Cosa ci resta al giorno d'oggi?

Così tanto per fare il giro del mondo in ottanta giorni, la musica oggi da chi è seriamente e degnamente rappresentata? Non parlo di gusti personali o musica ascoltata al momento ma una sorta di punto fermo sul quel che tutti concordano.
Di ogni genere ovviamente.

E’ difficile trovare “punti fermi” riguardo la musica del nuovo millennio. Sinceramente non mi viene in mente nulla che possa rimanere scolpito negli annali della musica: tutti i nomi che mi vengono in mente sono “derivativi” dalla musica del passato oppure hanno iniziato la loro carriera negli anni 90 (come Beck e gli Air). Mi riservo di pensarci su e di scrivere i risultati della riflessione in un post non appena faccio mente locale :smiley:
Per fare un esempio della “stagnazione” delle proposte musicali attuali vi dico che ieri notte sono andato a sentire un dj set di Shentel, quello che ha curato la OST di Borat: in pratica produce musica da discoteca mescolando la musica balcanica (e dell’est in generale) con il dub… simpatico ma nulla più… certo non mi ha fatto venire la voglia di ballare, al massimo battevo il piedino… cmq niente a che vedere con la serata del giorno prima in un altro locale a base di puro funk anni '70: davvero tutta un’altra musica! :cool:
Cmq nel frattempo che elaboro voglio fare almeno un nome da scrivere nel post… il primo che mi viene in mente… perciò dico gli africani [u]Tinariwen[/u] che, seppur attivi da molti anni, qui in Europa si sono cominciati a conoscere solo da poco

riprendo come suggerito il filo del thread “la musica dei gggiovani”
e quoto:

solitamente il percorso è: da piccoli si ascolta ciò che passa la tv, da adolescenti si scoprono i veri grandi del passato.
però ciò che passava allora la tv era roba nuova e fresca e soprattutto la musica anni 80 commerciale è rimasta pressochè invariata per circa 10 anni. per cui si poteva considerare un vero e proprio genere musicale.
oggi non c’è un identità. ci sono ancora i generi che vanno di moda, ma durano pochi mesi, non qualche anno come una volta.
anche la dance anni 90 è durata una decina d’anni pressochè immutata.
oggi la moda è di 4/5 mesi, poi si passa ad altro perchè il genere è consumato. di consegueza la qualità è inevitabilmente prossima allo zero.

Ma per trovare punti fermi (intendi tipo “pietre miliari”, immagino) bisogna anche lasciar passare del tempo, è assai difficile parlare di punto fermo su cui tutti concordano (vabbè, questo è impossibile perchè - vivaddio - ci sono i gusti personali) per un disco uscito, che so, da un anno o poco più. La storia dei generi di cui parla Johnny Global è dovuta al fatto che ai critici piace farsi le pippe, al di là di questo penso che ogni anno escano comunque dei dischi belli, non meno rispetto a quelli di una volta, volendo generalizzare al massimo. E bravo mister.seed che citi i Tinariwen, che hanno appena sfornato un album che è ancora meglio del precedente.

Grazie dei complimenti Val :cool: anche se non mi chiamo “mister seme” :-p :smiley:
Purtroppo ancora non sono riuscito a prendere il loro nuovo cd ma ne ho ascoltato qualche pezzo alla radio… ovviamente nell’unica fascia oraria in cui passano questo tipo di musica, cioè a notte fonda :mad:
piccolo OT
consiglio a coloro che non avessero ancora il precedente disco dei Tinariwen di prendere la nuova edizione che ha come bonus un dvd con un film su di loro… e, udite udite, coi sottotitoli in italiano!!! :slight_smile:
fine OT
Il problema è anche questo: la bella musica non passa alla radio tranne in pochissime oasi felici solitamente a notte fonda… e comunque non è fatta per la massa, a differenza di ciò che accadeva nei decenni passati: andatevi a riguardare le classifiche degli lp dei primi anni '70 su qualche Ciao2001 d’annata… 'sta roba ce la sognamo ai nostri giorni! :rolleyes:
Poi sul fatto che i giovani, eccetto una sparuta minoranza, non abbiano la stessa sensibilità di ascolto che avevamo noi e le generazioni che ci hanno preceduto non ci piove.
Qualche sera fà sono stato ad una serata funk molto quotata qui nella capitale… la maggior parte dei giovani invece che scatenarsi coi ritmi anni '70 stava ferma nei corridoi a bere… o al massimo venivano in pista col bicchiere stracolmo tra le mani :shock: oppure erano intenti a rollarsi una :smt033mentre ballavano… ma come si fa??? Già è difficile stando fermi!!! :smiley:
Senza auspicare un ritorno ai tempi di :stalin: penso ci sia un tempo per ballare e un tempo per fare altro… non trovate anche voi? Oppure sono io che con la vecchiaia sto diventando bacchettone e intollerante? :-p :smiley:

