A seguito di un terremoto, torna alla luce sotto un palazzo il caveau di una banca, dove viene rinvenuto un misterioso libro che sembra risvegliare un antica maledizione…
Temevo peggio, ne remake, ne reboot, può essere letto in chiave di sequel, un bell’horror che brilla di luce propria omaggiando in un certo senso il film originale di Raimi senza infangarlo come ha fatto Alvarez con le sue velleità di remake.
C’è tensione, c’è horror, anche se la presenza dei bambini strizza più l’occhio a un pubblico adolescenziale, si lascia guardare volentieri, notevole la presenza di veri effetti speciali senza troppa CGI, c’è tanto sangue.
A tal proposito:
Bellissima e bravissima Alyssa Sutherland, peccato il nuovo look del Necronomicon che lo fa sembrare più il libro Il mostruoso libro dei mostri di Harry Potter che quello sfogliato da Ash…
Comunque sia con un po’ di fantasia (la mia) siamo nell’universo di Ash e di Evil Dead, il necronomicon in questione è un altra copia dello stesso desto che evoca gli stessi demoni, carina inoltre l’idea del prologo che si collega al finale preparandoci a un eventuale secondo capitolo.
a me è piaciucchiato ma senza farmi ballare la breakdance per l’esaltazione. eccezion fatta per location e personaggi, non rinnova più di tanto ascisse e ordinate della saga. certo è cattivissimo e spanne sopra la media delle decaffeinate efferatezze che possiamo oggi vedere in un multiplex, e per certo cento volte sopra quella non proprio indispensabile robucola di alvarez, ma quanto a risignificazione dei topoi una manciata di minuti a caso della serie se lo mangiano e ricagano 20 volte. peccato campbell abbia gettato la spugna, perché una virata madmaxiana (promessa anche nel finale della terza stagione di ash vs. evil dead) è a questo punto cosa dovuta e molto più interessante di questa che vanta sì alcune soluzioni figurative estrose e crudelissime, ma che dai che ti ridai non rinnova proprio niente. in ogni caso va via liscio con simpatia.
Se uno vuole rinnovare, imho non dovrebbe buttarsi su reboot e sequel. Sta lì il problema della Hollywood attuale.
Io mi sono abbastanza divertito, splatteroso senza alcuna pretesa e andava bene così. Sono andato per nostalgia, trovato meglio di quanto sperassi.
Questi hanno visto Demoni 2 e Rec, hanno giocato con Silent Hill 4, hanno messo dentro un sacco di roba. Se partiamo con le citazioni non finiamo più, e le più eclatanti non sono neanche dal mondo di Evil Dead. Ne è uscito un cocktail divertente e sanguinoso, bravi.
L’idea del vinile era stata usata meglio in Lords of Salem.
dipende. ci sono sequel che eccedono la matrice e reboot che spostano un po’ l’asse e portano un valore aggiunto. ma non è assolutamente questo il caso.
Ma ormai non vedi casi del genere, quella dei reboot e sequel è diventata un’industria del cinema americano attuale. Film senz’anima, a volte anche divertenti ma innovativi, boh.
Per me esiste solo quella, di trilogia. Assieme alla serie tv Ash vs Evil Dead. Questo è divertente per gli effettacci e ha un bel ritmo, ma lo considero “altro” dalla saga raiminesca. Magari uno spin-off, ecco.
Lo so, è un problema mio che sono un po’ tardo ma ci ho messo qualche giorno per aprire il topic perché non avevo capito che si trattava dell’ultimo capitolo de “La Casa”. Fermo restando l’annoso dubbio sul fatto se il titolo originale vada prima o dopo quello domestico, sommessamente suggerirei di mettere il titolo italiano per intero e quindi, appunto, La Casa - Il Risveglio del Male.
Mi taccio salvo riapparire quando vedrò il film che, stranamente, ai miei figli è piaciuto (hanno masticato talmente tanti horror che sono completamente disincantati).
@SWAT , capisco il dover stare entro i binari del topic, ma questo è un caso in cui non si può prescindere da derapate a suon di parallelismi e raffronti: parlare di raimi e campbell e della saga -e annessa serie - che l’ha preceduto non è del tutto fuori luogo, a partire dal fatto che - strano ma vero - i due sono i produttori dell’opera…
Visto stasera e sarà che i miei figli mi avevano creato aspettative molto alte ma mi ha lasciato tiepidino.
Al di là di incongruenze talmente grandi che non c’è sospensione dell’incredulitâ che tenga, ho avvertito poca tensione. Per carità, si fa vedere ma il confronto con l’alfa della saga è troppo impietoso.
Probabilmente ha un target ipergiovanilistico ed io sono fuori gioco.
Partendo dalla premessa che la saga di “Evil Dead” non ha più nulla da dire e si è abbondantemente conclusa nel 1992 con “l’Armata delle tenebre” (a parte il remake che va da sé), devo dire che il film mi ha lasciato in parte soddisfatto in parte perplesso.
Non mi sono piaciuti i seguenti elementi: il personaggio di Ellie (interpretato dall’algida Alyssa Sutherland) in qualità di principale antagonista posseduta, con quel sorriso da ebete e gli occhi da fumetto manga alla lunga scoccia rendendo noiose, tra slinguazzate in stile esorcista e bestemmie varie alla Nico Giraldi, alcuni momenti; il non aver sfruttato a dovere un ambiente così vario e dedalico come il tenebroso condominio, è stato a mio giudizio un grave errore, una potenzialità sprecata che avrebbe reso l’orrore di più ampio respiro, e che avrebbe potuto consentire l’entrata in scena di tanti altri posseduti in modo da creare una folta schiera con annessi bagni di sangue (stile The Horde o The Walking Dead); l’epilogo al fulmicotone (che si comprende solo dopo la fine del film… prassi coatta in tantissimi film dell’orrore e non) fuorviante e fuoriluogo.
Discorso inverso: la performance eroica di Lilly Sullivan, il nuovo look dentato e spinoso del libro (illustrato) dei morti, “Naturom Demonto”, con raffigurazioni davvero macabre e suggestive (degne delle ultime copertine dei dischi degli Autopsy); la registrazione rivelatrice su vinile; la scena finale nel garage molto tesa con relativo scontro e poi la trasformazione/assemblamento dei posseduti in un’unica entità carnale; non da meno la ferocia sadica del film che non risparmia neanche i due ragazzini. In conclusione un film che si lascia vedere tranquillamente (l’ideale per passare una bella serata in solitaria o con amici) in cui la tensione ti saluta dopo la prima mezz’ora, i colpi di scena hanno scioperato e lo splatter non manca.
Onestamente mi auguro che non ci siano più seguiti e che questa saga si sia conclusa per sempre…a meno che non ritorni in scena Ash! Groovy.
Blu-ray di ottima fattura, non c’è che dire, però extra totalmente assenti nell’edizione italiana.