Il presagio - The Omen (Richard Donner, 1976)

Roma. In una clinica tenuta da religiosi un diplomatico americano accetta, ad insaputa della moglie, di sostituire il figlio morto alla nascita con un neonato abbandonato. Con la crescita del bambino s’inizieranno però a verificare dei sinistri fenomeni che faranno sorgere dubbi sulla sua reale identità.

Cultissimo degli anni settanta che sono corso a recuperare dopo la piacevolissima visione del recente prequel. Non nascondo che avevo paura che rivederlo dopo circa quarant’anni (quando uscì in sala non avevo i diciotto anni richiesti) mi avrebbe lasciato deluso. Questo capostipite della saga invece secondo me è invecchiato benissimo. Chiaramente non è raffrontabile agli horror moderni ma tiene ancora incollati sulla poltrona senza alcuna esigenza di prendere il telefonino per scrollare qualche sito durante la visione.

La prima cosa che mi ha colpito è stato il rispetto assoluto del prequel verso questo film. Si raccordano talmente tanto bene che sembra che siano stati girati back-to-back con un’unica eccezione e cioè quella che qui lo sciacallo è la madre invece che il padre di Damien.

Donner non è Friedkin ma dirige con mano sicura conducendoci verso il finale carico di tensione. La scena della ricerca del marchio dell’anticristo tra i capelli di Damien con l’assalto della tata satanica è tutt’oggi tanta roba.
Le morti, per quanto lontane mezzo secolo dagli splatter odierni, sono ben ideate e sinceramente non ricordavo che il prequel (s’è capito che lo amo?) ne citava quasi pedissequamente una.
Gregory Peck mi è sembrato già in disarmo ma comunque funziona così come sua moglie Lee “bambolina” Remick. Il bambino malefico in alcune scene, tra le quali ovviamente l’ultima inquadratura, è veramente inquietante. Chissà se è dovuto andare in terapia quand’è cresciuto…

Bel rispolvero. Sono pronto a puntare alla Maledizione di Damien.

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Credo che apprezzerai anche La Maledizione di Damien, sequel ideale e perfino superiore al capostipite sul versante truculenze. Quanto a questo classico di Donner, cosa aggiungere? Uno dei migliori horror satanici di sempre, con un finale a dir poco minaccioso che poneva non pochi problemi per eventuali seguiti, sul versante “politicamente corretto”. Mi piace moltissimo la parte ambientata in Italia, grandi interpreti e stupenda colonna sonora. Tratto da un romanzo di David Seltzer che da noi pubblicò Sonzogno (fra l’altro, è lo stesso autore di un altro horror ispiratore di una pellicola meno nota, Profezia di John Frankenheimer). Negli anni 80, passava spesso sulle reti Mediaset in versione cut, essendo un vm. 18 anni.

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In realtà io eoni fa i film della saga li avevo visti tutti fino al terzo, questo è un refresh ma devo dire che della Maledizione di Damien ricordo veramente poco. Non ho mai visto invece il quarto capitolo che spero di recuperare.

Uno dei miei preferiti in assoluto e tra i film che ho acquistato più volte. Dal cofanetto DVD Fox con la trilogia completa in un cartonato che si apriva formando una croce rovesciata (davvero notevole), al restauro bluray nel cofanetto Omen Trilogy sempre Fox, fino al più recente Omen film collection della Midnight factory che contiene anche il quarto capitolo (che pur essendo un film-tv inferiore ai precedenti, e’ cmq un interessante tentativo, non andato in porto, di ripartire con la storia). Ci sarebbe anche il remake del 2006 che in sé non sarebbe manco male, ma gli attori purtroppo non sono all’altezza (tranne Mia Farrow, che secondo me e’ superiore al suo predecessore nei panni della diabolica governante).

Menzione speciale per la colonna sonora di Jerry Goldsmith premiata anche con l’Oscar, tra le più inquietanti della storia del cinema. Tra l’altro, e’ vergognoso che Jerry Goldsmith abbia vinto solo questo Oscar a fronte di decine di candidature.

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