Teresa altri desideri (Bruno Vani e Renato Polselli, 1984)

la domanda delle domande è: perché drogarsi e ubriacarsi quando ci son robe sbiellate di questo calibro? provo a fare punto e disappunto.

certo che avviare un hard con una gastrodissertazione in un semi-maccheronico siculo sulle differenze tra il sapore della carne e del pesce, solo vani poteva. è un inizio che lasciava ben sperare in un intrigo in salsa hard, rafforzato dai tag di imdb del post precedente. di intrigo invece credo ci siano le sole scene dell’ingresso a cinecittà, le cui takes mi son parse a occhio e a memoria, le medesime (@Paolo_Tarsis confermi?)

il meta-strano assurto a softcore-performer (vivaddio nelle interpolazioni notiamo fior di addominali di differenza) è una di quelle mostruosità da circo per le quali vien voglia di darsi fuoco in piazza. non so se avrei retto sponsorizzato da marta barzotto.

mediamente mi sono, quanto meno lungo la prima mezzoretta, abbastanza divertito, per poi sentirmi progressivamente avvilito e profondamente annoiato, complice anche l’imbarazzante barzottismo imperante del reparto masculo (ma dicendola intera anche il gineceo a disposizione non è propriamente una passerella di bellezze statuarie mozzafiato). sul voyeur che sbrana il panino mentre spia il bagno saffico ho riso fino a incrinare lo schermo. impagabilissimo e da primo posto in una delle scene più scult di sempre anche il finale dove lui venendo esclama un mikebongiornesco “allegriaaaaa!” (la battuta indicata da rodar sul sugo rimasto mi è decisamente sfuggita, ma credo che sopravvivrò ugualmente)

è proprio sulle perle dialogiche da sbronza con due damigiane di acquavite che è bene soffermarsi, dato che sono più queste superchicche a tutto delirio a tenere in verticale gli 86’ di non saprei bene definire cosa che non i suoi loffi e tristanzuoli pornorisvolti (non so se qualche spericolato tra voi li ha graditi, su me l’effetto è stato di riconferma che l’hard non è decisamente il mio).

vamos a ver (metto lo spoiler per evitare di bruciarle a chi intende vedere il film e gustarsele a sopresa):

  • “allora, le tue prime impressioni?”
    “saporose di cioccolato!”

  • so dare di sperone ma zuccherino, se serve, come per gli uomini; se dice donne mi pesta il callo

  • “son 10 giorni che non ti visualizzo!”
    “sai, ho una fortissma diarrea!”
    “diciamo pure cacarella, è più da sposalizio…”

  • mi raccomando, la cavalcata deve avere un’aggressività di ricerca

  • “educa tu quella mammifera e ne faremo una tirabuchon!”
    “ah, si va in vasca allora!”

  • i tuoi occhi si squattrinano e vedi solo un lungo volo di gabbiani ansioni d’un lenzuolo d’azzurro: ti ho messo in pausa di riflessione, eh?!

che aggiungere, se non altro dopo questo sono pronto a sacco, onorati e daniela minislip. forse.

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