Favolacce (Damiano e Fabio D'Innocenzo, 2020)

Visto ieri notte su Sky Primafila dato che, con i cinema chiusi, il secondo film dei gemelli D’Innocenzo è uscito in prima visione sulle varie piattaforme di streaming on demand.

Sento che per certi versi devo ancora metabolizzarlo ma è innegabilmente un film potente e ambizioso.
Forse (e sottolineo il forse) è un mezzo passo indietro rispetto al bellissimo La terra dell’abbastanza (almeno per i miei gusti) visto che questo Favolacce soffre un po’ una prima parte non all’altezza dell’ultima magnifica mezz’ora che, tra la varie cose, contiene un paio di situazioni e di sequenze davvero fenomenali.

È un film pessimista, nerissimo, che non lascia speranza a nessuno e che sposa una tesi terribile ma allo stesso tempo piena di pietà (intesa come pietas).
Visivamente ha momenti bellissimi e ricercati, bello anche l’uso degli spazi e delle location.
Bravi anche gli attori (con alcuni volti fantastici), e anche Elio Germano interpreta bene il suo personaggio - che ha una scena madre verso la fine, molto bella - .

Il titolo acquista molto senso alla fine della visione, alla fine è realmente una favola cupa (o una serie di favole cupe che convergono verso lo stesso, terribile, finale) ma senza morale, senza giudizi etici e senza insegnamenti da trarne.
Una favola ambientata in un posto insidioso, con personaggi crudeli che fanno cose crudeli, raccontata da una voce off sgangherata e non rassicurante (e a volte non perfettamente comprensibile, chissà perché Max Tortora l’ha fatta così…).

Vedetelo e ne parliamo (lo trovate su Sky Primafila, Chili, Infinity, CG Digital, Rakuten, Timvision e Google Play)

Vedendolo su Sky ho potuto mettere i sottotitoli, spesso necessari, almeno per me, visto che a volte si capisce a fatica cosa viene detto.

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vorrà dire che proverò a dargli un’altra chance perchè dopo mezz’ora mi sono arreso alla sgradevolezza generale non bilanciata da qualcosa di bello e interessante

Non ho visto il film precedente, e mi sono visto questo dato che DarkSakk lo promuoveva su FB. Molto bello, sicuramente non la classica produzione da tinello o coi 40enni coi problemi esistenziali, qui si va a scavare in una realtà che esiste, ma che raramente si porta sullo schermo. E non è certo un film per “svagarsi”, ti fa star male e dopo devi guardare qualcosa di leggero per sciacquarti gli occhi da quanto di malsano e terribile hai visto. Ottimi gli attori, direi Germano su tutti ma onestamente sono tutti bravissimi.

Anche per me un passo indietro rispetto alla terra dell’abbastanza, ma comunque un film solidissimo, che aquista senso e potenza nel finale. Registi sicuramente da seguire.

Per carattere non amo i film pessimistici, disperati, negativi tranne rare eccezioni. Questo Favolacce rientra nelle eccezioni. Anche io ho trovato la prima mezz’ora piuttosto pesante. Non vi nascondo che l’esordio della voce off già mi aveva fatto presagire un pippone da record. Una volta entrato nel clima però vieni ipnotizzato e precipiti nell’abisso senza rendertene conto fino al finale da applauso. Poco da aggiungere sulla bravura del cast e su questo posto immaginario alle porte di Roma che connota fortemente il film.
L’unica cosa che mi ha lasciato perplesso è stata la ricerca un po’ ossessiva dell’ inquadratura ad effetto soprattutto nella prima parte. Mi è piaciuta invece tanto la scelta dei soggetti fuori campo nella scena madre di Germano.
Bel film ma devo vedermi urgentemente qualcosa con Lino Banfi per risollevermi l’umore…

Edit per l’amministratore: è disponibile su PRIME VIDEO

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Visto sulla #primevideo dove ho sinceramente sofferto la carenza dei sottotitoli, quando parlano romano stretto a volte non si capisce davvero niente.

Avete già detto tutto, una storia nera, senza via di scampo, nessuna morale, niente di niente, solo odio, disagio e l’innocenza rubata dei bambini.
Cast mostruoso, Elio Germano grandissimo attore, queste sono le sue parti, no l’isola delle rose! e c’è anche la bravissima Barbara Chichiarelli, già vista in Suburra serie TV, tanti volti nuovo del cinema di genere messi a dura prova. Sconcertante la parte dei bambini, mi chiedo se come in Va’ e Vedi siano finiti in terapia dopo le riprese del film, alcune scene e situazioni sinceramente impensabili per il cinema del nuovo millennio.

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Nooo, non ci posso credere. Il romano di oggi, non il romanesco, è un italiano colloquiale… altro che il friulano di Custodes Bestiae che mi sono sciroppato l’altro giorno… :smile:

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