Bel film, teso e violento (è incredibile che una volta Mario Cecchi Gori produceva cose simili) con un Fabio Testi perfettamente in parte al massimo della bellezza e della forma (ed è curioso che Giuliana Calandra gli preferisca una ‘signorina bionda’ che mi ricorda tanto il Luca di carrariana memoria). Se proprio devo trovare un difetto è l’eccessivo doppiaggio. Eccetto Palmer e Calandra gli attori sono praticamente tutti doppiati (Saverio Marconi compreso!). D’accordo che Lettieri era americano ma è possibile che gli altri recitassero tutti così male? O come disse una volta Fangareggi dovevano far per forza lavorare i doppiatori?