Ti dirò, meglio questo delirio che il solito sequel o compitino prevedibile. È ridicolo, scemo, ma sicuramente qualcosa di diverso dal solito.
Ribadisco che sono comunque curioso. E appunto per questo, lo prenderò in br. Ma sentirmi in imbarazzo in sala, e magari voler scappare dopo mezz’ora di proiezione, erano rischi che non volevo correre. “Sono troppo vecchio, per queste str**zate”: più che una semplice battuta da film, ormai la reputo la mia filosofia di vita…
Segnalo che in certe parte del mondo è uscito su Prime:
https://www.amazon.com/Megalopolis-Francis-Ford-Coppola/dp/B0D1MYHB7P
A 20 dollari. Mi pare un po’ troppo per un noleggio.
Per me notevole, con tutto che sono partito prevenuto.
Forse non essendo un estimatore del Coppola più istituzionale (adoro La Conversazione e Dracula) sono rimasto positivamente colpito dall’approccio “a briglia sciolta”. Certo è il classico film megalomane da tarda carriera che è facile deridere, è come sparare sulla croce rossa (già impietosamente ribattezzato MegaFlopolis).
Per me è un quattro stellette (su 5 ) che negli anni penso crescerà pure
Il fatto è che esprime un solo concetto durante tutta la durata del film in maniera estremamente pomposa e condendolo di una trama banale (dai, la moglie morta…) e abbozzata. Se aggiungiamo che quasi tutti gli attori sembrano aver preso una pillola che li ha trasformati in Nicolas Cage, è difficile non ridere. C’è dell’audacia visiva, ma spesso sembra una pubblicità di profumi. È talmente naif che fa simpatia quindi da cinefilo non ti strappa il vaffanculo, però se lo meriterebbe.
per quanto riguarda l’overacting, sicuramente tra Driver, LaBeouf, Voigt, Plaza è una bella gara a chi è più fuori asse.
che sia tracotante e (involontariamente?) ridicolo non ci piove. poi però penso, parliamo di Francis Coppola. è nei suoi geni no? all’inizio ero pronto a farmi quattro crudelissime risate. che bello (?) infliggersi ste due ore di “grande maestro stagionato”. invece piano piano, mi ha conquistato la sua incoscienza decrepita. penso il momento in cui sono trasalito è quando fa il verso a Cocteau con le statue che prendono vita.
ho ricalibrato un po’ il giudizio, prendendo in considerazione diverse cose, il calo di “pudore” fisiologico dovuto al fattore età e la lunga gestazione del progetto in cui (leggo qua e la) si sono accumulate elucubrazioni e pacchianate. come sarebbe stato questo trionfo di “style over substance” 40/50 anni fa?
alla fine a me la cosa della moglie (e la dedica) mi ha commosso…
Nonostante le mie odiosissime insinuazioni riguardanti la vecchiaia, sono rimasto invece ammirato dallo sfarzo inconsiderato e irriverente. Magari ripeto perchè non sono un amante del Coppola più universalmente celebrato. Avercene di “bolliti” così…
Chi ha amato i grandi classici rimarrà giustamente basito. Non rimane che augurarsi il tempo gli restituisca dignità e onore bipartisan. Ma poi a Coppola arrivato dove è ora, gliene fregherà qualcosa?
Andate a vedere Metropolis!, come ha detto La Mara nazionale.
lascio un link spero utile ai fini della collocazione della pellicola. il profilo è ufficiale.
Sono andato a vederlo 3 settimane fa, ho aspettato a scrivere perchè non credo di avere gli strumenti per giudicare un film del genere, e volevo leggere un po di giudizi di utenti più ferrati
Un pastone dove c’è dentro di tutto, e anche il suo contrario.
Una trama, o meglio un collante di fondo per quello che succede, che non sono sicuro di avere colto del tutto… o forse semplicemente è tutto nel parallelo naif tra decadenza finale dell’impero romano e decadenza attuale dell’impero americano, con la speranza di un futuro che…che? boh
Anch’io, come il forumista del messaggio precedente dal nickname incomprensibile, ho visto degli attori in difficoltà, soprattutto Driver
Rimane la potenza visiva di alcune scene anche se pure la parte visiva rimane quasi COSTANTEMENTE sopra le righe, e la storia di amore che in qualche modo ha funzionato, penso per merito soprattutto di lei
La cosa interessante comunque è che da 2-3 particolari o dialoghi mi è parso che lo stesso Coppola abbia fatto capire di non prendersi realmente sul serio, ma la cosa striderebbe con l’impegno nel costruire tutto il resto e urlarne il messaggio. Anche qui…boh
Comunque rimane il rispetto per chi si è messo le mani in tasca per fare il film che voleva fare…avercene di operazioni del genere, per quanto mi sembri poco riuscita.
