La Casa in Hell Street - Scream for Help (Michael Winner, 1984)

Diciamolo: a quelli della Oblivion rode il culo, essere stati “anticipati”. Perché comunque, il br “pirata” della Sinister è un prodotto apprezzabile. E dato che il mercato home video italiano è “libero e selvaggio”, approfittano per rilanciare (come fossimo a una partita di poker, e del resto i “bari” al tavolo non mancano… :smirk:) la loro uscita ufficiale. Almeno, si presume tale… :grin:

Ma figurati Zardoz :blush:
Apprendo con piacere questa notizia, non mi tirerò indietro dall’acquistarla, le edizioni della Oblivion sono di pregevole fattura.

Ero ottimista che l’avrebbero fatta uscire in quanto il mercato dell’homevideo in Italia è senza regole e soprattutto controlli, quindi nessuna autorità oppure organo di controllo avrebbe mai potuto bloccare l’uscita Sinister (sulla base di che poi?) di conseguenza si sono resi conto che la loro forma di protesta si è rivelata un autogol clamoroso e allora hanno deciso di tornare indietro sui loro passi annunciando il ritorno in Hell Street.

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In realtà si può bloccare eccome, de Angelis e Starace fecero intervenire chi deteneva i diritti di Colossus e impedirono alla Sinister di farlo uscire in quanto appunto non erano in regola col copyright. Se la Oblivion i diritti li ha acquisiti regolarmente, può ricorrere alle vie legali; se invece nella logica far west ci sono dentro come la concorrenza, chiaramente no. Attualmente, sulla legalità di qualsiasi distribuzione di titoli vintage nel Belpaese non metterei la mano sul fuoco, per nessuna label.

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Starò diventando una vecchia carogna, ma sono sempre più vicino alle posizioni “radicali” di Tuc. Il mercato italiano è un vero “Wild wild west”? Sì. Perciò, la Oblivion, vista questa edizione “imperfetta”, ne approfitta. Farà uscire sicuramente un br migliore, e la sua bella figura, sarà comunque garantita. Dagli acquirenti, un po’ gonzi. Sottoscritto incluso… :grimacing:

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Io penso che tutto stia nell’interesse dell’avente diritto su quanto valga la pena di spendere in spese legali per bloccare uscite non autorizzate.
Al tempo si vede che Shockproof ci teneva ed è andata fino in fondo, al contrario di major come Warner, Fox e Mgm che si fanno fregare titoli praticamente ogni mese.
Mercoledì scorso è uscito tranquillamente Transfomer di Glen Coburn, titolo per cui Shockproof aveva rivendicato i diritti all’anuncio dell’edizione in dvd Quadrifoglio…
Alla fine non è uscito per nessuna delle due label citate, ma per una terza invece. Pare quindi che nessuno abbia avuto da dire questa volta…

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Cristo. È ancora peggio di quanto pensavo, o temevo. Siamo in piena “logica della giungla”. Che poi, andiamo sul concreto : gli acquirenti effettivi, o potenziali tali, sul territorio nazionale, quanti saranno? No, meglio non pensarci… :pensive:

Molto pochi, probabilmente. E probabile motivo per cui non tutti intraprendono azioni legali, major in particolar modo…

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Appunto. Lo dico spesso, con un misto di autoironia e sarcasmo, ma ormai per l’acquisto di tanti prodotti “fisici”, siamo rimasti in 4 fessi, o poco più… :no_mouth:

Certamente se fanno uscire un master con delle scene in più gli acquirenti ci saranno, e avranno ragione. Alla fine, è inutile appellarsi alla coscienza di chi compra, al grido: “Noooo quella è un’edizione pirata!” visto che spesso anche chi lancia queste accuse ha i carboni bagnati. Intendiamoci, a me non fa piacere che vada così: sono per supportare sempre e comunque chi distribuisce legalmente, con le carte in regola. Ma ormai, come fai a sapere chi è onesto e chi no? Come giustamente sottolinea il mio videotecaro, se c’è il marchio SIAE per lui è a posto e del resto gli importa una sega. Che poi, me ne ha raccontate di porcate perpetrate ai danni dei negozianti anche da parte di label che si spacciano per oneste…
Tornando all’oggetto del topic, in sostanza il master Oblivion dovrebbe contenere quei pochi minuti in più in alcune scene di sesso del film, che Sinister ha presentato più scorciate. Ovviamente attendiamo la pubblicazione per ulteriori confronti.

