World War 3

Confermo l’esistenza, in effetti come impostazione di copertina siamo lì.

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io non ho ancora capito se quest’inverno il gas aumenterà solamente o c’è anche il rischio di rimanere senza, o comunque razionati pesantemente
lo chiedo perchè mia moglie voleva mettere all’uopo un caminetto in casa e io ovviamente non ne voglio mezza e l’ho rassicurata che è IMPOSSIBILE che venga a mancare il gas, ma se per caso così non fosse… auguri

Beh, un caminetto è sempre figo d’inverno…

Leggo che noi abbiamo già raggiunto la quota di stoccaggi dell’80%, che l’UE si è prefissata come obiettivo per non rischiare razionamenti quest’inverno, per cui non dovremmo avere problemi.
Riguardo al costo…boh, tra futures e cazzi vari non ci capisco una sega, anche perchè più di così quanto mai potrà costare?? quello per l’auto qua ormai è arrivato a 4€ in molti posti (= hanno chiuso).

articolo interessante:

Di sicuro non sarà un bell’inverno, anche se suppongo che non moriremo tutti.

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Al di là dei vari casini la mia personalissima impressione è che non sia tanto la situazione corrente a influenzare i prezzi del gas e dell’energia quanto la speculazione selvaggia che se ne fa, e questo spiega anche i nord stream di sborra prodotti da discutibili analisti finaziari come il pessimo Javier Blas analizzando i grafici dei prezzi “spot” che onestamente lasciano un po’ il tempo che trovano.

Comunque @robby potrebbe installare il caminetto e metterci davanti una bella pelle d’animale per alzare il livello della sbunnata invernale, ma la sua parte BM non può fare a meno dell’atteggiamento rinunciatario sazio e disperato. Riusciremo a rimuovere anche questi rimasugli di bolognesità media, promesso.

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2 messaggi sono stati spostati in un nuovo Argomento: Il caminetto di Robby

BBC News - Ravil Maganov: Russian Lukoil chief dies in ‘fall from hospital window’

Negli ultimi mesi, fra Russia ed Europa, un sacco di pezzi grossi russi stanno morendo “in circostanze misteriose”. Sembra di stare in mezzo ad una serie di esecuzioni tipo “Il padrino”. E sappiamo bene chi è il simil - Michael Corleone, dietro tutto ciò… :skull_and_crossbones::see_no_evil::speak_no_evil::hear_no_evil::no_mouth:

Putin è talmente impegnato a “epurare” chi gli sta sulle balle, che presto rimarrà solo, o quasi… :wink::skull_and_crossbones:

in perfetto stile pollanet, leggevo l’altro giorno su Twitter che lanciare una bomba atomica richiede, tra una menata e l’altra, diverse ore
considerato che ovviamente è tutto sotto il maniacale controllo satellitare dei nostri fratelli americani, soltanto cominciare queste procedure vuole dire farsi attaccare all’istante
a questo si aggiunge che hanno materiale OBSOLETO ecc.
insomma mi ha un po’ tranquillizzato perchè prima pensavo che bastasse premere un bottone a cazzo e sarebbe stato l’inizio della fine

su Twitter?
certo dubito sia come tirare una fucilata, ma sono 70 anni che sviluppano tutti i modi possibili per tirarsi le atomiche senza che l’avversario le intercetti…io non starei così tranquillo sinceramente.
Aerei, missili intercontinentali, sottomarini non intercettabili o quasi…le possibilità sono tante.

Anzi in questo periodo penso di stare iniziando a cagarmi abbastanza sotto, l’unica cosa su cui possiamo fare affidamento è il buon senso dei potenti.

Però il tuo post offre uno spunto per agganciarci una curiosità che ho sempre avuto: quanto è lunga la catena di comando per fare veramente partire la procedura di lancio?
Penso sia fatta in modo che un generale pazzo non possa di testa sua lanciare dei missili, ovviamente…ma quanto margine c’è? quante persone devono sbroccare, per avviare il tutto, dal presidente in giù?

Perchè alla fine di questo si tratta

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Basta Putin.

