L'Esorcista: Il Credente - The Exorcist: Believer (David Gordon Green, 2023)

Annunciato per il 12 ottobre di quest’anno il primo capitolo di una trilogia che si riaggancia direttamente al capostipiste con la madre di Regan a fare da trait d’union. E’ stato anche pubblicato il primo trailer ufficiale in italiano.

Confesso che m’inquieta ma io non ho un buon rapporto con le storie di possessione diabolica. Sarà poi che quando sento anche solo poche note di “Tubolar Bells” mi si riaccendono terrori cinematografici atavici.

Di partenza non sono ottimista sia per il regista, che in Halloween mi è sembrato non più di un onesto lavorante, sia per il fatto che già programmata una trilogia che ormai mi fa tanto serie TV.

Vedremo…

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L’unico, vero L’Esorcista è quello di Friedkin. Il resto è il nulla, queste sono solo operazioni di marketing e basta

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Concordo col dottor Betty, seppur con una eccezione.

Suggerisco comunque al buon @King_Ghidorah di andare a vedere il film a chiappe strette, come d’uso in questi casi.

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Vabbè, però questa beatificazione del primo a prescindere non mi trova d’accordo. Quel film fu una genialata anche lì oggetto di una grande manovra di marketing (le false voci sulla gente che sveniva in sala e simili ). È l’archetipo di un genere ma poi se sia veramente un capolavoro potremmo parlarne.
Sicuramente è la saga con i peggiori sequel prequel in generale (salviamo il secondo va).
Quello che personalmente mi irrita è solo la conclamata mancanza di nuove idee di Hollywood.

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Parliamone.

Ad ogni modo scopro ora che Ellen Burstyn, classe 1931, ancora campa. Pensavo fosse stra-morta.

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Non è a prescindere, è un capolavoro senza dubbio. Poi può piacere il genere o no, ma tecnicamente in tutto e per tutto rimane una pietra miliare del genere. Il film, nonostante gli svenimenti falsi fece e fa paura ancora adesso.

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Volentieri ma prima voglio rinfrescarlo. Intanto mi hai fatto scoprire che prima ho scritto un commento che inconsapevolmente cita con esattezza quello di @federicop. Sento puzza di zolfo in questa cosa.

Orbene : il film di Friedkin è una pietra miliare del genere? Assolutamente sì. Un capolavoro? No. E non è nemmeno il miglior film del suddetto regista. Cinematograficamente, restando all’horror di quel decennio, “Il presagio” è un lavoro superiore. E probabilmente, il miglior horror in assoluto dei ‘70 è “Non aprite quella porta”. Premesso tutto ciò, la parte relativa all’ esorcismo ha colpito e segnato il pubblico di tutto il mondo, e funziona ancora egregiamente. Indi, chapeau a regista, sceneggiatore (Blatty) e cast. E occhio a non sottovalutare i sequel, specie il terzo, e il prequel nella versione diretta da Paul Schrader.
P.S. Concedo volentieri la fiducia a Green. E mi incuriosce il recupero della novantenne Burstyn. Atto di coraggio, suo e del regista, o scelta paracula per attrarre i cinefili più consapevoli e stagionati? Si vedrà… :grin::crossed_fingers:

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Per quanto mi riguarda, un capolavoro il film di Friedkin lo è (ne abbiamo discusso sul thread apposito). Non posso aspettarmi chissà cosa da questo nuovo franchising, valutando che pure i sequel anni 70-90 erano poca roba. Mi piacerebbe almeno raccontasse una storia decente; il trailer che circola in questi giorni mi dà l’idea di un brutto film ma sarei felice di sbagliarmi… lo vedrò, la curiosità c’è. Ma non spero in miracoli. Green ha già mandato in vacca la serie degli Halloween (i primi due capitoli non erano neanche malvagi come slasher, il terzo dimenticabile), mo’ si misura con un colosso del genere… poi i produttori sono gli stessi della serie tv The Exorcist, che già si riallacciava all’originale cinematografico e non mi pareva chissà che.

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Prima di vederlo non avevo aspettative; dopo la visione posso dire che non è niente di che, però una visione ci sta. Il punto sta nel voler “spacciare” roba del genere come successori di un qualcosa che rimane nel tempo, come successori di un capolavoro che mai sarà eguagliato, da nessuno s’intende. Il film in se scorre, si lascia vedere, ma sembra uno dei tanti film sul tema con robe trite e ritrite, computerizzato e senza l’elemento principale, la paura. Ci si imbatte nelle solite cose, ma l’unica differenza rispetto al capostipite, e bisogna riconoscere all’autore questa originalità, sta nella quasi totale assenza del prete elemento fondamentale del genere. Credo, comunque, che se avesse avuto un titolo diverso si sarebbe perso nella moltitudine di titoli appartenenti allo stesso genere, i quali non hanno lasciato il segno né tantomeno lo lasceranno. Senza infamia e senza lode

