Marshall (o dei fratelli Farrelly) e portò a non straordinari incassi. Un ‘come dimenticarti…’ inteso come frase retorica avrebbe funzionato meglio. Per quanto riguarda il film di Truffaut bisogna ammettere che tutto sommato è funzionale al film stesso però fu sbagliato averci messo quel ‘corna’: Un più elegante ‘questione di tradimenti’ senza il ‘non drammatizziamo’ sarebbe stato più adatto. Comunque il film incasso due soldi lo stesso. Per quanto riguarda oscenità all’estero sappiate che il primo film dei Beatles che da noi venne chiamato Tutti per uno: Ed è inutile che c’è si fa alzate di scudi: il titolo originale era intraducibile (un ‘ringoismo’ per dirla con John Lennon) non mi ricordo se in Germania o in Francia venne intitolato Yeah! Yeah! Yeah!.

L’interessante “Goodbye Gemini” di Alan Gibson è diventato in Italia “Sul tuo corpo, adorabile sorella”. Ma confesso che i titoli “sexploitizzanti” italiani non mi dispiacciono, aggiungono un pizzico di morbosità che comunque (almeno in questo caso) appartiene al film.

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non per purismo, ma perché effettivamente spacca e fa colpo di brutto, io gli preferisco goodbye gemini.

Mi è sempre rimasto nella mente, anche perché era uno dei primi titoli del Dizionario dei film, A.A.A. RAGAZZA AFFITTASI PER FARE BAMBINO di James Bridges. In originale s’intitola The Baby Maker.

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Un po’ più lungo no, eh!

Vabbè, va contestualizzato. Era una perifrasi tipica di quel periodo ma in generale i titoloni andavano (uno su tutti: Bello, Onesto, …). Personalmente a me piace più dell’originale :blush:

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Non mi riferivo alla lunghezza, ma nell’aver trasformato il titolo in una specie d’annuncio.

Sì, avevo capito. Stavo rispondendo a Rodar ma devo aver spinto il “rispondi” sbagliato visto che non mi compare il suo avatar nel post. Comunque resta fermo il fatto che un titolo figlio di quei tempi italici. L’A.A.A. compare anche nel successivo A.A.A. massaggiatrice bella presenza offresi o nel meno conosciuto " A.A.A. cercasi spia… disposta spiare per conto spie" (*).

(*) lascio evidente il mio errore. Questo era solo il titolo di lavorazione di C’è una spia nel mio letto

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