Filmografia nanesca (ancora spurcellamento coi nani!)

La seconda pubblicità è agghiacciante.

2 Mi Piace

Quel nano infame (Keenen Ivory Wayans, USA, 2006): Ingaggiati per rubare un preziosissimo diamante, il nano e ladro di gioielli Calvin Sims e il suo socio tonto Percy nascondono la pietra nella borsa di Vanessa Edwards , quando il loro piano di fuga salta clamorosamente. Dopo aver scoperto che il marito di Vanessa, Darryl , vuole disperatamente diventare padre, Calvin, abbandonati i vestiti e indossati i pannolini, si finge un bambino abbandonato. Vittima di una serie di umiliazioni e vergognose gite familiari, Calvin cerca disperatamente di recuperare la gemma prima che salti la sua copertura e Darryl e Vanessa scoprano l’inganno.

Non ho sonno (Dario Argento, 2000): A Torino nel 2000 entra in azione un assassino periodico che uccide donne, sulla traccia di una filastrocca infantile, lasciando sul luogo del crimine una figurina di carta in forma di animale. Le circostanze sono le stesse di un’altra serie di delitti, commessi nel 1983 e attribuiti a un nano, scrittore di gialli, poi trovato cadavere. Un vecchio detective in pensione che ha perduto il sonno e un po’ anche la memoria si rimette al lavoro.

Biancaneve e i sette nani aka Biancaneve sotto i nani (Luca Damiano (Franco Lo Cascio), Italia/Ungheria, 1995): Versione erotico-hard della celebre fiaba.

1 Mi Piace

Anche ne “La migliore offerta” di Tornatore del 2012 compare in ruolo importante, ed anche centrale nello svolgimento della trama, una nana affetta da sindrome del savant. Anche se non é la protagonista in termini assoluti del film, l’importanza del suo ruolo, a mio modesto avviso, potrebbe far rientrare questo film nella lista dedicata a questo argomento. Attendo peró un vostro pensiero prima di elaborare la mini scheda ad esso dedicata.

1 Mi Piace

Intermezzo musicale

3 Mi Piace

ce ne sarebbe una terza, molto pop, credo in zona 83-84, che non riesco a trovare.

la stavo per mettere assieme alle due pubblicità, ma, per stare in tandem col topic delle personali idiosincrasie filmiche, quella sigla mi ha sempre fatto venire le bolle.

a questo punto, intermezzo per intermezzo, orsù sbrachiamo:

3 Mi Piace

Ho inserito le tue schede e, per completismo, aggiunto questa:

Biancaneve 10 anni dopo (Luca Damiano [Franco Lo Cascio], Italia/Ungheria, 1999): ancora spurcellamento coi nani!!!

Non ho visto il film ma sulla base delle tue parole a mio avviso il film potrebbe entrare nella lista. Anche Peter Bark non è protagonista di Zombi Horror ma sarebbe un sacrilegio non inserire il film!

1 Mi Piace

incredibile non sia ancora stato annoverato non si sevizia un paperino.

e per propaggine, aggiungerei l’imbalsamatore.

1 Mi Piace

E non si è nemmeno messo Don’t look now di Roeg!!!

2 Mi Piace

alzo la posta della sfida: film con nane ne abbiamo?!

2 Mi Piace

Sicuramente c’è l’attrice Debbie Lee Carrington: famosa per il ruolo di Pollicina in “atto di forza” di Verhoeven. Se non ricordo male ha avuto un ruolo da co-protagonista in “cattive ragazze” di Marina Ripa di Meana!!!

1 Mi Piace

Comunque mi pare un po’ deragliata la discussione: se semplicemente occorre citare film con nani, allora è doveroso inserire il mitico Bob Tonelli presente in milti film di Avati.

1 Mi Piace

Quella villa in fondo al parco (Giuliano Carnimeo, Italia, 1988): Come dimenticare il buon Nelson de la Rosa nei panni dell’orripilante uomo ratto mentre spia Eva Grimaldi che si fa la doccia? Una vera perla trash!

2 Mi Piace

Beh, in realtà in Balsamus è protagonista (il suo personaggio dà il nome al film!), di fatti questo titolo secondo me andrebbe assolutamente inserito.
Sei d’accordo?

davvero, un’omissione imperdonabile, anche da parte mia.

1 Mi Piace

La guerrera vengadora (Raúl Fernández, Messico, 1988): una vigilante motociclista sconfigge, con l’aiuto di un nano, una gang di hell’s angels assassini.

