Chiedo venia, dalle varie discussioni sul gruppo FB avevo evinto ciò.
Da quello che ho letto CG è stata molto ambigua nelle sue comunicazioni relative al master.
Io posso dirvi con assoluta certezza che Blue Underground non ha venduto a nessuno il master restaurato che è stato usato per il loro ultimo blu ray.
Poi magari CG avrà accesso allo scan 4K sulla base del quale gli americani hanno creato il loro master (lavorandoci a lungo per ottenere il risultato finale che avete visto nel loro blu ray) ma poi bisogna vedere cosa ne tireranno fuori. Io spero per loro che facciano un bel lavoro ma la cosa importante da chiarire è che non è vero, come ho letto su Facebook, che l’edizione italiana avrà lo stesso master di quella americana.
@Brass (sperando di non andare troppo OT) se per esempio CG usasse lo stesso master della BU senza autorizzazioni esistono conseguenze? Intendo se io ho accesso allo scan e fingo di ricavarne uno mio, mentre in realtà ne utilizzo uno bello e pronto, è dimostrabile? Chiedo perché è evidente che alcuni lavorino così no?
Il master della Blue Underground proviene da un loro esclusivo lavoro di restauro e appartiene a loro.
Chiunque volesse usarlo per un’altra edizione dovrebbe necessariamente acquistarlo tramite licenza da Blue Underground.
Se qualcuno lo usasse senza autorizzazione sarebbe un folle perché Blue Underground (molto attenta a queste cose) gli farebbe il culo, per usare un francesismo.
Escludo che una label come CG farebbe mai una cosa del genere (magari alcune loro uscite sono discutibili come qualità - e può capitare, pace - ma non farebbero mai un furto simile - perché è di furto che si tratta - ).
Gli scan sono riconoscibili quindi è impensabile che uno possa pensare di fare il furbo spacciando come proprio un restauro fatto da altri partendo dagli stessi elementi.
Ma, ripeto, CG non farebbe mai una roba simile.
Sei 100% che questo e corretto? Ricordo che ho letto (anni fa) di una situazione simile (non mi ricordo adesso quale film) ma mi sembrava che legalmente si poteva fare. Ovviamente, non e giusto ma come questione di legge e legalità non c’era niente che bloccava una compagnia semplicemente usando un’altro master del film di un’altra compagnia. Fondamentalmente, non potevano (possono) applicare diritti su un transfer - ma solo il film proprio.
Sarebbe interessante indagare un po di più per confermare.
Certo che ne sono sicuro.
Ci sono casi in cui magari col distributore si arriva a un accordo tipo “ok, ti cedo la licenza a un prezzo più basso ma poi se restauri il master diventa nostro” ma non è il caso di Zombie 2.
Uno può comprare la licenza dal distributore che poi gli fornirà i materiali che ha disposizione. Tra questi materiali ovviamente non ci sarà il master realizzato da Blue Underground perché appartiene a loro e se qualcuno lo vuole usare deve comprarlo da Bill Lustig.
Blue Underground non ha diritti sul transfer (non su questo film, almeno) ma ha diritti sul restauro, cosa ben diversa.
Tanto per intenderci: se uno vuole usare uno dei master che abbiamo restaurato come Camera Obscura lo deve comprare da noi e solo da noi. Dal distributore compra la licenza e il master a disposizione, ma se vuole utilizzare il nostro master (che, appunto, è nostro) deve comprarlo necessariamente da noi, altrimenti si fa il proprio restauro a sue spese o si accontenta di usare il master del distributore.
Pensa anche solo a tutto il delirio per Suspiria. Non è che basta comprare la licenza per il film e poi puoi usare il master Synapse. Se vuoi quel master devi comprarlo da chi l’ha restaurato.
Grazie per le risposte Si, sembra molto più chiaro adesso - come dici, e nelle mani del distributore oppure chi paga per il restauro. Pero, sono convinto che questo e successo nel passato con qualche compagnia - potrebbe essere X-Rated (Germania/Austria) ?
Che poi è anche giusto che sia così.
Diciamo, a mio modo di vedere, che dovremmo utilizzare termini più precisi e corretti.