secondo me per avere una fotografia della musica di questi anni bisogna guardare le grandi produzioni commerciali. proprio per il fatto che sono commerciali sono quelle che identificano un periodo storico. quelle per cui tra 20 anni potremo dire “il suono degli anni 2000 era così…” le produzioni indie (e con questo ci metto tutto quello più cult, di nicchia, di “genere”) sono fondamentali per gettare le basi per la musica di domani, le basi da cui magari nasceranno le produzioni di domani che però oggi restano di nicchia e sperimentano. i binari sono questi 2 secondo me.

esempio: i kraftwerk nei 70 sperimentavano e i loro insegnamenti sono stati fatti fruttare negli 80 a livello commerciale.
la scena hardcore americana, di nicchia negli 80 ha prodotto i nirvana nei 90, primo gruppo rock di massa che faceva musica considerata fino ad allora “alternativa, indie”…

oggi non è che si trae spunto da una sperimentazione di 10 anni fa. si copia proprio da 20 anni fa. papale papale! nemmeno mascherando o rielaborando!

Ti quoto in pieno Johnny: hai spiegato meglio il ragionamento che facevo io che era più fra le righe :smiley: Che poi è lo stesso discorso che faceva il grande critico Clement Greenberg (riferendosi in quel caso all’arte ma il discorso può essere tranquillamente esteso alla musica) a proposito dell’avanguardia e del kitsch.
Cma al tuo ragionamento aggiungo solo che i Kraftwerk li stanno ancora a copia’!!! :smiley:

Ma passiamo a dare un’occhiata alla classifica annuale dei 33 giri più venduti in Italia nel 1971… naturalmente si tratta di un anno scelto a caso :wink:

album                    interprete

01 E fu subito Aznavour Charles Aznavour
02 Del mio meglio Mina
03 Anonimo veneziano [Soundtrack]
04 Emozioni Lucio Battisti
05 Pendulum Creedence Clearwater Revival
06 Santana Santana
07 Quando tu mi spiavi in cima a un batticuore Mina
08 Love story [Soundtrack]
09 La buona novella Fabrizio De Andre’
10 Amore e non amore Lucio Battisti
11 Concerto grosso per i New Trolls New Trolls
12 Ah l’amore l’amore quante cose fa fare l’amore Ornella Vanoni
13 Abraxas Santana
14 Tarkus Emerson Lake & Palmer
15 Aqualung Jethro Tull
16 Fireball Deep Purple
17 Ram Paul McCartney
18 All things must pass George Harrison
19 Sacco e Vanzetti [Soundtrack]
20 Watt Ten Years After
21 Sticky fingers Rolling Stones
22 Appuntamento con Ornella Vanoni Ornella Vanoni
23 Paranoid Black Sabbath
24 Di vero in fondo Patty Pravo
25 Atom heart mother Pink Floyd
26 Collage Orme
27 Vent’anni Massimo Ranieri
28 Morir d’amore Charles Aznavour
29 Formula Tre Formula Tre
30 L’uomo Osanna
31 Cantando con gli amici Gigliola Cinquetti
32 Caro Aznavour Iva Zanicchi
33 Gianni Morandi vol. VII Gianni Morandi
34 Morte a Venezia [Soundtrack]
35 XIII Zecchino d’oro [vari]
36 John Lennon/Plastic Ono Band John Lennon
37 Chicago vol. III Chicago
38 Live Colosseum
39 Che sara’ Jose’ Feliciano
40 Fireworks Jose’ Feliciano
41 Jesus Christ Superstar Original Cast
42 Memories Santo & Johnny
43 Cry of love Jimi Hendrix
44 Master of reality Black Sabbath
45 Very 'eavy very ‘umble Uriah Heep
46 Every good boy deserves favour Moody Blues
47 Le due facce dell’amore Gino Paoli
48 Mud slide slim & the blue horizon James Taylor
49 4 Way street Crosby Stills Nash & Young
50 Opera prima Pooh
51 Borsalino [Soundtrack]
52 Chunga’s revenge Frank Zappa
53 New morning Bob Dylan
54 Bravo Pravo Patty Pravo
55 Isle of Wight/Atlanta pop festival [vari]
56 Woodstock 2 [vari]
57 Sanremo 1971 [vari]
58 She’s a lady Tom Jones
59 Paganini: Conc. n. 3 in mi magg. Henryk Szeryng
60 Look at yourself Uriah Heep
61 Il forestiero Adriano Celentano
62 Elegy Nice
63 Hot love T.Rex
64 Hot pants James Brown
65 Closer to home Grand Funk Railroad
66 Fausto Papetti vol. XI Fausto Papetti
67 Napoli ieri Napoli oggi Peppino Di Capri
68 Star portrait Jimi Hendrix Jimi Hendrix Experience
69 Emerson Lake & Palmer Emerson Lake & Palmer
70 Lassatece passa’ Gabriella Ferri
71 Salisbury Uriah Heep
72 Stone age Rolling Stones
73 Osibisa Osibisa
74 Welcome to the canteen Steve Winwood
75 Every picture tells a story Rod Stewart

