X (Ti West, 2022)

Ti West non faceva un film dal 2013, ma si è tenuto occupato facendo serie, tra cui Them e The Passage. Qui ritorna alla grande, porno meets Texas Chainsaw, con grande amore per gli anni 70!!!1. Adesso non sto a sbrodolare come hanno fatto sul giornale ufficiale del forum imperiale:

rece che per carità, condivido pure, funziona tutto molto bene, e questo cross tra due generi al top nell’epoca c’azzecca assai. Ambientato in Texas ma girato in Nuova Zelanda, a West il personaggio di Mia Goth è piaciuto talmente tanto che ne ha girato subito un prequel che è in post produzione:

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Slasher con ambizioni autoriali, vede un gruppo di persone, alla fine degli anni 70, affittare uno chalet in Texas per girare un film porno. Ma dovranno fare i conti coi locatari, due anziani solo apparentemente innocui. Il film mette in tavola i temi dell’appetito sessuale in età avanzata, della difficile scelta tra libertà sessuale o spirito conservatore, dello scontro tra generazioni diverse ma in fondo uguali (la final girl e l’anziana tenutaria sono interpretate dalla stessa attrice).
IMHO girato benissimo, chiarissime le influenze e gli omaggi al capolavoro seminale del 74 di Tobe Hooper (con inquadrature strappate direttamente da TCM). Il gore non manca, con una mucca sventrata in autostrada, coltelli conficcati in gola sprizzante sangue, una donna divorata da un alligatore e una testa schiacciata dai pneumatici di un camioncino… curioso di vedere il prequel, già pronto, Pearl

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Visto Pearl… Più che prequel di X, mi è parso uno spin off. Non è uno slasher, non segue i canoni del genere come X. La cosa che mi viene in mente che più si avvicina a questo film, è l’inizio di Alice non abita più qui di Scorsese, in stile Mago di Oz. Mia Goth ha praticamente sulle spalle tutto il film, e verso la fine ha un monologo lunghissimo in primo piano dove mostra la sua bravura.

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In arrivo il terzo capitolo, MAXXXINE…

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Effettivamente un film ben fatto e molto curato.

Il citazionismo a livello di messa in scena pervade un po’ tutto il film, andando anche oltre il modello di Tobe Hooper (la prima inquadratura ad esempio richiama John Ford, Sentieri Selvaggi se non sbaglio).

Esattamente. L’inquadratura del mondo esterno attraverso le porte della fattoria è una citazione di Sentieri Selvaggi. Il personaggio di Pearl invece è un chiaro riferimento in versione horror di Dorothy del Mago di Oz (c’è anche lo spaventapasseri).

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Questo si che è un film “anni 70”, visto ieri sera sotto saggio consiglio di @almayer

Mi aspettavo molto di più, ma alla fine è un film che intrattiene, è fatto schifosamente bene, tanto che all’occhio inesperto potrebbe essere spacciato per un vero film dell’epoca e non dite che non è vero.

E’ un classico slasher del periodo pre VHS del cinema low-budget, la trama funziona nella sua semplicità (che spiega meglio @akuma) viene offerto un prodotto finito che prilla di luce propria, riguardo l’aspettarsi di più mi riferisco all’inizio, che nel seminterrato lo sceriffo pare trovare qualcosa di inenarrabile, quando invece alla fine è “solo” il cadavere appeso dell’hippy.

Assolutamente da vedere, a breve mi gusterò anche il sequel/prequel Pearl.

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