Altrochè i nostri registi a fine carriera che per fare la loro robba le mani le mettono invece nei fondi pubblici delle regioni.
Perchè per quanto poco io ne capisca, mi è sembrata certa una cosa: questo E’ comunque cinema
nota interessante: a parte me e chi mi accompagnava, il resto della ventina di persone che eravamo in sala erano tutti ragazzi sui 30 anni o meno. E alla fine non li ho sentiti ridere o fare battute sul film, ma ne discutevano interessati. Mi sarei aspettato un altro tipo di pubblico, meglio così direi
Non sarebbe neanche la prima volta. Anche APOCALYPSE NOW e UN SOGNO LUNGO UN GIORNO li produsse con soldi propri. Non so quante volte Coppola ha dichiarato bancarotta. Il primo fu finanziariamente un disastro, ma incassò tantissimo. Il secondo questi problemi non li ebbe, ma andò malissimo. Poi si ‘accontentò’ di film più piccoli ma con i due successivi (inizialmente di ripiego) riuscì a lanciare una manciata di futuri divi. Non è da tutti.
Driver è su un altro pianeta abitato solo dal già citato Nic Cage, e come quest’ultimo salva moltissime scene dalla noia.
Ci sarebbe un discorso più ampio da fare su Coppola, per me è come Lucas: finché aveva attorno i suoi giovani colleghi che lo mantevano coi piedi più o meno per terra era anche un grande sceneggiatore (La Conversazione è uno dei miei film preferiti), lasciato da solo semplicemente non sa scrivere. Gli eccessi di Dracula funzionano perché dietro c’è una sceneggiatura discreta, qua sembra essersi fatto una scorpacciata di film anni 30-40 pieni di dialoghi senza però riuscire a replicarne la profondità (e ci prova, eccome).
Lungi da me godere della caduta di un maestro, ho comunque trovato il film molto buffo per i motivi che ho già detto. Non l’ho trovato bollito, semmai regredito a una visione adolescenziale, superficiale ma roboante quindi tutto sommato interessante, ma queste sono pippe cinefile mie che non lo rendono un buon film.
Da quello che ho capito io, il tema del film è “non bisogna sacrificare il benessere futuro per quello a breve termine”. Però non lo approfondisce mai, si limita a ripeterlo e la sua visione di futuro utopico è una città con tanto trasporto pubblico.
ecco spero tu abbia colto nel segno perché escludendo i primi due padrini e forse cotton club (neanche ricordo se mi piacque o meno, calcola) a me coppola mi è sempre scivolato addosso. in ogni caso quando un’opera è così profondamente divisiva significa che in qualche strano modo funziona.
per effettuata psicologia inversa, voglio assolutamente vederlo anche solo perciò!
ouch!
questo l’ho percepito anche io, un certo umorismo e autoironia inediti (almeno per come vedo io il cinema di Coppola)
mi è sempre stato “cordialmente antipatico” ma salva il film eccome in molti frangenti, sono completamente d’accordo. sul discorso degli attori in difficoltà, ho letto che sono stati spesso “incoraggiati” ad improvvisare, beh si vede lol
questa è un’altra verità. qui c’era Roman Coppola a “consigliarlo”, gli avrà forse passato una gazzosa (però che bello quel “with the gracious collaboration of…”, dai che signore no?)
la penso anche io così
Difficile aggiungere qualcosa alle spiegazioni di questo film, direi che le avete già elencate tutte, ho solo questa personale deduzione: Coppola da piccolo ha visto La fonte meravigliosa (The Fountainhead) e ne è rimasto molto impressionato, tanto da farne un testamento da vecchio/bambino.
Anche a me, pur avendone visto solo qualche spezzone, Megalopolis aveva fatto venire in mente La Fonte Meravigliosa, per la tematica dell’architetto genialoide, maestose scenografie, ecc.
vado per anse larghissime e disordinate perché davvero non so da dove iniziare. a stringere potrei dire che sono stati 140’ di vertiginoso imbarazzo, come quando vai a vedere un cabarettaro che non fa ridere e provi esponenziale vergogna per lui quando cala il gelo in sala contornato da fischi e gente che defeziona. però hey! la buona notizia è che da una certa in poi qua si ride in progress, ma a livelli da chiamare le maschere che ti prendono sottobraccio e ti scaraventano fuori di peso mentre tu continui a ridere durante il volo. se non l’avesse firmato lui neanche staremmo a parlarne e sarebbe direttamente finito nella panthalassa piattaformara in mezzo a mille opere uguali e contrarie.
