Oliver, povero e insignificante studente di Oxford, fa amicizia (oltre a sviluppare per lui un’ossessione) col ricco, bellissimo e popolare Felix, il quale lo invita a trascorrere l’estate nella sua lussuosa villa di famiglia.
Per tre quarti il film è abbastanza indecifrabile ma interessante: dramma giovanile? Coming of age? Thriller?
Getta qualche sasso - a volte nasconde la mano e altre volte no - non lesina scene forti e d’impatto, mostra sfarzo & sfiga & sangue & sperma e si sa che succederà qualcosa ma non si sa perché succederà.
E fin qui tutto bene.
È l’ultimo quarto, però, che raccoglie i cocci, unisce i puntini, spiega, racconta e – secondo me – banalizza un po’.
Ma tutto sommato giudizio positivo.
trovai molto pesante e anche abbastanza fastidioso per sistema rappresentativo l’esordio, a mio avviso più strombazzato e incensato del meritato. cosa che mi ha finora fatto andare coi piedi di piombo con questo secondo affondo, che a quanto spizzicato finora ne conserva stessi pregi e soprattutto stessi difetti. lo recupererò, ma non è sicuramente in cima alla lista delle visioni prioritarie.
Era un po’ che lo volevo vedere questa seconda opera di Fennell, grande cast e grande location, siamo un po’ dalle parti di Six Degrees of Separation e un po’ da quelle di Vivarium, Barry Keoghan spettacolare dall’inizio alla fine, pur con quella odiosa faccia simil Musk, la scena del cimitero su tutto, pare che pure la troupe ci sia rimasta di sasso (era improvvisata). Per me notevole.