Africa sexy (Roberto Bianchi Montero, 1963)

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Africa sexy
di Roberto Bianchi Montero 1963

Cast
Jimmy Montland, Joe Said, Raymond Loyal, Luwena
Genere
Documentario, Erotico
Distribuito da
FILMAR

Una grandiosa gimkana di danze, spogliarelli e performances atletiche
di artisti che hanno donato se stessi al mondo.

TRA GLI INTERPRETI HANNO PARTECIPATO LE DANZATRICI MASAI DEL TANGANIKA, STELLA DORIS E ORIOL DEL TROCADERO DI CAPETOWN, COLIN E ROBIN, MATHILDA, REGINA DEGLI ZULU’, I DANZATORI KIRDI DEL CAMERUN, CHARLES BOURNE, JONATHAN JONES, KATHY O’BRIEN E IL BALLETTO AFRO-CUBANO DI WILBERT BRADLEY. - COMMENTO: ENZO PROSPERI E ALDO CASTALDI. - VOCE: NINO RIENZI. - DOCUMENTARIO A LUNGOMETRAGGIO GIRATO IN AFRICA CON SCENE IN STUDIO DI POSA -RISULTA DISTRIBUITO SOLO LOCALMENTE.

Ecco, dunque, il sexydocumentary per eccellenza,l’opera prima che porta in se’ le proprie giustificazioni artistiche.
Le dancers di questo monumentale capolavoro sono le protagoniste supreme di un linguaggio che coinvolge il cuore ed il corpo contemporaneamente.
Esaminiamo alcune scene.
Una ballerina di colore in bikini doll rosso, deve passare danzando sotto un’asta sempre piu’ abbassata e di volta in volta ci riuscira’ sempre…mentre il resto del corpo di ballo sullo sfondo mima l’azione medesima.
Che cosa ci esprima quella performances e’ un mistero:si esibisce?
Danza semplicemente? Provoca lo spettatore?Non lo sappiamo…su quel palcoscenico regna un’atmosfera ludica indicibile.
La danza con le torce.
Una dancer mulatta a seno e piedi nudi incomincia ad ondeggiare con due torce in mano:sembra voler definire i confini di una dimensione che appartenga solo a lei. Poi inizia anche a saltare buttandosi in avanti ed allungando elegantemente all’indietro le proprie gambe.
Sexy.Sexy come il titolo del film.
La danza del fuoco.
E’ realizzata sul palcoscenico.
La ballerina e’ stesa a terra con una gamba piegata e l’altra allungata…
il dancer di colore la fa alzare, la ributta provocativamente a terra iniziando a passarle tra le gambe una torcia accesa, e lei contorce di profilo la gamba in posizione plastica mettendo in evidenza anche piedi perfetti.
I tamburi suonano continuamente…
vietato ai minori di anni 18.
Siamo nel 1963.
Un critico del tempo disse:…ma che cosa avranno mai da comunicarci quei danzatori…
Possiamo tranquillamente rispondere ancora adesso dopo quarantacinque anni:
hanno da comunicarci quella verita’ artistica che si portano dentro e che il regista Montero ha cinematograficamente cesellato in un soffio di vita.:slight_smile:

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Anchor, il post è interessante, ma vorrei ricordarti che stai parlando di un film di Roberto Bianchi Montero! E’ una figura a cui mi accosto sempre con affetto (è scomparso ormai da molti anni), ma era pur sempre un mestierante privo della minima personalità (alla Tanio Boccia, per intenderci) e assai poco in grado di “cesellare”. Africa sexy purtroppo non l’ho visto, ma ho misurato la sua perizia documentaristica con Mondo infame e Mondo balordo, divertenti per un cultore, abominevoli per chiunque altro. Il compianto Bruno Mattei, che era stato suo assistente, mi raccontò diversi aneddoti di quel gruppo di film, girati a breve distanza se non in contemporanea; lui stesso ne riconosceva i limiti: opere commissionate dalla Filmar, che nelle sue programmazioni buttava dentro di tutto…
Pitt

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Pitt, i tuoi post sono tutti interessanti, ma vorrei ricordarti che stai parlando con un stroll della peggior specie!

