Forse il mio parere non conta granché visto che sono un suo grande ammiratore e finora mi è piaciuto tutto quello che Gaspar Noé ha fatto come regista, ma secondo me anche questo suo ultimo film “Climax” è notevolissimo.
Capisco chi lo odierà, chi lo mollerà a metà e chi lo rifiuterà a priori ma sticazzi, per me è un grande saggio di cinema, un bellissimo incubo confezionato con la consueta maestria tecnica e con grande vitalità.
La storia è presto detta: c’è una compagnia di ballerini che fa una festa alla fine delle prove. Solo che qualcuno ha messo dell’LSD nella sangria e le cose prendono una piega incontrollabile.
L’ho trovato davvero bello, visivamente sontuoso con una serie di elaboratissimi piani sequenza (con lo stesso Noè alla camera, quasi sempre), una fotografia strepitosa dell’immenso Benoît Debie (per me il miglior direttore della fotografia sulla piazza), un cast curioso dove non tutti funzionano perfettamente se presi singolarmente ma nella visione collettiva (questo è un film assolutamente corale) sono perfetti. Certi dialoghi - specialmente quelli sul sesso - sono tremendi ma fa tutto parte della descrizione dello squallore imperante che prenderà il sopravvento.
Poi c’è tanta musica (dalla dance di Cerrone e Moroder si arriva ad un sorprendente uso degli Stones), violenza, follia e le classiche scene estreme à la Noè con un po’ di tutto: incesto, automutilazione, aborto, risse… (prendere o lasciare, il suo cinema è così).
Il film è zeppo di omaggi e citazioni. Ci sono le citazioni esplicite che si vedono all’inizio, nella libreria con i libri e le VHS (inevitabile l’omaggio a Suspiria), e poi ci sono quelle più o meno ricercate (le più palesi sono quelle a Zulawski e Friedkin).
Non mancano ovviamente i soliti vezzi del regista come il fatto di iniziare col finale e i titoli di coda oppure come quello di lasciare un semplice canovaccio agli attori per poi farli improvvisare.
Ripeto, per me è bellissimo ma tanto so di essere in minoranza.
Il blu ray Arrow è eccellente, con ottimi extra tra cui anche un corto del regista. Mi spiace solo per l’assenza di scene backstage.