After Death (Claudio Fragasso, 1989)

Visto. Mediocre ma non pessimo o inguardabile, insomma è varie spanne sopra vera immondizia su celluloide tipo “Virus” o “Le notti del terrore”, tanto per restare nel filone “mortacci nostri”. Validi gli effettacci di Di Girolamo, meno credibili e curati i mascheroni degli zombi, non male il prologo (che fino a tre quarti di film ti chiedi che cacchio c’entra col resto, ma poi…) “alla Raimi”. Buffo vedere Vanni in veste “intellettuale” (coadiuvato dagli occhialoni da professore…), superculto il divo hard Stryker (bono, ma con l’aria da pupazzotto). Sorprendente poi il doppiaggio, con un parterre di voci “da paura”: Pannofino per Vanni (!!), i vari reduci han le voci di Sandro Acerbo, Michele Gammino, Alessandro Rossi, per le signore ci sono le Pasanisi (Anna Rita e Isabella), su Stryker addirittura Luca Ward (ecco, giusto PSEUDOattori simili può doppiare…). Insomma, viste le condizioni produttive e di ripresa (ben riassunte nell’intervista dal simpatico Fragasso), un film accettabile.
P.S. Al solito scarsina l’illuminazione a cura di Ciccarese, uno dei direttori di fotografia peggiori del nostro cinema…

Più che scarsina direi improbabile. Ci sono certe scene dove spara delle luci verdi e rosse che fanno davvero ridere (e infatti io e Fragasso durante il commentary faticavamo a restare seri).

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Ah, ecco: e se pure Fragasso critica tali scelte… Evidentemente Ciccarese si credeva una specie di novello Mario Bava. Pure nel fulciano “Demonia” usa queste tonalità: forse credeva gli riuscissero bene! Ma i risultati finali erano esecrabili…

Se si vuol passare un po’ il tempo in modo ignorante questo prodotto zombesco può andare bene. Se ci si aspetta violenza ce n’è abbastanza, se ci si aspetta un cast “cagnesco” c’è pure. Quindi cosa voler di più? L’inizio è consegnato al mito, con lo stregone insieme alla moglie che si dimena come un’ossessa e gli scienziati che tutto hanno tranne che la faccia da scienziati. C’è da dire che Fragasso ci presenta un nuovo tipo di zombi, ovvero veloci e addirittura parlanti, il che dà un tocco di originalità al tutto. Puppo è irriconoscibile perché interpreta il capo degli zombi (??) mentre Pigozzi non son riuscito a vederlo proprio (dovrebbe interpretare un medico)

In confronto a un certo film di cui abbiamo parlato fin troppo, ultimamente, questo è “Il giorno degli zombi”. Per qualità di regia, dialoghi, attori ed effetti speciali… :face_with_hand_over_mouth::heart::ok_hand::smiling_face:
P.S. E c’è pure Jeff Stryker. Che piace sempre… :hugs:

Come darti torto? Nonostante abbia i suoi difetti è meno sciatto rispetto ad altre pellicole dello stesso genere. E confrontandolo con “quello” beh sembra proprio girato da Romero :rofl::crazy_face:

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Le tette della Antinori, da una parte. Il torace di Stryker, dall’altra. Stare in mezzo, è decisamente piacevole… :heart_eyes::heart_eyes::heart_eyes:

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Onestamente preferisco la prima opzione :grin:

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Du’ gust is megl’ che uan. La battuta più memorabile, nella carriera di Accorsi… :joy::joy::joy::joy:

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La Antinori tanta roba. Qui invece nel film zombesco il cast femminile è abbastanza scarso. Non sapevo che Accorsi avesse fatto almeno una battuta :rofl::rofl:

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Ah quindi riparte il cineforum di GdR? Avvisate subito @mister.steed

:skull_and_crossbones:

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Film che a livello di trama fa acqua da tutte le parti, salvo solo l’inizio con lo stregone e il finale. Nel mezzo una sequela di scene girate alla viva il parroco.

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l’edizione cinekult da 80’ è cut?

No. A differenza della VHS Avo, c’è tutto.:ok_hand:

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li mortà che abominevole merdata. certo che dire che è spanne sopra virus è da temerari! :smiley: mi ha quasi fatto rimpiangere zombi 3, e ho detto tutto.

ma non ho mica capito, che cos’aveva mai la avo da smozzicare a parte la faccia sguainata e sbulbata all’inizio, qualche sboccata di liquame e il minutino finale? tutto sto decantatatissimo splatter a briglia sciolta andò starebbe collocato? tutti a raccomandare da vedere rigorosamente uncut neanche fragasso fosse il raimi tricolore. boh. certo posso capire che se gli si tolgono anche quei due sputazzetti splatterosi lo sbadigliometro segna doppio. comunque davvero una merda fumante con le mandorline e gli amaretti multicolor. fulci aveva ragionissima ai tempi a dire quel che notoriamente diceva sempre di fragasso.

forse la sola cosa vagamente interessante (non so quanto voluta) sono i monatti redivivi raggruppati in ferma e silente attesa in esterni in controcampo come i cholos carpenteriani (e vedi caso l’ineffabile festa non si trattiene dal plagiare para para una traccia di 1997). ma giusto sta cosetta evanescente qua. nell’umido coi guanti tutto il resto.

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