Sacrilega l’assenza di un topic dedicato a questo caposaldo del cinema , che riesce ad essere allo stesso tempo un film di genere altamente entertaining ed una pellicola dall’approccio autoriale.
Opera girata con pochi mezzi ma con tanta inventiva da un trio di giovani esordienti, trasmette subito l’impressione di trovarsi di fronte ad una sorta di cinema verité grazie al suo bianco e nero “sporco” e all’uso della camera a mano.
Una troupe di giovani cineasti segue le gesta di un killer, che uccide primariamente per motivi economici, ma non disdegna talvolta di farlo per piacere o passatempo.
Un bravissimo Poelvoorde nei panni dell’assassino si lancia a briglia sciolta nella costruzione di un personaggio che riesce a delineare in modo eccezionale, creando un uomo cinico e privo di etica ma simpatico, sbruffone e spavaldo ma sincero e dotato di altruismo, irrisolto ed incapace di fare una seria autocritica ma molto acuto nel capire le persone e prevedere le loro reazioni. Una persona carismatica capace di manipolare gli altri inducendoli ad essere suoi complici e suoi spalleggiatori, abilissimo nel suo lavoro ma anche impacciato in altri ambiti della sua vita, debolezze che però riesce sempre a far passare in secondo piano agli occhi degli altri creando in continuazione situazioni forti e di impatto nelle quali è il prim’attore, catalizzando così in modo fascinoso l’attenzione altrui.
La piccola troupe che lo segue viene attirata dentro al mondo del protagonista in modo sempre più magnetico, arrivando ad agire in prima persona per supportarlo in alcune sue gesta criminali, finendo addirittura per perdere ogni inibizione e remora etica e morale, lanciandosi in atti efferati e riprovevoli per puro divertimento.
Il film abbonda di situazioni grottesche e macabre, facendo prova talvolta di un sottile humor nero estremamente ben bilanciato.
Insomma, per quel che mi riguarda un gioiellino, non per niente ha avuto un grande risalto internazionale nonostante il basso budget a disposizione.