Ben vengano le tue valutazioni e altrettanto ben venga la tua considerazione circa il fatto che i film citati sarebbero divertenti per un cultore.Certamente Africa sexy e’ cosa ben diversa e se tu hai od avrai modo di vedere questo stupendo movie potrai ultreriormente ponderare. E’ altrettanto vero che non e’ certamente che un’opera od un gruppo di film solo perche’ siano negativi debbano necessariamente portare alla negativita’ di un altro movie, quale potrebbe essere quello in questione.
Le sequenze che io ti e vi ho descritto sono tali e quali e trovo, speriamo di poterlo constatare che abbiano un peso scenografico e coreografico assolutamente speciale.
Metto l’accento ad esempio sulla illuminazione della scena della danza del fuoco a due ballerini e rilevo che un insieme del genere, sia ancora oggi difficile da realizzare poiche’ quella luce ha qualcosa di hollywoodiano e di
misterioso.
Fatti sentire,Pitt, e dammi una mano, come gia’ stai facendo a trovare quest’opera.:yes:

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Capisco il tuo entusiasmo per qualche scena particolare, ma si trattava di sofismi “casuali”; loro giravano quel che capitava (magari con la sola presenza dell’operatore) o acquistavano roba già girata dai colleghi. Anch’io sono rimasto incantato dalla coreografia di una ballerina in Totò Sexy, ma il film resta quel che è. E, pur, vedendolo, difficilmente mi toglierò dalla testa che Africa sexy sia un film come tanti di Montero; certo, magari sarà meglio di Superspettacoli nel mondo (come reputo Mondo infame superiore a Mondo balordo) ma restano questioni di lana caprina…
Pitt

Questo tuo intervento e’ interessantissimo e a mio modestissimo parere innesca un dovuto dibattito confronto tra te e me e tra tutti gli amici appassionati,poiche’ proprio dalle osservazioni che tu hai fatto, si dovrebbe un attimo, e lo faremo tutti insieme piu’ avanti e meglio, riponderare quello che e’ il peso di una certa opera, vista con una luce critica, che tenga conto di sfumature inizialmente non considerate, ma che con il passare del tempo
conferiscono al prodotto ben altro valore.
E siccome tu mi insegni,che il valore dell’arte e’ un parametro che deve essere considerato da occhi allenati, in questo caso i tuoi e degli altri amici beninteso,prossimamente, io apriro’ su Montero alcuni appunti nel thread mondo movies abc e ti assicuro,che sarai proprio tu, il pricipale e qualificato destinatario delle riflessioni che verranno, dal momento che io, specificatamente ti evidenziero’ aspetti dell’opera di Montero che a prima vista potrebbero sfuggire,e non a te, sia ben chiaro.
Hai avuto il privilegio di colloquiare con Bruno Mattei il quale apertamente ridimensionava…
io credo che quello, sia proprio il primo atteggiamento dei grandi:non attribuire importanza al proprio operato:chi ammette la propria limitatezza in realta’ riflette la propria grandezza.
Ma ci vorranno piu’ approfondimenti.
Se mi permetti, Pitt, non parliamo del termine lana caprina:perche’ e te lo dico con amicizia e so che tu mi comprendi, quella lana, potrebbe essere la capigliatura di una vergine su cui e’ andata sopra troppa polvere e non da parte tua.
Un’opera puo’ valere anche assemblando pezzi altrui:gia’ il Maestro parla di 57 tentativi di imitazione fatti utilizzando i rushes dei vari films…, vedasi, e l’avrai gia’ vista l’intervista in due parti che ho postato altrove.
Certamente nessuno e tantomeno me ti togliera’ dalla testa un presupposto che nasce dalle tue motivate convinzioni, ma se riesamini quei punti che io ho tracciato sulle motivazioni dei mondo movies, allora, si evidenziera’ meglio come molte imperfezioni stilistiche vengano superate dalle finalita’ espressive.
Con Africa sexy, pero’ siamo di fronte ad un leit-motiv travolgente dove la prestanza fisica diventa il motore delle ragioni ultime del film.
Sia che le sequenze vengano riciclate o sia che esista solo l’operatore alla macchina.
Ne riparliamo piu’ avanti con te e tutti i cultori e chiudo questo mio temporaneo messaggio con una riflessione:quando Tchiaikowsky compose il celeberrimo concerto n 1 per pianoforte ed orchestra, la critica gli salto’ addosso, dicendo che i passaggi erano monchi…
Ci sentiamo Pitt,e’ un tema articolato e sara’ bello…sara’ semplicemente molto bello.:gatt:

