Interpreti :: William Berger
:: Mary Stavin
:: Deborah Barrymore
:: Franco Nero
Genere Fantasy
Durata 94’
Ted Archer, romanziere e commerciante di reperti archeologici, scopre a Cartagena, in Colombia, gli indizi di un antico passaggio di una civiltà extraterrestre. Sulle tracce della scoperta però ci sono i servizi segreti di mezzo mondo e anche un cyborg-killer e una donna mutante, cosicché il protagonista passa da un pericolo all’altro, contro avversari agguerritissimi. Avrà materia per un libro. Discreto tentativo di produzione italiana nei territori della fantasia spettacolare. (FilmTV)
Per come esultavate per la programmazione di questo film, sinceramente mi aspettavo un po’ di più, ma devo comunque dire che nonostante io non abbia mai gradito più di tanto i film avventurosi di ambientazione caraibica o amazzonica, questo in effetti aveva un che di affascinante.
Qualche appunto:
Per me resta un mistero come Franco Nero abbia potuto accettare questo ruolo… Che avesse bisogno di soldi? Non credo, antecedentemente ne avrà fatti, e pure parecchi… Boh!
Da cosa si capisce che non è un film hongkonghese: quando Nero scappa dall’albergo e si ritrova in mezzo a un nugolo di bambini che lo inseguono per avere dei soldi, e intanto i loschi figuri gli sparano contro, i colpi di questi ultimi non prendono nessuno. In un film di HK ci sarebbero stati i primi piani di un paio di bambini innocenti crivellati dai proiettili.
3) La scena in cui entrano nella grotta col veliero è palesemente debitrice dei Goonies: stesse atmosfere, stessa situazione, stesse immagini di scheletri di pirati accasciati di qua e di là… Mi è venuto il forte dubbio, che pian piano sta diventando sempre più convinzione, che abbiano utilizzato addirittura lo stesso set. E’ possibile?
Senza dubbio la scena madre del film resta in ogni caso l’inseguimento con Franco Nero accucciato nel cassone carico di gabbie di polli di quel furgone scassato giudato dal vecchio ubriaco fradicio, con accanto la moglie altrettanto sbronza che se la ghigna insieme a lui ogni volta che esce di strada… Senza dubbio l’inseguimento più divertente di tutto il cinema italiano!!! Sarà che facendo l’autostop nei paesi dell’est europa mi è capitato di prendere passaggi da individui simili, ma mi ha fatto letteralmente spataccare! Sequenza grandiosa!
Bello schifoso l’alieno finale, complimenti a chi di dovere per gli effetti speciali efficaci!
Per Frank: guarda che Nero (per pagare qualche mignotta? per semplice “voglia di lavorare”?) ha fatto anche film BEN PEGGIORI di questo, eh…
P.S. Il nome del protagonista è lo pseudonimo usato da Rossati per firmare “Django 2”!
e’ un film che rivedo sempre volentieri, carino, divertente, forse per il voler mischiare un po’ di tutto dall’action all’esotico alla fantascienza…niente di che, ma se non altro esprime bene il senso di liberta’ e di avventura. Un fumettone, ma allegro e scorrevole
Visto.
Mi è piaciuto molto,non è eccezionale,ma ha alcuni punti a favore:buona fotografia,gradevole
colonna sonora,azione(molta) e degli ottimi effetti speciali.
Gli darei un bel 6 1/2
Mi è sembrato un film dalla trama piuttosto banale, poco originale; un minestrone con dentro avventura, fantascienza, orrore e Terminator. Non è certo questo un esempio di buon cinema di genere italiano. Comunque il ritmo narrativo e l’azione tengono lontana la noia e salvano in parte la pellicola, che nel complesso considero appena sufficiente.
Visto finalmente tutto ieri pomeriggio sul digitale terrestre,canale Iris : spettacolare!
A mio parere,l’escamotage del gangster collezionista di tesori (Kennedy),molto intelligente,per sviare l’attenzione dal vero nemico,e,anche se ho notato che la regia é un pò ballerina (vedere scena all’obitorio),nell’insieme é gradevolissimo.
Franco Nero l’ho trovato molto bravo,la studiosa che lo accompagna veramente carina,e le creature efficaci sul serio,soprattuttol’ex-moglie aliena…per non parlare poi delle automobili,a cominciare dalla Gran Torino di Kennedy (altra scena molto bella),e finendo con la Camaro nera delprimo robot alieno
Un paio di notti fa, girando i canali in tv, su Iris vengo brutalmente colpito da una scena: una trasformazione facciale alla Rick Baker, una testa umana che muta in un altro essere “in camera”. In controcampo, un primo piano di Franco Nero…
Sono rimasto allibito, che diavolo di film era? Possibile che mi fosse sfuggita una cosa del genere? Il tasto info della tv non dava nessun dato: sicuramente una produzione italiana, anni 80, ma…
Dopo una fugace ricerca sul web, ecco il titolo: Top line. Effetti speciali dei fratelli Paolocci: un change-o head così sfacciato, “americano”, nel cinema italiano è stata davvero una sorpresa… Rambaldi ne ha realizzata una in Unico indizio la luna piena (in cui mi pare abbiano collaborato proprio i Paolocci) e naturalmente c’è la trasformazione uomo lupo by Sergio Stivaletti in un episodio del suo I tre volti del terrore, ma questa dei Paolocci è… top.