1 Mi Piace

@Frank_n_Furter ti “schedo” poco alla volta i film che ho fin qua nominato a eccezione di non ho sonno che a quanto vedo è stato già sistemato. copiali e incollali pure nel tuo primo intervento, provvederò a cancellare i post superflui in seguito.

baskin (Can Evrenol, Turchia, 2015): anatolico horror para-barkeriano con una coppia di poliziotti che finiscono nella buca del bianconiglio mannaro. il “pinhead” di turno è un nano quintessenza del male, tutt’altro che minore. il titolo in italiano vuol dire sia illusione che coercizione. lovecraft ci cova. mamma li turchi!

2019 dopo la caduta di new york (Sergio Martino, Italia-Francia, 1983): postatomico all’amatriciana che le ibrida un po’ tutte: 1997, blade runner, la saga del pianeta delle scimmie, i guerrieri della notte, mad max ma che anche precorre terminator e i figli degli uomini (che ne è un sostanziale cripto-plagio). tra le varie bande che popolano la pellicola ce n’è una ctonia di nani, il cui capo, kirk (luigi d’ecclesia), sarà determinante ai fini della missione di parsifal.

1 Mi Piace

Lasciamoli pure, così resta traccia di chi ha proposto cosa!
Spassosissime - come sempre - le tue iperboliche sinossi!

1 Mi Piace

ok queste prime due sono pronte da servire in tavola. o direttamente a terra, visto che si è tra nani.

1 Mi Piace

Inserite le tue schede nella lista, e rilancio con Arrabal!

Andrò come un cavallo pazzo (Fernando Arrabal, Francia, 1973): in mezzo al deserto vive un nano asceta, un po’ profeta un po’ santone, in grado di trasformare la materia, di far calar e levare il sole a piacimento e tanto tanto altro. Tra metafore scatologiche e dissacranti visioni sessuali, violente e blasfeme, un’irresistibile allegoria che mette alla berlina la società dei consumi e i suoi valori portanti.

1 Mi Piace

fantasilandia (Vari) serie tv statunitense durata 8 stagioni tra il 1977 e il 1998. la fantasilandia del titolo è l’isola che non c’è, che invece c’è eccome: chiunque approda può cantare i sogni son desideri di felicità grazie a congegnerie magiche o estrose messe in scena dei due tenutari che realizzano i sogni di tutti, uno dei quali è il nano tatoo. la serie ha vantato fior di guest star, tra cui malcolm mc dowell, leslie nielsen, michelle pfeiffer e la dorothy stratten il cui triste destino verrà romanzato in star 80! nel 2020 la blumhouse ha escogitato un prequel, nientemeno.

El Topo (Alejandro Jodorowsky, Messico, 1970): no, non è il biopic di un forumista di gdr, è quel che resta del western dopo essere inciampati dentro una pozza di lsd. sintetizzarne la trama è più difficile dell’imparare la tabellina del 17. diremo solo che al centro della seconda parte ha una grande importanza una ragazza nana che aiuta il protagonista a salvare una congrega di storpi che lo ha accudito mentre era in coma.

la montagna sacra (A. Jodorowsky, Messico/Usa, 1973): un gesù ladrone, un alchimista mezzo santo mezzo cialtrone, una pellicola candeggiata nella psilocibina che fa volare su alpha centauri di minuto in minuto. la figura di un nano senza braccia ricorre in più visioni (riduttivo parlare di scene): in una piccia una canna a gesù, e abbiamo detto tutto. in un’altra ancora urla come un maiale scannato schiacciando in un vicolo un calco in gesso ddi gesù. successivamente verrà da quest’ultimo buttato in acqua. forse la più memorabile di tutte è quella della cerchia di nani eunuchi che intonano dei cori attorno a teche di testicoli.

poesia senza fine (A. Jodorowsky, Cile/Francia, 2016): seconda tranche a tutta lisergia che ogni ratio porta via dell’autobiografia romanzata di jodo, adattata dal libro la danza della realtà. tra i centrali personaggi indimenticabili, una carinissima nana con cui il giovane jodo amoreggia mentre ha le sue cose e che salverà dal suicidio, ma che per amore finirà al manicomio, dove si sottoporrà volontariamente a ripetuti elettrochoc pur di dimenticare i dispiaceri.

1 Mi Piace