un film IN-CRE-DI-BI-LE. l’anello mancante tra comizi d’amore e l’italia in pigiama via rivelazioni di polselli ma come se l’avesse diretto il tretti di alcool, con tutto lo sconquasso grammaticale e visivo di proia e scotese. una comune di ragazzi deve consegnare una cine-tesi di laurea sulla new wave sessuologica e il resto sbanda da sé: freud indossa pantaloni a zampa d’elefante e giù interviste trashissime che paiono caroselli a prova di controriformismo estetico, pascal baudelaire rousseau shelley seneca diderot e marcuse scomodati in due minuti per elogiare il nudismo, quasi tutti i sessuologi che si esprimono con cadenze alla mal o sal shapiro o stanlio e ollio (ma perché??? 
), lino banfi non accreditato nelle fugaci vesti di uno di questi (doppiato: l’effetto è un po’ quello di mangiare un panino lsd e merda) e finti siparietti alla d’agostino fatti dal bergonzelli ispirato di nelle pieghe della carne. certo, rispetto ai modelli che ispirerà meno scabroso morboso e crudo e più sommar der liebe mood (ciao @SWAT), ma che delirio fotonico! visto in una marcissima copia devastata dal tempo e in semiacetosi che è molto probabilmente il riversamento da un super8 proiettato in cantina e videoripreso amplifica il senso onirico-allucinatorio da decotto di ketamina. non ci si crede che cose come questa siano state distribuite senza conseguenze come sale distrutte o incendiate dagli spettatori! best sergio ever!
Br subito, allora! Dopo aver visto di recente “Blood delirium”, il recupero di un titolo simile è da ritenersi doveroso, a dir poco. Chi può e vuole, investa tempo e denaro…
P.S. Io rido e scherzo, ma in realtà esisterà almeno una copia 35 mm di questo film, in buone condizioni? Mistero da cineteca…
vedere film come questo in buone condizioni è totally nonsense
beh c’è la giurassica Torinovideo che avevo e ricordo non si vedeva neanche malaccio. Però mi pare che era parecchio rattoppata. Boh.
Ostrega questo non lo conosco. Ho ben presente buona parte della sua filmografia ma questo, ante '70, deve essere “clamoroso”
Rivisto stasera, divertente effettivamente, ma @schramm ti sei lasciato prendere la mano nella descrizione, non è così delirante e psicotronico, c’è di peggio.
Ciò che più mi ha colpito è vedere l’ex leader provo Bernard De Vries scimmiottare le controculture (ed i valori ad esse intrinsechi, specialmente nella sequenza delle sigarette alla marijuana preliminari all’orgia “didattica”) che per un periodo aveva incarnato come simbolo della protesta giovanile agli occhi dell’Europa intera.
Colpisce vedere i giudizi così tranchants sulle cause di frigidità e impotenza e sulle persone che ne soffrono.
Il siparietto sugli omosessuali è straniante per lo iato tra la rappresentazione macchiettistica della coppia e i contenuti estremamente moderni delle loro dichiarazioni.
Il sensazionalismo e l’approccio scandalistico sono sempre dietro l’angolo, pronti a fare capolino ad ogni piè sospinto.
Comunque sia, un film da vedere.