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Nice post, @anchorman. I began watching the movie yesterday, I’ve seen the first 45 minutes so far from a print in English language (which is great for me). I hope to finish the film later today!

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Spinto dal post di @Baron_Mynd mi sono tolto la curiosità e mi sono guardato questo Africa sexy, che da un pò era in attesa di essere visto… È stata una visione impegnativa, il film è davvero figlio della sua epoca ed al pari degli altri sexy mondos oggi risulta estremamente ostico e noioso. Agli occhi dello spettatore di odierno tutti i balletti ed i numeri da cabaret sono davvero troppo casti, gli “spettacoli” che costituiscono il fulcro del racconto ti stendono in maniera soporifera. Il il film sono riuscito a vederlo solo spezzandolo in tre sessioni perché inevitabilmente mi addormentavo dopo una manciata di sequenze. Oltretutto quello che per @Baron_Mynd è un valore aggiunto per me è un elemento di criticità: per pellicole come questa una delle poche cose che riesce a destare il mio interesse è il commento, poiché il punto di vista che esprime (ed il modo in cui lo fa) è un documento interessantissimo sulla società che ha sfornato quell’opera e sui valori che in essa vigevano. Il commento in inglese invece mi rende tutto ancor più piatto e monocorde, privo di quel brioso e stuzzicante contrappunto linguistico.

Per quanto riguarda @anchorman, il tempo non fa che confermare il giudizio che all’epoca gli venne appioppato: un troll cazzaro. Non capisco come sia possibile certa gente avesse tanto tempo da perdere e decidesse di investirlo così: era capave di scrivere pagine e pagine di nulla infarcendolo di luoghi comuni e termini tecnici, per far sembrare che stesse parlando in modo rigoroso di qualcosa di concreto ed originale. Mi spiego. Il vanagolorioso sedicente critico cinematografico deve aver trovato sulla rete qualche fotobusta del film (all’epoca el tutto irreperibile) ed in base alle immagini che vi aveva visto si era inventato di sana pianta delle sequenze che nel film non esistono, o se esistono si svolgono in maniera totalmente diversa. Dando al contempo giudizi estetici sullo stile del regista e sul valore artistico dell’opera tanto per riempirsi la bocca di paroloni. Così, per il gusto di prendere in giro e trarre in inganno gli altri forumisti.

Visto che sto parlando del film, faccio uno sforzo e cerco di mettere in luce due o tre elementi che mi hanno colpio:

  • Il primo sono le belle musiche, a cominciare dalla canzone dei titoli di testa (e tutte le variazioni del tema musicale che vengono proposte nel corso del film). @Jobarman è mai stata pubblicata la OST (o almeno un 45 giri contenete le due canzoni cantate)?
  • Il secondo è che, invece delle presunte estetizzanti riprese dei numeri di cabaret e danza (in realtà per la maggior parte estremamente noiosi e in tutti i casi estremamente casti) la cosa che mi ha colpito è l’insistenza con la quale, nelle sequenze che riprendono le scene di vita nei villaggi, Montero mostri reiteratamente ed a lungo (senza lesinare in inquadrature dettagliate) i seni di giovani ragazzine indigene, che se proprio vogliamo dirla tutta è la cosa più “sexy” che il film proponga, con buona pace dei valori etici e morali dello spettatore del giorno d’oggi.
  • La terza componente che sottolineo è la presenza, già in questo film, di sequenze (barbare, per quanto non trucide) di estenuanti inseguimenti con le jeep ai poveri animali selvatici, topos dei mondos africani che ho sempre odiato.

