Voglio stare sotto al letto (Bruno Colella, 1999)

Ho appena visto quello che oserei definire uno dei film più brutti e disturbanti che abbia mai visionato in vita mia, unica cosa a favore se proprio vogliamo, sono un paio di timidi nudi della Hunziker agli albori del suo successo e il suo primo esordio cinematografico, siamo nel 1999.

Un giovane aspirante regista (G. Pasotti) scrive una commedia e la presenta a un arcinoto attore teatrale (M. Scaccia), quest’ultimo lo contatta tre mesi dopo dicendogli di aver presentato il copione a un eccentrico impresario (B. Colella) che decide di produrlo, Pasottino si reca dal produttore e partono (da non so dove) per la riviera romagnola, il viaggio si fa ogni giorno più lungo, tra autogrill, personaggi ambigui e paesini di riviera… e si capisce che il sogno del registucolo sta passando in secondo piano…

E la Hunziker direte voi? …una tipa incontrata per caso, un inutile ruolo da non protagonista utile solo per dare quel titolo al film e un qualcosa per attrarre il pubblico.

Ho visionato questo film per due semplici motivi, il primo è che è stato girato dalle mie parti, il secondo vi recita una mia vecchia amica, non vecchia nel senso di età, vecchia nel senso che non la vedo da tempo, tale Alessandra Biondi , che nel film ha il ruolo di Bea, la cugina della Hunziker, oltre a comparire la mia vecchia amica, compare pure una giovane giunonica Manuela Arcuri, che non fa neanche lo sforzo di recitare, mostra giusto le chiappone attorno a un generoso perizoma.

Poi c’è un giovane Giorgio Pasotti appena spurgato dal cinema di HK, un prezzemoloso Rocco Papaleo e infine ma non ultimo per importanza (il contrario) il nostro giovane amico Mario Scaccia, a noi caro per Il profumo della signora in nero e Occhio malocchio prezzemolo e finocchio.

Ah già… e c’è pure Bruno Colella, che oltre che regista del film, si giuoca pure il ruolo dell’eccentrico impresario, si, bravo, ma veramente disturbante.
Ma la cosa più preoccupante di tutto il film sarà il finale che non vi anticipo… ma spiega quanto possa essere meschino il titolo di un film.

Disponibile su VHS Cecchi Gori (fuori catalogo)

Ieri eri in vena di autolesionismo vero SWAT? :smiley:

Certo che quel titolo fa presagire chissà quali situazioni boccaccesche!

SWAT,
ma sei sicuro di non lavorare segretamente per la Cecchi Gori?
Perché a me la tua anti-presentazione ha fatto venir voglia di vedere il film…
(poi sarà sicuramente una merda ma intanto…)

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Segnalo un altro capolavoro di Colella: “Amami” (1993) con Moana Pozzi, il superlativo Novell(antoni)o Novelli, Victor Cavallo, Nadia Rinandi, lo stesso Colella e una torma di bravi comici toscani (Forconi, Ceccherini, Paci…).

No, mi dissocio da un qualsiasi legame con il bargiggioso, questo film va visto con lo stesso spirito con cui si guardano film come “Il bosco 1”, l’ iperbole è talmente alta che il film può risultare gradevole da visionare per quanto assurdo.

ho appena finito di vedere il film e devo dire che non e cosi brutto come dicono tanti , avendo visionato il film solo per la presenza di michelle hunziker che a me sta molto simpatica , il film lo si poteva fare mille volte meglio di quello che e , ma si poteva guardare , saro diventanto cieco ma alla visione del film non sono riuscito a individuare la manuela arcuri.

Quando sono al mare che cercano un’ attrice per l’ opera teatrale, la sculettona in bikini blu perizomato è lei :wink:

Sì, Colella è veramente disturbante con tutte quelle perversioni. In particolar modo m’ha disturbato la scena in cui dice d’amare alla follia le canzoncine dello Zecchino d’Oro (e sguaiatamente si mette a canticchiarle).

Attualmente disponibile in dvd (CecchiGori) per chi vuole farsi del male.

Pare che sia in programma stanotte su Canale 5, all’1 e 50.

Anche se continuo a garantire che potete farne tranquillamente a meno (mio voto IMDB: 2) segnalo il film disponibile sulla piattaforma Infinity.

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