Psycho Goreman (Steven Kostansky, 2020)

il mio sogno è che prima di appendere la mdp al chiodo il maurizio kostansky show torni a essere stramaledettamente serio come un cancro andato in metastasi da capo a piedi e rilanci i fasti voidiani, ma io lo adoro oltre la follia anche quando sbrocca senza risparmio nell’abbracciare una dimensione così sperticatamente fanciullesca e anarcoide (invero praticamente sempre). difatti anche in questo film si è per me riconfermato figuro capace di oltre ogni immaginabile tutto, anche di uno starover tra mito del golem e melevisione borotalcata di cocaina tagliata male, barker più spregiudicato e troma più ingovernabile, ultimo stanley e lo spirito di dark crystal, lovecraft e primo peter jackson, gli ec-comics e peter punk, stipando negli interstizi paccate di 80’s e 90’s.

come si fa a non amare epifanie visive come quelle del cubo di carne, del meltcop o della spada umana?

poi sarò io fatto scemo, ma uno che in un’opera scoppiatissima come questa mette solennemente in bocca a un villain la domanda come potete nella vostra breve vita ostentare tanto narcisismo? beh, io lo amo per sempre.

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