Get out - Scappa (Jordan Peele , 2017)


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Visto ieri questo NOTEVOLISSIMO e quindi divertente e spassoso psycho thriller/ horror / Rape and revenge forse un po banale e telefonato ma cazzuto come pochi e finalmente politicamente scorretto e sollevante tematiche che molti di noi hanno sempre segretamente sostenuto come vere il fascino “black” , la razza nera fisicamente superiore, ecc ecc ecc senza temere di esserlo con momenti sublimi Il pre-Meeting , L’Asta-Bingo, L’amico guardia a colloquio con la polizia , il succosissimo finale . Location e personaggi inquietanti il giusto , e un cast che funziona con un bravo Daniel Kaluuya , una Allison Williams il sogno di molti almeno per 3/4 di film eheheheh e degni anche se non divi comprimari come Stephen Root , LilRel Howery , Caleb Landry Jones e Bradley Whitford.
In uscita il 17 maggio in Italia con il titolo di SCAPPA , non ve lo lasciate sfuggire, merita una visione rilassata.

Ne avevo sentito dire un gran bene, in effetti. Giusto oggi ne parlavo con un amico videotecaro, mi fa piacere che esca in sala (sperando in un distribuzione decente).


(Il fatto che a scrivere la sceneggiatura sia stata una coppia di comici credo abbia aiutato)

Appena visto. Da non perdere di sicuro. Un altro bel filmetto di genere che fa da dio quel poco che vuole fare. Storia essenziale, raccontata come si deve, con una bella tensione, ben recitato e con alcune sequenze azzeccatissime tipo il bingo “muto”, ogni volta che va nel mondo sommerso, quando scopre le fotografie e capisce, tipo old boy, (chissà se è una citazione), oppure quando esce di notte e vede il giardiniere che corre verso di lui come un matto!Andatevelo a vedere perché merita.

Come al solito hollywood, appena vede uno che sa girare cerca subito di “rapirlo” per fargli fare quello che vuole lei, la chiavica. Jordan Peele avrebbe dovuto dirigere il remake di Akira (sigh). Fortunatamente sembra che non lo farà.

“Akira è uno dei miei film preferiti di sempre e credo ovviamente che la storia giustifichi un budget importante, ma la vera domanda per me è: voglio lavorare su materiale che già esiste o voglio fare qualcosa di originale? A fine giornata, sento di voler fare qualcosa di originale”.

Grazie Jordan. Sei un grande! Continua a fare la tua roba originale e cerca di restare il più lontano possibile dai tentacoli di hollywood…

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Visto anch’io, questo pomeriggio. Quoto Tony: un piccolo (produttivamente) grande film che mescola con abilità e intelligenza “genere” e tensioni socio-politiche degne del miglior Spike Lee, ma senza le sue sporadiche “cadute” nel didattico - didascalico. Perfetto il giovane protagonista, britannico (!!), a me totalmente sconosciuto. Insieme a “Whiplash”, il vero “gioiello della corona” della produzione Blumhouse. E speriamo appunto che Peele non si perda per strada, stando attento alle “buche” hollywoodiane…

Dopo averci dormito sopra, stamattina ci ripensavo e mi sono reso conto veramente di quanto mi sia piaciuto. Una cosa fantastica:

lui che per liberarsi dalla sedia usa il cotone per tapparsi le orecchie! Il cotone! Quello che i neri raccoglievano nei campi cantando il blues! Giuro, ero talmente preso dal film, che lì per lì non ci avevo fatto nemmeno caso!

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Piaciuto molto, con un inizio da sit com che piano piano lascia emergere l’inquietudine fino a sfociare nell’horror puro. Mi stupisce l’abbiano dato al cinema, il pubblico in sala era abbastanza spiazzato dall’alternare umorismo e grand guignol. Praticamente un mix fra Indovina chi viene a cena? e Il cervello dei morti viventi.

Qualcuno ha capito il senso del cervo?

Boh, intanto ti fa vedere che lui è un buono, poi anticipa quanto racconta più tardi in merito alla morte della madre investita da un pirata.

