Mondo infame (Roberto Bianchi Montero, 1963)

ti confermo per conto terzi (cinematografo, mymovies, wikipedia) che il tuo occhio è di lince: non solo copia e incolla lizzani, ma anche scene dei documentari di metà anni 50 di bonzi-craveri-gras-moser continente perduto, l’impero del sole e l’ultimo paradiso.

sto provando a guardarlo. il rendering fa talmente cagare da renderlo un’esperienza psicotronicissima, ipnoinducente e ipnagogica. comunque incredibile come monteiro fosse già oltre jacopetti in tempi record, e pre-morra (le capre gettate nel cratere fumante e il vitello sacrificato ai piranhas per far passare indenne la mandria in largo anticipo sulle capre date in pasto agli squali in dimensione violenza), pre-deodato (beh, la tartaruga…) e pre-schwartz (le scene di chirurgia che paiono prese con una macchina del tempo dai primi due faces of death, specie dal secondo). è stranissimo, data la forte crudezza, che se la sia cavata con un semplice divieto ai 14 in quell’anno.

5 Mi Piace