Filmografia nanesca (ancora spurcellamento coi nani!)

fantasilandia (Vari) serie tv statunitense durata 8 stagioni tra il 1977 e il 1998. la fantasilandia del titolo è l’isola che non c’è, che invece c’è eccome: chiunque approda può cantare i sogni son desideri di felicità grazie a congegnerie magiche o estrose messe in scena dei due tenutari che realizzano i sogni di tutti, uno dei quali è il nano tatoo. la serie ha vantato fior di guest star, tra cui malcolm mc dowell, leslie nielsen, michelle pfeiffer e la dorothy stratten il cui triste destino verrà romanzato in star 80! nel 2020 la blumhouse ha escogitato un prequel, nientemeno.

El Topo (Alejandro Jodorowsky, Messico, 1970): no, non è il biopic di un forumista di gdr, è quel che resta del western dopo essere inciampati dentro una pozza di lsd. sintetizzarne la trama è più difficile dell’imparare la tabellina del 17. diremo solo che al centro della seconda parte ha una grande importanza una ragazza nana che aiuta il protagonista a salvare una congrega di storpi che lo ha accudito mentre era in coma.

la montagna sacra (A. Jodorowsky, Messico/Usa, 1973): un gesù ladrone, un alchimista mezzo santo mezzo cialtrone, una pellicola candeggiata nella psilocibina che fa volare su alpha centauri di minuto in minuto. la figura di un nano senza braccia ricorre in più visioni (riduttivo parlare di scene): in una piccia una canna a gesù, e abbiamo detto tutto. in un’altra ancora urla come un maiale scannato schiacciando in un vicolo un calco in gesso ddi gesù. successivamente verrà da quest’ultimo buttato in acqua. forse la più memorabile di tutte è quella della cerchia di nani eunuchi che intonano dei cori attorno a teche di testicoli.

poesia senza fine (A. Jodorowsky, Cile/Francia, 2016): seconda tranche a tutta lisergia che ogni ratio porta via dell’autobiografia romanzata di jodo, adattata dal libro la danza della realtà. tra i centrali personaggi indimenticabili, una carinissima nana con cui il giovane jodo amoreggia mentre ha le sue cose e che salverà dal suicidio, ma che per amore finirà al manicomio, dove si sottoporrà volontariamente a ripetuti elettrochoc pur di dimenticare i dispiaceri.

1 Mi Piace