Non so se sia vera l’affermazione di @anchorman che questo sia il primo film del filone mondo sexy e che abbia fatto da modello a tutti i successivi. Se così fosse, non ha niente di più interessante o degno di nota dei suoi epigoni. Anzi, rispetto ad altri che in un modo o nell’altro riescono a stimolare maggiormente l’attenzione dello spettatore, questo l’ho trovato globalmente tedioso.

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Ohilà. E tutti i precedenti? Da Sexy nel mondo e Sexy follie dello stesso Montero, a Sexy proibito di Civirani, a Mondo caldo di notte di Renzo Russo, ad almeno altri 10 mondo-sexy? In realtà il primo mondo-sexy, ormai riconosciuto come tale, è Europa di notte di Blasetti, seguito da Il mondo di notte di Vanzi.

Sei troppo severo. Anche gli strip d’epoca rappresentano un’importante testimonianza del costume e dei limiti del pudore di quegli anni. Ma sicuramente nella valutazione di questi film, e di altri generi oggi ritenuti “noiosi” (come il peplum), conta la questione generazionale. L’ottica di chi ha vissuto gli anni sessanta è molto diversa da quella degli spettatori più giovani.

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The savannah animal chasing type scenes came later in the film, I finished it yesterday, but I couldn’t help but think I had scene some of those shots previously. Specifically the hippopotami ones, the look of which seemed either older (or of poorer quality) than other shots in the film… my first thought was to perhaps try something like Kwaheri and see if they were from there, but I don’t believe they were!

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Mea culpa. Non avendo una conoscenza dettagliata del genere ho un grande calderone nella mia testa nel quale li ho inseriti tutti quanti, ho messo in dubbio l’affermazione di @anchorman senza premurarmi di fare una semplice ricerca cronologica. Grazie di aver messo i puntini sulle “i”.

L’unico motivo per cui ogni tanto mi guardo questi film è appunto per il valore storico che rappresentano come testimonianza della propria epoca.
Ma a livello di intrattenimento ormai risultano davvero ostici.

In generale sono d’accordo. Però ci sono alcune eccezioni. Te ne cito una sola, la prima che viene in mente: in Mondo Balordo, sempre di Montero, c’è un numero musicale di Franz Drago (il celebre nano che è presente anche con Ajita Wilson in La principessa nuda) che è talmente travolgente da coinvolgere anche lo spettatore odierno (vedere per credere).

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Non mancherò di verificare! :wink: :+1:t3:

Nel manifesto ho notato il termine Mondo Infame. Ciò significa che Africa Sexy e Mondo Infame sono lo stesso film?!


C’è qualcuno nel forum che può aiutarmi a rispondere?:wink:

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Leggendo le sinossi contenute nei visti censura dovrebbe trattarsi di due film diversi:

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Da notare che nei due manifesti ci sono parecchie similitudini. Sicuramente i due film sono stati realizzati insieme.

Ce n’è anche un terzo: Mondo balordo. Io non credo che Bianchi Montero andasse in giro per il mondo a girare sta roba. La maggior parte di questi film erano girati in studio a Roma più qualche spezzone preso da chissà quale archivio. La Filmar aveva cominciato con qualche film di un certo pregio per poi andarsi ad infognare in produzioni sempre più misere.

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considerando le ravvicinate date di uscita (marzo e maggio 63) si tratta quasi certamente di un back to back che probabilmente ha delle scene comuni o di outtaking (simile a quanto fatto da albertini con nudo e crudele e mondo senza veli, per capirci, mettendo su il secondo con gli scarti del primo) ma che va a formare due film diversi: mondo infame esce non senza grane censorie, dopo un primo negato nulla osta e un po’ di trimmering che gli beneficerà un’avanscoperta con divieto ai 14. africa sexy appartiene invece alla schiera degli africamentaries, quindi è interamente afrocentrico con curiosi passaggi musicarelli spogliarellistici, ed esce con severo divieto ai 18.

per un più approfondito e dirimente raffronto tra i due mi toccherà rintanarmi un altro pomeriggio in emeroteca, sempre ammettendo che siano stati recensiti alla loro uscita.

frattanto:

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