Quello è un presagio, un segno. Succede lo stesso anche in “The Invitation”, se ricordi. Oggi la maggior parte delle persone non fa caso o non dà importanza a queste cose ma c’è chi ci crede e, in situazioni analogheavrebbe fatto inversione a U e se ne sarebbe tornato a casa ;).
Comunque tutta la storiaccia nasce dalla vittoria ai Trials di Jesse Owens. Quanto deve aver rosicato il vecchio Armitage per essere stato battuto :).

Tutto molto bello tranne per il tizio obeso di colore che sta lì a stemperare il clima di tensione ok, ma a mio avviso è come un pugno in un occhio. Perchè dare quella caratterizzazione così marcatamente sopra le righe? Comunque ho notato un numero spropositato di no,no,no: è voluto o casuale?

Visto un po’ tardi, solo ieri sera, ma meglio tardi che mai. Davvero molto ben fatto, ed il mix tra drammatico e comico non mi è dispiaciuto affatto,
anzi mi ha ricordato il miglior Brian Yuzna, quello di Society, a cui secondo me il film deve parecchio. Il raduno dei vecchiacci non solo mi ha riportato a Society, ma anche al
clima delle riunioni casalinghe (anche qui di vecchiacci) di Rosemary’s baby.
La nota un po’ troppo politically correct è quella del voler giustificare il razzismo contro i neGri affermando che le vittime sono scelte fra di loro in quanto il “nero è di moda”, ed il nero è notoriamente portatore di un fisico e di una forza superiori a quelle dei bianchi

Be’, tieni presente che sono nazisti e certi ragionamenti li facevano davvero. :smiley:


(Comunque sì, è chiaramente una commedia horror “innocua”. Per cui, la satira sul finto perbenismo borghese non graffia troppo, siamo lontani dal “politicamente scorretto” di tante cose anni 70-80)

Si, ma mai hanno affermato la superioritĂ  dei neri sugli ariani, che mi risulti :confused:

Be’, parlano di superiorità fisica, più che intellettuale.

Etrusco, io non ho mai sentito i seguaci dell’imbianchino austriaco decantare la superiorità fisica dei neri, eh :smiley:
Comunque se andiamo avanti su questa china ci tocca scomodare Nietzche o Evola, o magari la Meloni e Salvini.

Oh, quando un nero strappò ai crucchi la medaglia ai giochi olimpici se ne dovettero fare una ragione. :tuchulcha

Si, ma non la digerirono mai, infatti :smiley: e soprattutto non ammisero mai l’inferiorità effettiva.

E agli Oscar il buon Peele è riuscito a portare a casa la statuetta per la migliore sceneggiatura originale. Bene.
P.S. Mi fa piacere per lui, ma obiettivamente mi puzza di contentino tipo “Diamo il premio al negretto, così non ci rompono i coglioni con presunte accuse di razzismo”. E del resto fa pari e patta col premio per la sceneggiatura non originale, di “Chiamami col tuo nome”, all’89enne(!!) James Ivory: “La statuetta la diamo al vecchio frocio, così pure la sua categoria è sistemata, e non scoccia per un anno almeno”. Troppo “equilibrio”, e molta “paraculaggine”…

Visto ieri in aereo, sembra un episiodio di Twilight Zone più lungo, e per me un complimento. La discesa agli inferi è ben architettata, bellissima la scena quando lei non trova le chiavi. Bella sceneggiatura, pian piano tutti i nodi vengono al pettine, e tutt s’incastra alla perfezione. E sul “politically correct” non sono d’accordo. La teoria del film sarà sì grottesca e provocatoria, ma è un dato di fatto che negli States la segregazione fattuale sia ancora forte, così come accesso alle scuole e al voto. E la scena iniziale quando gli chiedono i documenti è emblematica, così come quella finale:

lui chino su di lei, lei chiede aiuto alla macchina della polizia, se fossero stati gli stessi poliziotti della scena del cervo l’avrebbero crivellato di colpi.

mi associo all’unanime giudizio positivo, semplice e lineare ma è il suo bello, non sgarra in nulla e tutto quadra perfettamente, con una parte finale in cui la tensione accumulata per tutto il film esplode per un divertimento assoluto :slight_smile:
chi non l’avesse visto lo recuperi su Prime Video, merita

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