cosa vi salta all’occhio rispetto alle classifiche odierne? Calcolate che all’epoca i numeri delle vendite erano molto più consistenti perciò il 75° posto di allora valeva il 20° di adesso se non di più!!!
Aspetto le vostre considerazioni… io osservo solo che la roba dimenticabile e dimenticata non è moltissima in questa classifica… la qualità generale è elevata… pensate che al 59° posto c’è un disco di musica classica “serio” (non le “pagliacciate” di Pavarotti and friends :roll:) …inoltre c’è Frank Zappa al 52° posto e un gruppo dimenticato dai più (e purtroppo ingiustamente sottovalutato dalla critica anche all’epoca :() come gli Uriah Heep è presente in classifica con 3 album contemporaneamente! :rolleyes: Senza dimenticare l’eccellente primo ellepì degli Osibisa al numero 73 :rolleyes:

Per altre classifiche, anche dei film, date un’occhiata a questo interessante sito che ho scoperto ora
http://www.hitparadeitalia.it/progetto/index.html

salta all’occhio che c’erano dei nomi da paura!!!
pensare che l’unico sempre presente anche oggi è roby facchinetti…

una cosa che mi fa rabbrividire di molti giovani d’oggi è che sono entusiasti di ciò che gli passa il convento e per scelta non si guardano indietro perchè probabilmente credono che nel passato c’è roba poco interessante, vecchia e che ha stufato. pensare che questi ragionamenti li ho sentiti fare a gente che se la tira pure in campo musicale! gente dell’ambiente…

mi pare anche che MTV, con programmi come Brand New, mascheri della pura promozione commerciale dando l’idea alla gente che stiano passando roba alternativa, indie, di culto… la gente se lo guarda, ascolta quei gruppi, si autoconvince di essere esperta di musica “off”, senza capire che in realtà è ben più capra di chi si ascolta la pausini per puro piacere musicale.
preferisco programmi come top of the pops… almeno ci va gente che non pretende di essere presa per impegnata o diversa. almeno il pubblico di quei programmi non pretende di essere espertone di musica come invece chi “scopre” i “clap your hands say yaeah”.

non faccio di tutta l’erba un fascio… magari molte robe che passano su brand new sono buone e di certo l’80% di top of the pops è cacca, però ripeto che odio i prodotti di massa quando sono mascherati da alternativi.
e amo i prodotti commerciali quando sono fatti talmente bene che poi dopo una spinta iniziale vanno avanti da sè…

                 Originally Posted by [b]Johnny Global[/b]

salta all’occhio che c’erano dei nomi da paura!!!
pensare che l’unico sempre presente anche oggi è roby facchinetti…
Per quest’ultima cosa c’è proprio da rabbrividire… e senza contare il figlio ovviamente :smiley: altrimenti :smt078

Originally Posted by Johnny Global
pensare che questi ragionamenti li ho sentiti fare a gente che se la tira pure in campo musicale! gente dell’ambiente…
Questi tipi sono senza dubbio i peggio… dice anche Buddah di lasciarli perdere :smiley:

Originally Posted by Johnny Global
MTV, con programmi come Brand New, mascheri della pura promozione commerciale dando l’idea alla gente che stiano passando roba alternativa, indie, di culto…
Brand New agli inizi quando era presentato da Coppola (anche se a qualcuno può stare sul cavolo il personaggio) non era male… da quando hanno messo quell’orrido divano non lo vedo più nemmeno per sbaglio mentre faccio zapping :smiley:
Cmq per tenersi informati sulla “buona” musica ci sono poche possibilità… ovvero:
-leggere il mensile Blow Up
-ascoltare “stereonotte” il sabato o “macondo” il venerdì su radiorai1 e “battiti” su radiorai3 (ma ultimamente mi pare abbia cambiato nome… cmq sul sito c’è il palinsesto) anche se bisogna soffrire d’insonnia per sentire queste trasmissioni per intero :smiley:
-avere amici fidati (oppure un negoziante di dischi preparato ma è una razza in via di estinzione) che ti consigliano e ti fanno scoprire musica che non hai mai sentito