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Beh, consoliamoci col fatto che nella tanto glorificata e mitizzata Germania, la situazione non è migliore: secondo me li la giungla dei diritti o delle label “allegre” è ancora più selvaggia che da noi

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Il top, in senso negativo, dovrebbe essere la Spagna. E lo dico, pur avendo a casa diversi br iberici… :grin:

qualche taglio c’è per forza. ho appena rivisto il film in un dvd-rip estero di 90’ e nonostante il minutaggio in più da questa edizione è stato per certo epurato tutto il softcore spinto (parliamo comunque di circa mezzo minuto) e un po’ alleggerita la tranche violenta finale. faccio presente che il master rai che potete confrontare qui non tocca gli 85’ e tuttavia rispetto alla vs cinematografica presenta integralmente i passaggi softcore.

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Ma com’è possibile tutta questa attenzione per un film così. In fondo al cinema era soltanto un vm14. La versione che gira per corsi d’acqua dura un’ora e 29 minuti. Mi tengo quella.

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per chi lo vide allora in sala, aveva tutte le carte vincenti per diventare un piccolo cult. precorre stepfather e 7, hyden park (e più per esteso, l’abuse-movie pre-hanson e tutta la home-invasion dei nostri giorni), carte scoperte da subito ma con un inatteso jolly centrale che rende impepato lo showdown finale, softcore fuori scala per il divieto che ha. chiaro, al winner degli anni 70 non si avvicina neanche di mezzo km e ci sono un fottio di sbreghi logici, ma rammendati da impennate di violenza grindhouse poco prima del definitivo crepuscolo. però ripeto, forse è un guilty pleasure valevole solo per chi allora entrò in sala senza nulla saperne della trama e convinto peraltro di andare a vedere un horror. visto con troppe aspettative in saccoccia e col mindset da spettatore sgamato degli XXI secolo rischia senz’altro di non uscirne indenne.

come sopra. passaggi softcore tranciati. puoi dormire ugualmente bene la notte, ma qualcosina perde.

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Ma allora la versione integrale quanto dura?

La Oblivion mena vanto di far uscire, in prima mondiale, la versione integrale. Durata esatta? Si vedrà nei prossimi mesi… :thinking:

Tutte le fonti da me lette danno come durata 89 minuti. p.s.: il titolo italiano è veramente idiota.

non è facile da dire. la versione da 89’57’’ ha sicuramente quasi tutta la parte precedente lo scatto della polaroid tagliata (lo fa notare anche @Franzedge qualche post più sopra), presente nella vs televisiva rai. è probabile che dal master di quest’ultima manchino per lo più delle scene dialogiche. tempo fa su yt se ne trovava una versione da 96’, che non ho mai visto. non so dirti di più.

il titolo è un fuorviante e volpesco acchiappa-biglietti ideato a ridosso del successo de la casa, che da noi era uscito nello stesso anno. come una decina d’altri di quel periodo, ne emula/ricalca anche il font (la C falcetto della parola casa) la frase di lancio e il manifesto.

si è difeso abbastanza bene

non so se ci avete mai fatto caso ma in quasi tutte le sceneggiature di holland c’è sempre qualcuno che offre da bere all’altro, che rifiuta. per poi dire “credo che accetterò quel bicchiere che mi avevi offerto” più avanti nel film, a fronte di una situazione critica. peraltro in zona holland, classe 1984 e ammazzavampiri hanno in comune roddy mcdowall che a sua volta ha un ruolo abbastanza simile a quello di terry corrigan in cutting class il ritorno di brian

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Visto oggi in un mux niente male (circolava per la cronaca anche una vecchissima registrazione da raitre penso ultracut).
Uno scivolone di Winner comunque non scevro di spunti di interesse per gli assertori del trash. A parte le scene davvero spinte e le esplosioni di violenza che aiutano a tener desta l’attenzione, il film pullula di trovate di gradevole cattivo gusto e di deliziosa comicità involontaria.
In linea con l’assoluta inverosimiglianza
della storia, piace segnalare il fidanzato della migliore amica della protagonista che circuisce e copula con la protagonista stessa (che perderà con lui la verginità con tanto di esibizione di inequivocabili perdite ematiche!!!) in quanto sente la mancanza dell’amata, travolta e uccisa da un’automobile con immancabili dettagli gore (manco fosse un cane in calore).
Finale iperviolento ma un po’ alla “Mamma ho perso l’aereo” . Eufemisticamente scialbi gli interpreti, quasi tutti illustri sconosciuti di cui non m’è nota la prosecuzione di carriera con la sola eccezione del cattivaccio Rocco Sisto (già visto in “Donnie Brasco”), che gigioneggia alla maniera dei personaggi di Wes Craven. Caricaturale la “femme fatale” Lolita Lorre (chi fu mai costei?) con look a metà fra una prostituta da strada e la Stefania Stella, musa di Al Festa. Protagonista caciottosa e incapace ma tuttosommato simpatica.

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