però l’ha fatto coppola, che sostanzialmente butta una bomba atomica sull’estetica ipertrofica di un sogno lungo un giorno e una termobarica sul rigore narrativo del giulio cesare di mankiewicz e con le macerie residue mescolate crede di farci un film, magari dando una manata di stucco presa a buffo da babylon (ma qui esteso al mondo tutto) e al caligola di brass. in quest’ultimo accostamento siamo ovviamente alla personale pareidolia, perché il fatto è che un pasticcio del genere può farti ricordare la qualunque, anche canto di natale di topolino, maciste contro il vampiro o una puntata di sesamo apriti.
si vede già entro il primo minuto che non ci crede mai nessuno, neanche per un frame, o forse che ci credono tutti fin troppo (e parliamo di un cast impressionante: esposito, voight, hoffmann, fishbourne - forse l’unico davvero misurato).
citazioni da ogni dove urlate a vuoto come slogan a un consiglio di classe, dialoghi che sembrano rubati ai baloon di un albo di braccio di ferro misto marvel, metafore nude e svergognate come mamma le ha fatte (la statua di themis che si accascia depressa7esausta facendo rovinare al suolo la bilancia, MATTEPREEEGOOO! ), didascalismi a valanga, uno siancante e snervante (perché vacuo come le tasche di un clochard) scopinculismo estetico senza precedenti e la puerile smania di essere iperpoetici a tutti i costi (la nube-mano che ruba la luna, ma quanto si ride da 1 a 2?) che sconfina in un pacchianificio a tutto vapore (en passant: non ci si crede che ha davvero impiegato una vita a realizzarlo/finanziarlo se i risultati devono essere quelli di una cgi-beta dei primi anni 90 e una fotografia flou senza quasi controluce pari a quella degli spot atkinson’s 80’s).
dove crede di salvarsi in angolo è nel sottotitolo “una fiaba”, e si sa che alle/nelle fiabe tutto è allegoricamente liricamente poeticamente lecito e concesso, compreso recitare monologhi shakespeariani come se si fosse nel peggior film della asylum o far cantare america! america! a un cosplay di presley (se non si rischia di pisciarsi addosso qua, mai più). il no no no no no no è già nel gotha dell’iperscult di 140 anni di cinema, una roba che cage si starà sgranocchiando le palle per non averla sbroccata lui.
io voglio sperare che nelle intenzioni dell’artifex sia solo un autoparodistico superprank elevato al rango di wanna-be kolossal perché siamo davvero al peso specifico della loffa di un moscerino. il che è anche un bene, perché se non altro scivola senza mai annoiare. ma per ogni sbadiglio che non strappa, fa accapponare di vergogna fino alla morte.
oddio sai che questa nello stordimento misto risate generali me la son persa? o forse no ma devo averla rimossa… rinfresca un po’!
Fra Schramm, Kakyoin e il mio più caro amico (che lo ha visto nei primi giorni di programmazione, e lo reputa “non giudicabile”, come certi compiti a scuola…), in un certo senso questo lavoro di Coppola l’ho già visionato. Ma trovarmelo sullo schermo TV , a casa, sarà comunque un’altra cosa. La stessa differenza che passa fra una pippa pensando a Scarlett Johansson, e una reale scopata con la signora in questione. Che poi, il rischio vero è che la pippa risulti alla fin fine più soddisfacente…
E che palle e vattelo a vedere dai, magari si trova ancora in qualche sala dalle tue parti
Magari invece ti sei andato a vedere di corsa roba tipo La Terza Madre
No, parlando seriamente è fuori programmazione ormai. Questo 2024 è da “minimi storici”, per me, a livello di frequentazione sale cinematografiche…
P.S. “La terza madre” è del 2007. L’ultimo Argento che vidi in sala è “Il cartaio”, inizio 2004. Per la precisione…
C’ha messo poco più di 100 milioni, che al giorno d’oggi per un film del genere sono pochi. Inoltre mi sono appena accorto che gira una sceneggiatura precedente, non si sa di quando, che a quanto pare è abbastanza diversa.
Subito prima di ammazzare Wow Platinum, nasconde l’arco sotto le lenzuola e dice “What do you think of the boner I’ve got?”
ahhh ok la battuta sulla balestra! pensavo mi fosse sfuggita una farlocca erezione XXL nascosta da un velo o vista in silhouette!! peraltro visto che lo nominiamo, che sic transit gloria voight eh. trovarlo ridotto a involontario neo-leslie nielsen spaesato mi veniva quasi da piagne.