Originally Posted by Johnny Global
preferisco programmi come top of the pops… almeno ci va gente che non pretende di essere presa per impegnata o diversa. almeno il pubblico di quei programmi non pretende di essere espertone di musica
Hai ragione… anche se continuo a preferire il vecchio “Discoring” :smiley: o addirittura l’arboriano (nel senso di creatura di Arbore) “Doc”
perché oltre al fatto che “tops of the pops” è un format inglese e che presenta unicamente gli artisti da classifica… molti di questi artisti che si esibiscono non vengono neppure lì in studio a cantare dal vivo… prendono direttamente le esibizioni fatte a Londra e poi le inseriscono, come gli insert dei controcampi nel montaggio, nello studio “cornice” che riproduce quello originale con dentro sempre gli stessi quattro gatti prezzolati a battere le mani.
Cmq probabilmente è peggio ancora TRL di Mtv… l’unico motivo per cui in passato mi è capitato di vederlo era per la presenza di quel pezzo di figliuola che è Giorgia :rolleyes: :smt007 :smiley:

Originally Posted by Johnny Global
odio i prodotti di massa quando sono mascherati da alternativi.
e amo i prodotti commerciali quando sono fatti talmente bene che poi dopo una spinta iniziale vanno avanti da sè…
Ti quoto in toto :smt020

per quanto riguarda la musica buona è vero, difficilissimo trovarla, sia sui giornali che in radio. ad esempio l’altra sera tornavo dal cinema ed ero sintonizzato su radio 1 (che ascolto in AM sia per motivi tecnici che per il sapore antico che conserva…) e hanno dato una serie di pezzi bellissimi di gente di cui non so nemmeno il nome. e mi son chiesto… cazzo, allora la musica valida esiste anche oggi!
ma certo che esiste. andarla a pescare è difficile ma non impossibile.
poi io sono il primo che per mille motivi e impegni, ci rinuncia.

segnalo anche un programma che saltuariamente mi capita di ascoltare. mi pare sia il venerdì notte su radio 1, si chiama brazil ed è interamente dedicato alla cultura e alla musica brasiliana.
a me non è che freghi poi tanto di tutto ciò, ma è fatto talmente bene, con competenza e passione che è difficile smettere di ascoltarlo. poi il tutto tenendo conto che lo si ascolta di notte, in macchina, in AM…
per fortuna c’è chi salva certi aspetti della musica

In realtà ho volutamente omesso Brazil perché, da persona abbastanza esperta nel campo (ho suonato per diverso tempo in due gruppi di musica afro-brasiliana), ti posso assicurare che spesso passano gli artisti brasiliani più commerciali :mad: anche se mi sembra che la situazione sia leggermente migliorata, perlomeno da quando è stato ridotto l’orario della trasmissione, che prima arrivava fino al mattino.
Cmq se, come mi pare di aver intuito dalle nostre conversazioni, sei un amante della musica anni 80 e vuoi sentire qualcosa di nuovo ispirato a quei tempi ti consiglio di prendere il cd di un gruppo brasiliano che si chiama CSS: è intitolato “Cansei de ser sexy” (che poi è l’acronimo del gruppo) …sono quasi certo che non ti deluderà :wink:
per ulteriori info vai su allmusic:
http://www.allmusic.com/cg/amg.dll?p=amg&sql=11:14rb28gw055a~T1

Secondo me paragonare una classifica dei tempi che furono ad una odierna ha poco senso, sono poco confrontabili perchè l’ambiente circostante è mutato. Questi sono i giorni della grande lobotomia globale, la 'ggente si fa propinare di tutto, mannaggia. Anni fa aveva pure un senso informarsi sulla musica di qualità guardando MTV o ascoltando la radio, ma adesso le proposte sono spesso desolanti - e qui sono d’accordo con voi. Ma, dite bene, la musica buona esiste, e ce n’è pure tanta in giro, ma per conoscerla bisogna rivolgersi alla carta stampata o internet, che lo vogliate o no. E penso anche che oggi si possa ancora fare musica originale, perlomeno in termini di contaminazioni inaudite, ecco. Specie in campo metal, che a mio avviso è uno dei generi che ancora riesce ad essere all’avanguardia (no, non parlo di Manowar o Iron Maiden). Mi rendo comunque conto che più invecchio più tendo a guardare verso il passato…

beh, il confronto con le classifiche di una volta ci mostra che una volta c’era gente che poi è rimasta scolpita nella storia. all’epoca si stava scrivendo la storia del rock e anche della musica leggera italiana (presenti ai primi posti c’erano de andrè, battisti… non gli zero assoluto e meneguzzi).
Ora, non ho la DeLorean per andare a sbirciare nel 2037, ma dubito di trovare gente che parli di quanti erano grandi i kasabian…i kaiser chiefs o i klaxons… il kkk della musica, cribbio!

