Thriller (o drammatico?) piuttosto violento (ma non splatter come si dice in giro) che narra le vicende del serial killer Henry Lee Lucas (lo sarà po stato?).
Non ci vedo dietro della gran psicologia, se non che McNaughton ha voluto rappresentare molto semplicemente a che punto il killer era malato, quanto era normale per lui uccidere, cmq qualcosa più forte di lui. Tutto ciò con scene violente tra stupri incestuosi e omicidi sanguinosi (bello quello del venditore di televisioni e quello di Otis).
Da segnalare la presenza di tale Tom Towles che non conoscevo ma si è già visto in La notte dei morti viventi di Savini; e una scena stile snuff movie che ricorda subito Arancia Meccanica (citazione?).
In conclusione, l’ho trovato un film molto semplice ma ben narrato nella sua crudeltà e freddezza.
Si tratta appunto di una fotografia agghiacciante della “normalità” dei serial killers; non orchi alla Hannibal Lecter, ma individui perfino banali nella loro contraddittoria efferatezza. Capaci di fare i complimenti ad una cameriera timida e allo stesso tempo di torturare a morte una casalinga dalla quale si sentono patologicamente attratti. Sono anni che non lo rivedo; nutrivo quasi una venerazione per questo film, ma mi disturba troppo.
Infatti avevo colto bene il senso, ma trovarlo disturbante mi sembra eccessivo.
Analisi condivisibilissime sembra, quasi, Presa Diretta…
…Reperibilissimo, peraltro, il dvd di più che buona fattura: http://www.bloodbuster.com/index.php?idlingua=1&pageid=dettagli&idprodotto=148 :oops:
Trovo che si tratti di un film che merita di essere seguito con attenzione:non
stanca e soddisfa molto lo spettatore che sia appassionato di quel genere.
…pensate che era proprio questa la pellicola contro cui Nanni Moretti, nel suo film denominato Aprile (1998), si scagliava per stigmatizzare certa filmografia splatter statunitense…:gratold
Non ho visto Aprile, ma l’attacco ad Henry di Moretti è in Caro Diario.
E non si scagliava tanto contro il cinema splatter (che poi il film non gli fosse piaciuto cazzi suoi) quanto contro certi recensori che li incensano (magari gli farebbe bene leggere un po’ delle castronerie che condiscono le rece di film suoi).
E’ un film crudo, da come è girato sembra fatto apposta per i “circuiti televisivi regionali”, ma in se ha una forza narrativa sicuramente migliore di certi film thriller eccessivamente “santificati”… Quello di Henry è il dramma di una persona che non può e non sa amare e riflette questa sua carenza nella efferratezza dei suoi omicidi.
Sono anch’io del tuo stesso parere e ribadisco la mia valutazione.
Si tratta appunto di una fotografia agghiacciante della “normalità” dei serial killers; non orchi alla Hannibal Lecter, ma individui perfino banali nella loro contraddittoria efferatezza. Capaci di fare i complimenti ad una cameriera timida e allo stesso tempo di torturare a morte una casalinga dalla quale si sentono patologicamente attratti. Sono anni che non lo rivedo; nutrivo quasi una venerazione per questo film, ma mi disturba troppo.
Infatti avevo colto bene il senso, ma trovarlo disturbante mi sembra eccessivo.
Analisi condivisibilissime sembra, quasi, Presa Diretta…
…Reperibilissimo, peraltro, il dvd di più che buona fattura: https://amzn.to/3hGUmjY
Trovo che si tratti di un film che merita di essere seguito con attenzione:non
stanca e soddisfa molto lo spettatore che sia appassionato di quel genere.
…pensate che era proprio questa la pellicola contro cui Nanni Moretti, nel suo film denominato Aprile (1998), si scagliava per stigmatizzare certa filmografia splatter statunitense…:gratold
Non ho visto Aprile, ma l’attacco ad Henry di Moretti è in Caro Diario.
E non si scagliava tanto contro il cinema splatter (che poi il film non gli fosse piaciuto cazzi suoi) quanto contro certi recensori che li incensano (magari gli farebbe bene leggere un po’ delle castronerie che condiscono le rece di film suoi).
E’ un film crudo, da come è girato sembra fatto apposta per i “circuiti televisivi regionali”, ma in se ha una forza narrativa sicuramente migliore di certi film thriller eccessivamente “santificati”… Quello di Henry è il dramma di una persona che non può e non sa amare e riflette questa sua carenza nella efferratezza dei suoi omicidi.
Sono anch’io del tuo stesso parere e ribadisco la mia valutazione.
che poi questo film è tutto fuorchè splatter
l’ho appena visto per la prima volta e non so dire ancora se mi sia piaciuto o meno
pellicola abbastanza strana, fuori dai soliti canoni e di difficile comprensione nonostante strutturalmente sia molto lineare