Pino Arlacchi - L’Onu e la “trappola della guerra”: proprio sicuri che l’isolato sia Putin? - OP-ED - L’Antidiplomatico (lantidiplomatico.it)

Interessante articolo del buon Arlacchi.
Come tutti avremo più o meno compreso da soli, alla maggioranza non frega un cazzo della c.d. Democrazia in quanto tale, frega solo di avere la panza piena, un tetto sulla testa e magari un paese glorioso di cui andare fieri.
Il grande sconfitto degli anni a venire potrebbe proprio essere “l’unico sistema di governo auspicabile”, purtroppo.
Cosa che per noi occidentali risulta abbastanza incomprensibile, oltrechè antistorica, ma probabilmente è la nostra prospettiva ad essere diventata miope, a-ri-purtroppo.

Ognuno ci legge quello che vuole. Più che il breve elenco puntato di Arlacchi, mi sono recuperato il ben più interessante studio che cita:

On the one hand, western democracies stand more firmly than ever behind the United States. Not only that, but the war in Ukraine has galvanised democratic societies worldwide – as the peoples of upper-income democracies in South America, the Asia-Pacific, and Eastern Europe have also moved to a more pro-American stance.

Parlavo l’altro giorno con un mio collega egiziano che criticava gli occidentali che vogliono imporre le loro regole di libertà agli altri. Gli ho chiesto il perché avesse investito svariate centinaia di migliaia di euro in Portogallo per ottenere un golden visa per lui e famiglia…
Alla maggioranza che è abituata alla democrazia frega solo della panza piena. In Iran, in Birmania, e in tutti gli altri si ricordano che la panza non è sufficiente. Per fortuna anche in Brasile di recente. Per fortuna ci pensarono anche alcuni dei nostri nonni…

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Ovviamente il discorso è generico e andrebbe approfondito, in funzione di diversi fattori dai numeri all’interno degli stessi paesi e delle differenze tra un paese e l’altro.

Il tuo collega egiziano per esempio non so se viva a Dubai e quale sia il suo reddito e fascia di istruzione, ma dubito rappresenti la stragrande maggioranza del suo paese.
Da cui chi vuole venire via lo fa principalmente per motivi economici, non di insofferenza nei confronti del regime.
In Cina per esempio ci sono sicuramente minoranze etniche represse, ma alla maggioranza che si ritrova nella classe media o comunque vi aspira, l’attuale aspetto del paese credo vada benone.
Così come in Russia leggo (e non ho difficoltà a crederlo) che a protestare contro la guerra sono solo una minoranza delle grandi città, mentre il resto del paese segue Putin e lo mollerebbe solo se si dimostrasse incapace di perseguire il desiderato risultato del ritorno a una grande Russia.

L’esempio dell’Iran non è calzante, perchè si tratta di un regime che condiziona pesantemente la libertà dei propri cittadini (in un quadro già sofferente a causa elle sanzioni) cosa che le citate Russia e Cina non fanno.
Così come tanti altri paesi che non sono democrazie, di nome o di fatto.

Sono regimi che si sono fatti “furbi”, cosa che poi fu anche il fascismo che citi in fondo al tuo post. Se Mussolini non avesse fatto la cazzata di entrare in guerra, devastando il paese e di conseguenza il suo regime, secondo me avrebbe seguito una parabola simile a quella di Franco, in cui il regime si è “naturalmente” esaurito perchè diventato nel tempo e nel contesto fortemente anacronistico.
Nell’Italia fascista erano in pochi a lamentarsi della mancanza di democrazia, la maggior parte vedevano semplicemente un paese in crescita…percezione amplificata dalla propaganda, per carità, ma in buona parte realtà.

Ripeto io mi sto facendo sempre di più l’idea che il nostro sistema in prospettiva è perdente, perchè non ti permette di giocartela alla pari coi paesi più o meno autoritari, il tutto ovviamente considerato sulla base di uno scontro economico, prima che politico o militare.
E ovviamente lo scrivo tra mille “purtroppo”

Nella mia crassa compiaciuta ignoranza, dico solo che se perde l’Ucraina, perdiamo tutti noi. Noialtri occidentali, intendo. E l’idea, non mi gusta affatto… :astonished::cry::black_heart: