Film sull'ecatombe nucleare

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Che ce ne siano è fuori discussione, ma più o meno questi sono i 3 principali, anche se ammetto di non conoscere il film francese; ovviamente ho scremato altri postapocalittici che c’azzeccano poco, i mi limito a film con la struttura ambiente nomale - nuclear strike - effetti successivi.

La Alexander ricevette una candidatura agli Oscar, grazie anche al fatto che fu distribuito in sala: in origine doveva essere un film TV per la PBS, poi la Paramount nasò il business e lo “ripulì” per un’uscita in sala; gli attori fecero causa per avere i salari adeguati (quelli televisivi eran più bassi).

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l’autrice del racconto da cui è tratto testament si chiama carol amen. sembra quasi un injoke :smiley:

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Volendo si possono aggiungere anche quelli su Hiroshima, tipo pioggia nera di Imamura o Children of the bomb…

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Ma era la Seconda Guerra Mondiale è il contesto era diverso. I giapponesi avevano scatenato l’inferno, e prima o poi gli sarebbe tornato contro. Qui parliamo di una situazione di pace, sicuramente tesa, ma la gente per quanto avesse paura non si immagina proprio un olocausto. Tanto che anche nel film non è chiaro chi sia stato a scatenare la guerra

Ovviamente potremmo considerare The World, the Flesh and the Devil del 59, ma è un film troppo diverso (e irrealistico, per quanto affascinante).

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e lo stesso hiroshima del 2005, credo, che sta appena una spanna e poco più sotto threads. e lì vicino ci va anche il fake-mock-nukeumentary the war time di watkins.

a mio avviso comunque il punto di vista più corretto di un olocausto nucleare sarebbero ore di schermo nero con il sonoro in sottofondo, perché persino un threads secondo me è ottimistico quanto a scenario del dopo.

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Possiamo considerare ance il nostrano: Il giorno prima e il sovietico Quell’ultimo Giorno - Lettere di un uomo morto

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Segnalo che il beffardo @bibaRecords aveva già aperto un topic al riguardo, ma starei più sulla linea di @almayer di quei film più orientati durante lo spettro della guerra fredda, per il resto vi rimando a PINONUCLEO

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questo però non descrive l’olocausto del dopobomba…

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Mi sembra pertinente (anche se non proprio quello cercato qui…)

Ma il film (tipo thriller/conspiracy theory) di Romeo Costatini ‘L’Uomo della Guerra Possibile’ parla del nucleare e, specialmente, la situazione tra la Russia e gli Stati Uniti adesso, con l’europa il nuovo campo di guerra in mezzo (cioè, noi) Non ha previsto la fine della guerra fredda, ma questo la indovinato nel 79’.

Per il discorso qui, avete citato ‘When the Wind Blows’? Molto (molto) consigliato, e si, e proprio cosa succederebbe se cade una bomba nucleare. E in più, e in formato cartone animato. (Come ‘Threads’ ero un po troppo piccolo per ricordarli ma lo poi visti verso la fine degli anni 80/primi 90) Ma entrambi erano ben conosciuti in quelli anni. Specialmente ‘Threads’ che, se non sbaglio, era cosi pesante che non e poi stato ritrasmesso per anni e anni. Per anni ricordo che era parlato quasi sotto voce da chi l’aveva visto. Aveva spaventato tutti al ora - e ricordate che la guerra fredda era ancora una realtà quando era trasmesso in televisione.

Ma per me, quello che avuto più impatto e questo…

(musica di Roger Waters e David Bowie)

E pesante, il trailer (per una volta) fa vedere molto poco. Il film e quasi tutto quello che succede dopo e come cercano di sopravvivere con i consigli della radio/governo. Per me, e un film come ‘Threads’ che tutti i bambini di una certa età dovrebbe vedere in classe a scuola.

E interessante pensare che persone di una certa generazione che hanno cresciuto con questi film hanno un idea realistico di quello che succederebbe se scoppiano le bombe nucleari - ma adesso? Questi film non si fanno più… ma le bombe atomiche sono nettamente più grandi, etc… e il rischio sta tornando (se diamo retta a Putin e Biden) Come la gente dimentica. Ci servirebbe un nuovo ‘Threads’ oppure ‘When the Wind Blows’ in questo tempi. Almeno per risvegliare il pubblico un po…

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Aggiungo la serie CBS Jericho del 2006

