Un altro bel topic cumulativo e, probabilmente, di ristretto interesse ma da qualche mese seguo le uscite in sala dei film indiani e pensavo di condividere quelli che mi sembravano più interessanti (di alcuni dei quali, tra l’altro, ho già scritto).
In questo primo trimestre del 2024, ho individuato i film seguenti:
Commedie:
Teri Baaton Mein Aisa Uljha Jiya di Amit Joshi, Aradhana Sah: presentazione alla famiglia di una fidanzata un po’ particolare
Crew di Rajesh A Krishnan: hostess, contrabbando e altri guai
Survival movie:
The Goat Life di Blessy (visto): immigrato per lavoro, disperso nel deserto per sopravvivere
Manjummel Boys di Chidambaram S. Poduval: gruppo d’amici cerca di salvare l’uno di loro intrappolato in una grotta
Prison movie:
Siren di Anthony Bhagyaraj (visto): permesso premio ben movimentato
Warning 2 di Amar Hundal (visto): trasferimento da una prigione ad un’altra, sempre ben movimentato
Botte da orbi:
Joshua: Imai Pol Kaka di Gautham Menon: bodyguard deve proteggere una donna durante un viaggio
Saindhav di Sailesh Kolanu: un padre contro dei criminali per salvare la figlia
Altro:
Lal Salaam di Aishwarya R. Dhanush: feste, baseball, colpi di ogni tipo (pugni, coltelli, catene, …)
Hanu-Man di Prasanth Varma: questo non saprei, ma ecco la locandina …
Se non mi ricordo male, non c’é nessuna sequenza di danza.
In realtà, quando ho cominciato a guardare i primi film indiani sono rimasto sorpreso dal fatto che le scene musical non sono poi cosi presenti come uno potrebbe immaginare (forse nei film del passato ve n’erano di più).
Spesso queste scene sono inserite nei momenti culminanti per sottolineare lo snodo narrativo e non credo di aver visto un film che ne aveva più di 3.
In compenso, sono molto creativi nel trovare il modo di inserire la scritta “Intervallo” all’interno dell’immagine al momento opportuno
E, dopo qualche ricerca, ecco la lista dei film che vorrei recuperare:
Film Trash:
Krrish: un supereroe abbastanza misterioso che é arrivato al quarto capitolo
Ram Gopal Varma Ki Aag: il film ha 1,4 su Imdb ed é realizzato dallo stesso regista di Bhoot, che si trova in tutti i peggiori cesti di DVD a basso prezzo
Film Polizieschi:
Antim: The Final Truth: poliziotto tutto muscoli e turbante contro ragazzo con pettinatura “da giovane”, sembra ben reazionario ma divertente
Bachchhan Paandey: cinema nel cinema con un gangster eterocromo e dei sentori di commedia
Singham: poliziotto contro criminale e azione demente, con un seguito e un terzo capitolo in uscita quest’anno
Dabangg: anche qui tre capitoli per un poliziotto ben sui generis con i suoi occhiali da soli e il suo stile poco ortodosso
Film Storici:
Tanhaji: The Unsung Warrior : simile a Baahubali, ma meno conosciuto, anche se mi pare esteticamente più curato
Laal Kaptaan: film d’avventura e di viaggio, molto stiloso a partire dalla locandina
Malang: questo mi attira veramente tanto, anche se probabilmente sarà una fregatura, con più di un debito con Spring Breakers! E “Unleash the Madness” come sottotitolo non é male
Non definirei così sbrigativamente Ram Gopal Varma un regista trash da 4 soldi. È lui che all’inizio degli anni 2000 ha rivoluzionato il cinema mainstream indiano girando dei crime movie pieni di azione (con stilemi e struttura più maturi rispetto al cinema hindi dell’epoca, una concezione più vicina ad un certo tipo di noir alla francese ma con sequenze mozzafiato all’americana) e soprattutto rinunciando al topos (che era anche un giogo nel cinema bollywoodiano) delle canzoni e dei balletti. Se ora è possibile vedere dei film d’azione in cui le canzoni non sono presenti o cmq sono relegate in secondo piano, è grazie all’innovazione messa in atto da Ram Gopal Varma con Company e i suoi successori.
Certo, poi avrà fatto anche film alimentari e cagate varie ma è comunque un nome che merita una certa considerazione!
Anche Bhoot non è poi male, era sempre un film concepito nel discorso di aprire a Bollywood una strada che potesse convergere verso canoni più internazionali.
Il film di Amleto mi dice qualcosa, forse ce l’ho ma non l’ho mai visto, ti farò sapere.
Grazie per aver contestualizzato la figura di Ram Gopal Varma!
In effetti, ho appena cominciato a fare delle ricerche sul cinema indiano e, a volte, me ne occupo in modo un po’ sbrigativo e superficiale.
Nonostante il fatto che se qualcuno annovera tra le sue ultime produzioni un Coronavirus, un Climax (poco imparentato con quello di Gaspar Noé, ma con una donna che scappa nuda nel deserto) o un Ladki: Enter the Girl Dragon (omaggio a Bruce Lee ma con immaginario alla Playboy), il rischio di fraintendimento é elevato
Ma negli anni 2000 la sua filmografia sembra decisamente migliore e a breve dovrebbe uscire un cofanetto con le sue opere più rappresentative:
Volentieri ! E tra l’altro il regista ha una passione per Shakespeare, dato che in precedenza aveva già proposto una rilettura del Macbeth!
Una nuova infornata di film per il secondo trimestre 2024:
Aranmanai 4: impressionante, colorata e fantasiosa ghost story giunta al quarto capitolo, immagino anche con qualche scena comica visto l’impiego di Yogi Babu
Munjya: creatura singolare perseguita un giovane in questa originale commedia horror
Kalki 2898 AD: un Dune all’indiana che sembra uno spasso, ai confini con i plagi turchi degli anni passati
Thalavan: dai commisariati indiani fuoriescono spesso dei bei film, magari anche in questo caso
Turbo: come potrebbe mancare un Fast & Furious con delle jeep e dei camion, un po’ di comicità e molte botte
Bade Miyan Chote Miyan (visto): qui siamo più dalle parti di un Mission: Impossible o xXx, con le due superstars Akshay Kumar e Tiger Shroff a contendersi la scena tra rischi di guerra mondiale e carismatici cattivi mascherati dalla voce insopportabile
Toofan (visto): diviso tra la parodia del cinema d’azione, illustrata dalla ricerca del successo di un giovane attore, e l’esaltazione di questo stesso genere, attraverso l’ascesa del cattivo che più esagerato e macchiettistico risulterebbe veramente difficile, il tutto inframmezzato da una canzone tormentone e da un investigatore esilerante (grande prova dell’attore Chanchal Chowdhury); come per il precedente, penso il sequel sia dietro l’angolo
Nadikar: un discreto rimpianto non averlo visto al cinema, la vita dentro e fuori il set di un celebre attore tra colori psichedelici alla Spring Breakers e una trama poco comprensibile dal trailer, per un film che in più dura 2 ore e 20 minuti ! Poster ben delirante:
Maharaja (visto): mille colpi di scena per un barbiere a cui rubano un oggetto caro e che, denunciando l’accaduto al commissariato, scatena una folle indagine tra ladri tarantiniani, violenza cartoonesca e vendette che riaffiorano dal passato
Garudan (visto e recensito qui): il miglior film indiano di questo trimestre e uno dei migliori di quest’anno, con un elevatissimo tasso di brutalità e violenza (molto presenti nel cinema indiano attuale)