@King_Ghidorah “TubUlar Bells” per la precisione (con la “u”) è il titolo del brano del grande Mike Oldfield.
Mi viene da sorridere perchè anche io ho commesso lo stesso errore circa 30 anni fa scrivendolo sbagliato a penna su una VHS registrabile (e mi ero fatto copiare da un amico su suddetta VHS il mitico concerto di Knebworth 1980!). Ancor più imperdonabile il fatto che sono un GRANDE fans di Mike Olfield e possiedo quasi tutta la sua discografia. Talmente appassionato da non saper come si scrive “TubUlar Bells!” :rofl:
Parlando del brano in questione (ma chiamarlo “brano” è riduttivo, si tratta di un’ opera di oltre 40 minuti): è vero i 3 minuti introduttivi che poi sono passati alla storia, per sempre saranno associati ad un’ atmosfera di terrore, ma poi - nel corso dei minuti - lasciano il posto ad atmosfere sempre più gioiose e leggere se non addirittura scanzonate (vedi il tema finale “The Sailor’s Hornpipe”).

Hai ragione, a forza di pronunciarlo con la O… :smile:
Ecco il mio LP originale del 1973 dove la U la fa da padrona

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Ciao!

Insomma un film medio di Hollywood degli ultimi venti e passa anni! :slight_smile:

Ciao!
C.

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Se avesse avuto un altro titolo sarebbe annegato nell’anonimato

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Il film è costato 30 milioni di dollari che per lo standard hollywoodiano è veramente poco, ma la Universal per acquistare i diritti del nome e dei personaggi ne ha spesi ben 400. In Italia sta andando malissimo. Leggo anche che la presenza di Ellen Burstyn è del tutto inutile e che la scena con l’esorcismo fatto da più persone fa ridere. Pur non avendo visto il film immagino questo: nell’originale c’era una bravissima attrice, l’attore feticcio di Ingmar Bergman, un gruppo di caratteristi assai ben selezionati e la più clamorosa scelta fatta per fare interpretare una ragazzina indemoniata a una giovanissima attrice (che neanche fu la prima scelta). Oltre che uno straordinario regista e un romanzo capolavoro. Il secondo non sarà venuto bene come il primo, ma c’era pur sempre John Boorman alla regia e Richard Burton. E scusate se è poco. E nel terzo c’era George C. Scott. Questo pare avere un gruppo di facce da telefilm (eccetto Burstyn) e un regista che sicuramente non sarà altro che un mero esecutore delle decisioni di Jason Blum.

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Non l’ho visto e dubito che lo vedrò in sala. Sicuramente lo recupererò in streaming/BR quando sarà il tempo se non altro per curiosità.
Condivido però con voi il fatto che ai miei figli è piaciuto molto. Per me sono un metro di paragone perchè sono cresciuti a pane ed horror da tenera età con il risultato che oggi su dieci film de paura visti al cinema nove non li spaventano. Chiaro che anche loro, che hanno visto L’Esorcista tanti anni fa, non si aspettavano di andare a vedere un cult. Ma la domanda vera è… esiste un cult horror contemporaneo che sarà ricordato come tale fra quarant’anni? Meditate gente, meditate.

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Se pensi che come classico dell’orrore oggi si considera Blair Witch Project (che mette un po’ d’ansia solo gli ultimi 5 minuti)… Un tempo si sarà stati tutti più ingenui non lo metto in dubbio, ma oggi come oggi farsi spaventare dalla monaca che somiglia a Marilyn Manson… Se dopo 50 anni si parla ancora dell’Esorcista ci sarà un motivo. Non credo che fra 50 anni staranno parlando ancora di Conjuring e monachelle varie.

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Oggi parliamo noi dell’Esorcista ma le nuove generazioni lo considerano datato. Il problema grosso è che non ci sono più grandi nomi che vogliano misurarsi con questo genere del quale, a mio avviso, è già stato detto tutto. Gli horror attuali sono seriali e fumettistici come i cinecomics. Ne sfogli uno, lo metti da parte e poi aspetti che esca il prossimo numero…

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Posso confermare, e non solo la sua presenza è inutile, ma anche involontariamente comica a mio avviso. L’esorcismo è un qualcosa di semi mostruoso, non perché faccia paura, ma perché non è credibile sotto tutti gli aspetti.

No e non esisterà mai, probabilmente. È tutta roba uguale, senza originalità, senza un messaggio che possa far riflettere, oppure una critica ad un qualcosa giusta o sbagliata. Tutti film che si dimenticano in fretta

Le nuove generazioni sono quelle che vanno al cinema per fare casino e tirarsi addosso i pop corn. Non darei eccessivo peso alle loro considerazioni

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Quoto Betti. Specie gli ultimi 2 punti : come impatto e forza sul grande pubblico, il film di Friedkin è un’opera unica. Non nella storia dell’horror, ma del cinema tout court. Poi, appunto, le cosiddette “nuove generazioni”: da prendere con le pinze. Anzi, spesso da prendere A CALCI, e basta… :shushing_face::skull_and_crossbones:

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