pongo una domanda: qual’è stata l’ultima cosa nuova che si è sentita e che abbia fatto a suo modo epoca influenzando gente, gruppi e modi di fare?

può essere che il cosiddetto crossover di metà anni 90 sia stata l’ultima cosa originale e che tutto il resto è stato un palese scopiazzamento di qualcosa che c’era prima?

parlo proprio di macro-generi musicali. dopo il grunge (che è stato qualcosa di molto vasto e grosso culturalmente parlando e poi si è anche sviluppato in maniera coerente anche musicalmente), dopo il crossover di faith no more, red hot, rage against the machine, dei seminali urban dance squad e primus, dei living colour, musica che poi è sfociata nei korn e di lì al nu-metal (che però già considero un riproporre in chiave più dura le cose appena citate), poi non mi pare che ci sia stato niente.

quello che dicono che vada adesso, l’emo, lo considero musicalmente nè più nè meno che punk californiano alla green day, che a loro volta riproponevano cose già fatte… poi l’emo non va di moda, perchè io non vedo tutta sta gente che veste così e soprattutto non vedo nessuno che ne parli bene. quindi di conseguenza non è paragonabile col grunge.

è plausibile come ipotesi quindi? nulla di nuovo dal 95/96?

Riguardo le novità… penso che le cose migliori si siano sentite nell’ambito della musica elettronica (ma si tratta pur sempre di gruppi, come Daft Punk e Air, che hanno posto le radici negli anni 90 e che ripescano a piene mani dal passato) oppure nei tentativi più riusciti di ri-elaborazione della musica etnica…
ma se parliamo di influenza “globale” sul costume della gente penso proprio che siamo farmi alla metà degli anni '90… la morte di Kurt Cobain credo sia lo spartiacque di tutto

sarà che sono di parte ma non mi stancherò mai di citarlo: il french touch di fine anni 90 si fa sentire ancora oggi nell’eredità lasciata.
Poi per carità, pure quello ha pescato dal passato… però ha un po’ cambiato le carte in tavola di certa musica.

A quanto pare Basik abbiamo pensato alla stessa cosa in contemporanea :smiley:

Poi io francamente, che piaccia o no, nei generi “nuovi”, sempre rimanendo in tema anni 90 ci metto pure la techno e tutte le sue derivazioni: trance, progressive, hardcore e così via. Ma in sto campo sono veramente ignorante.

Sì ho visto il post tuo dopo che avevo scritto il mio.

Riguardo la techno… neanche io sono esperto… soprattutto riguardo le produzioni che non escono dagli ambiti delle discoteche per “impasticcati” :smiley:
Però le radici di quella musica risalgono addirittura alla fine degli anni 80! E cmq ritengo che solamente i Prodigy e i Chemical Bros. (ovviamente IMHO) passeranno alla storia… non trovi?

Sì ma Prodigy e Chemical Bros non sono gruppi techno, nonostante possano aver attinto da quel genere.

Alla fine della fiera concordo con baffo Val che non si possono giudicare i nostri giorni nello stesso momento in cui li si vive. Vedremo tra qualche anno se l’epoca myspace ha prodotto qualche cosa degna di nota oltre alle attention whores.

non sono d’accordissimo… quando si era in pieno boom grunge si sentiva che si stava facendo qualcosa che sarebbe rimasto. band come pearl jam, soungarden, per non parlare dei nirvana erano già grandi band al primo cd (i nirvana dal secondo… ma cosa ha fatto quel disco!). non come questi di oggi che sono eternamente giovani, esordienti e che devono eternamente dimostrare col II, III disco di essere bravi. e non fanno mai il grande passo.
credo che nei 60 i beatles, gli stones, gli who, i doors… non fossero considerati gruppi passeggeri, idem per i grandi dei 70 e perfino per i pistols. gruppaccio musicalmente parlando, ma sono entrati subito dritti nella storia. oggi chi ci entra? pete doherty? mi vien da ridere… e poi da sboccare.