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beh non credo che costantini abbia avuto chissà quali doti divinatorie: con le basi missilistiche americane sparse lungo buona parte dela costa adriatica e sardegna e sicilia, l’europa (e più ancora l’italia) nell’economia del risiko è sempre tatticamente stata l’ideale agnello sacrificale n.1. basta pensare a quanto rischiammo la buccia durante la crisi in kosovo, andandoci vicini anche quel passo extra rispetto a ora.
il film comunque lo ricordo terribile/inaffrontabile e anche qualcosa di peggio, se non cercando di prenderlo a ridere. una sorta di intrigo internazionale (alfred perdonami) della mensa caritas. aveva però una vaga atmosfera da casa delle finestre che ridono nell’illustrare l’autarchico paesino di roccamara.

pertinentissimo invece quando soffia il vento, forse il film d’animazione più struggente mai visto, anche spanne sopra una tomba per le lucciole e barefoot gen(durissima ricacciare in gola le lacrime durante gli ultimi minuti), anche se - di nuovo - pensare a sopravvissuti dopo un conflitto nucleare globale mi è sempre sembrata l’utopia al potere - ma mi rendo conto che per suggerirne tutto l’orrore occorre chi questo orrore lo esperisca. purtroppo non beneficiò della meritata attenzione. in sala eravamo quattro gatti e transitò una settimana scarsa. lo recuperò pochi anni dopo raitre, per poi sparire definitivamente dai radar. non era facilissimo neanche trovare la vhs multivision.

da noi non è proprio mai più stato ritrasmesso, neanche quando iniziò a essere gradualmente riconsiderato e riscoperto oltrecortina attorno al 2010. e dire che se c’è un’opera che andrebbe fatta vedere tipo cura ludovico a tutti i capi di stato è proprio quella.

peraltro, come anche lo stesso threads rimarcava, grotteschi ridicoli e sostanzialmente inutili.

basterebbe rispolverare il vecchio, cioè threads, impareggiabile quanto a magnitudo. ma personalmente non sono così ingenuamente idealista sull’influenza oggettiva che potrebbe effettivamente avere. anche renoir credette di poter impedire la seconda guerra mondiale con un film…

serializzando l’ecatombe, aggiungerei anche rules of engagement, the 100 e world war III

due film che precorsero the day after (del quale pochi anni fa girava anche un’interessante copia lavoro di 3 ore, molto più cruda) furono i giapponesi the last war e the final war, che però più verosimilmente finivano poco dopo l’attacco, proprio perché non c’era più nient’altro da rappresentare, non essendo rimaste più forme di vita viventi.

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Forse intendi la seconda?

certo. grazie per la correzione. lapsus calami e sonno perso sono una pessima corte di cassazione. vado a correggere.

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Vai tranquillo

Segnalo anche il notevole “The Divide”

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Cazzeggiando sul canale youtube del nuovo utente @Aldo_Castellani ho trovato questo interessantissimo promo di un suo spettacolo teatrale:

Ispirato ai filmati Protect and Survive, realizzati dal governo inglese e da mandare in onda in caso di un imminente disastro nucleare. A quanto pare la BBC ne realizzò in seguito un documentario che assusre allo status di cult movie.
Io di tutto questo non ne sapevo niente, leggo queste info dalla descrizione del video che ho linkato.
Magari @Aldo_Castellani può dirci qualcosa di più!

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mi rendo conto di uscire di qualche metro dal perimetro, ma essendo figlio del cagotto planetario della guerra fredda, sarei per ascrivere - e raccomandare - anche il considerevole - e immeritatamente sottostimato - miracle mile, da noi uscito direttamente in vhs col titolo un po’ sviante soluzione finale e un doppiaggio/adattamento dialoghi da pera con l’ace gentile.
non è propriamente una radiografia del dopobomba, ma inizia come una teen-comedy per poi diventare un surreale nuke-drama, qualcosa più o meno a cavallo tra fuori orario e a prova d’errore, con una bella inieizione di romanticismo retrò alla frank capra.

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Segnalo anche Countdown to looking glass

e By dawn’s early lights

in Italia noto col titolo “Codice Trinity . attacco all’alba”

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Rilancio con l’affine e mai abbastanza riscoperto special bullettin di zwick, classe 1983, finta diretta tv di impianto wellesiano a base di terroristi che minacciano in mondovisione di nuclearizzarne uno se non si disarmeranno tutti. a una certa le cose sfuggono malamente di mano. c’è un po’ di pistolotto retorico sul potere manipolativo dei media cattivoni che sembra concepito dallo stone di assassini nati, ma è facilmente immaginabile la caga che deve aver fatto venire ai telespettatori di allora, dato che ancora oggi garantisce bpm a 200!

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Segnalo anche il docu-drama First Strike da cui quel furbacchione che ha fatto “The day after” ha tagliuzzato parte delle scene precedenti l’attacco.

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