L’ho riguardato dopo essermi rivisto, negli ultimi messi, tutti i 30 episodi di Twin Peaks.
Ricordo che quando vidi il film ai tempi della sua uscita, relativamente poco tempo dopo la trasmissione in Italia della serie, mi lasciò perplesso.
Lo rividi poi ai tempi dell’uscita del primo dvd italiano (quindi circa dieci anni fa) e mi piacque molto.
Alla terza visione mi ha lasciato nuovamente un po’ deluso. E questo mi fa pensare, essendo fresco di visione di Twin Peaks, che funzioni meglio quando lo spettatore non ha un ricordo preciso della serie.
Perchè il punto è che tutto quello che viene raccontato su Laura Palmer e il suo omicidio è già stato detto, e in parte visualizzato, nella serie. Quindi non c’è alcun senso di sorpresa, di stupore nell’assistere a quanto raccontato.
In questo senso, il film intriga molto di più nei primi 30 minuti, quando l’agente interpretato da Chris Isaak indaga sul caso di Teresa Banks.
Ecco, lì c’è il giusto mix tra gli elementi di Twind Peaks (mistero e assurdo) e il gusto di Lynch (fantastica la scena con lo school bus).
Poi però, come scritto, quando il film racconta gli ultimi giorni di Laura Palmer, perde mordente.
Naturalmente resta il talento di Lynch, che emerge in diverse scene (su tutte, quella del night con Laura e Donna drogate e sensuali, e la chiusa della scena con la bellissima carrellata sul pavimento pieno di mozziconi).
Vedendo i circa 90 minuti di scene tagliate o allungate, ci si accorge di quante di loro avrebbero potuto aggiungere forza al film.
In particolare ci sono diverse scene più rilassate che ritraggono la famiglia Palmer, che invece nel film viene subito mostrata come una polveriera di tensioni represse, finendo per creare meno crescendo nella discesa agli inferi di Laura.
Peccato anche che dal final cut siano state tagliate le scene in più del personaggio di Bowie, davvero notevoli.
Ci sono poi tante scene con vari personaggi della serie (dallo sceriffo Truman e soci fino a Big Ed e Norma) che invece non avrebbero aggiunto molto, ma che sembrano essere state girate per la foga di dover inserire tutti i main characters della serie nel film.
Ci sono poi anche due scene che si collegano alla fine della seconda serie: Annie in ospedale, alla quale viene rubato il famigerato anello e lo sceriffo Truman e il dottore che vanno da Cooper, posseduto da Bob, dopo che ha sbattuto la testa contro lo specchio.
Calcolando che “Fire Walk with Me” sarà seguito da film immensi come “Strade Perdute”, “Una storia vera” e “Mulholland Drive”, rimane un passaggio godibile, ma poco incisivo, nella carriera del regista.