Il Master è la fonte primaria, ad esempio la pellicola cinematografica. Il suo restauro, pulizia, elaborazione, color correction e tutto il resto, crea il prodotto finale.
Quando diciamo che due label hanno utilizzato il medesimo Master, non diciamo una bugia, non significa che il prodotto finale di entrambi sia identico, semplicemente che sono partiti entrambi dalla stessa fonte. E’ poi la lavorazione che fa la differenza.
Ecco, il prodotto finale, differente per ogni label (tranne per i soliti scopiazzatori, che altro non fanno che mero ripping/muxing) è una forzatura chiamarlo anch’esso Master. Mi chiedo, quindi, se esista tecnicamente parlando un sostantivo per definire il prodotto lavorato derivato dal reale Master.
Nel caso in questione, quindi, direi che sia BU che CG hanno lavorato sul medesimo Master, ovvero la scansione 4K della pellicola cinematografica. Stessa sorgente.
Ma… lavorazione differente, risultato finale differente.
Synapse/CDE docet!
La fonte uguale per tutti è lo scan dei materiali.
Poi a partire da quelli ognuno li lavora come meglio crede. Dallo stesso scan si possono ottenere risultati molto diversi. Vi invito, per esempio, a fare un confronto tra il master Arrow di Una Farfalla Dalle Ali Insanguinate e quello Camera Obscura, che sta per uscire. Siamo partiti dalla stessa scansione ma il risultato è nettamente diverso.
Ci sono distributori che forniscono master già pronti e se uno se li vuole far andar bene può andare in stampa senza lavorarli. Ma se uno vuole può avere un nuovo scan raw (senza restauro, color correction e quant’altro) per poi lavorarci sopra.
A me, per esempio, è successo con La Orca, com’e noto. Il master del distributore era terribile per i nostri standard e l’abbiamo rifiutato optando per un nuovo scan con conseguente restauro. Il master ottenuto, infatti, non è minimamente paragonabile con quello che ci voleva rifilare il distributore.
Tornando a bomba, Blue Underground possiede sicuramente il restauro in 4K di Zombi 2 ma la scansione in 4K dovrebbe essere del distributore. Dico “dovrebbe” perché non so se è stata Blue Underground a pagare per lo scan. In quel caso anche lo scan potrebbe essere loro. Mi spiego meglio: spesso il distributore mette a disposizione i materiali (in questo caso i negativi) e poi chi compra la licenza paga per lo scan. Non so se è questo il caso. A volte capita anche che il distributore offra un prezzo migliore se alla fine gli si permette di acquisire lo scan (pagato da chi compra la licenza) per poi poterlo rivenderlo a chi compra nuove licenze.
No.
Il master è il file da cui si ricavano le copie, cioè il prodotto ottenuto una volta completata la lavorazione dei materiali d’origine. Non so quale sia il formato standard per il video - anzi, se qualcuno dei nostri addetti ai lavori mi rendesse edotto gliene sarei grato - per l’audio si tratta del ddp,
Abbiamo un concetto diverso di Master ma non è un problema.
Ad ogni modo…
https://it.wikipedia.org/wiki/Master_originale
Il [b]Master originale o [b]matrice originale o semplicemente definito [b]master è il primo supporto originale su cui è inciso o registrato o comunque realizzato un contenuto audio, foto, video.
[/b][/b][/b]
Se entriamo nel giochino dei link credo che troveremo tutto e il contrario di tutto.
Questo è quanto richiesto da un’azienda che stampa supporti audio-video:
http://www.cdstar.it/site/index.php/it/utility/specifiche-tecniche-dime-e-utilita/master-dvd-video--dati
Ma già il fatto che per ogni edizione si parli di master differente credo sia indicativo
Sono d’accordo con blupetrolio.
Prima ci sono i materiali (negativo, internegativo, positivo o quello che vi pare), da questi si ricava uno scan e poi dallo scan si fa il master, restaurato o meno.
Quando mi viene fornita la copia del film per il quale ho realizzato gli extra in modo da montare spezzoni di film nelle featurette, mi viene fornito il master, inteso come il lavoro finito, il film nella versione identica a come verrà stampato nel blu ray.
Poi vabbeh, per “master” si intende anche altro, tipo, per esempio, le cassette HDV che usavo secoli fa per girare le interviste e che ho conservato nei miei archivi. Quelle cassette sono i master tapes del girato (non montato) delle interviste, ma è un’altra cosa.
Bravo, infatti, è proprio quello che volevo dire, si usa troppo la parola Master per tutto e questo può portare confusione.
Blu petrolio
Re: Zombi 2
Se entriamo nel giochino dei link credo che troveremo tutto e il contrario di tutto.
Questo è quanto richiesto da un’azienda che stampa supporti audio-video:
http://www.cdstar.it/site/index.php/…vd-video–dati
Ma già il fatto che per ogni edizione si parli di master differente credo sia indicativo
Ogni settore se vogliamo ha il suo “master”. Quello che riporti è il master per la produzione di supporti ottici, che potrebbero essere audio, video, dati o misti e viene MASTERizzato dai MASTERizzatori su disco. Ma che nulla hanno a che vedere con il concetto di “master” in ambito cinematografico.
Concludendo, quello che voglio dire, senza fare polemiche, è che non è errato sostenere che CG e BU hanno lavorato sul medesimo master.
Quante volte, infatti, proprio su questo forum abbiamo letto commenti su confronti dvd/blu-ray, del tipo:
“Ma è lo stesso master?”
“Sì, hanno usato lo stesso master anche se la Label PIPPO ha lavorato un pò sui colori e la luminosità, ma è lo stesso master, quindi ci sarà il solito taglio al minuto X”.
Ci mancherebbe fare polemica su una cosa del genere, tranquillo. Da figlio di insegnante di lettere, per imprinting familiare, mi fisso sulle questioni linguistiche
Io son sicuramente più esperto del settore musicale perché si tratta di cose che ho fatto, quindi ti farò un esempio riferito a quell’ambito, ma concettualmente è la stessa cosa.
Mettendola come dici tu il master di un disco potrebbe coincidere o con le registrazioni grezze o, al massimo, equiparando il mix al montaggio di un film, ai brani missati.
Prendiamo questo secondo caso (perché il primo mi rifiuto anche di prenderlo in considerazione: mix diversi produrrebbero dei dischi radicalmente diversi): mancherebbe comunque una fase importantissima in cui si lavora ancora con l’equalizzazione, la compressione, l’immagine stereofonica e il limiting (che serve a portare i brani a livelli di volume commerciale). In alcuni casi addirittura con gli effetti di ambiente. Insomma, un processo che fa suonare il disco in maniera sostanzialmente diversa. Questa fase della lavorazione, guarda un po’, si chiama mastering.
Nel video è la stessa cosa: filtri, color correction, probabilmente lo stesso lavoro sull’audio, e non so cos’altro perché non mi sono mai occupato di produzione video, son tutte operazioni che daranno a un film un aspetto differente. Un master differente, appunto.
Pensandoci, in fin dei conti, se il master non fosse altro che la pellicola da cui si fa lo scan non avrebbe senso parlare di rimasterizzazione: la pellicola sarebbe sempre quella.
Qualcuno ha acquistato la versione CG?
A me è arrivata l’altro giorno e c’è stato subito un problema: il lettore BD che uso di solito (un Samsung di buona fascia che non mi da problemi neanche con le “famigerate” versioni spagnole) mi risputava fuori il disco dicendo che il formato non era supportato.
In sostanza ho dovuto rispolverare il mio vecchio lettore LG e anche su quello non sempre lo legge al primo colpo.
Sarà un problema di masterizzazione!?!?
Comunque la qualita a me sembra appena sufficiente e i contenuti bonus sono quelli gia presenti sul DVD.
Considerato che la versione Arrow è gia in giro da un pò e ormai ha prezzi accettabili non credo sia un acquisto obbligato, ma proprio per niente.
A meno di non essere così edonista da voler vedere il proprio nome stampato sul retro della copertina.
L’edizione Blue Underground è immensamente superiore.
L’edizione Blue Underground è immensamente superiore.
Grazie per la dritta.