Razzista, alcolizzato, tossico, laido, puttaniere, amorale, opportunista, acritico, violento, maleducato, irriverente, sordido, infoiato, volgare, presuntuoso…
Ecco alcuni degli aggettivi che caratterizzano l’antieroe protagonista di questa pellicola, Torrente, uno sbirro fallito che cerca di sgominare una banda di trafficanti di droga con l’aiuto di quattro ragazzini spiantati.
Il personaggio in questione mi ha ricordato immediatamente l’ispettore Mackeroni di Killer Condom, anche se qui la scorrettezza e il cinismo del personaggio vengono ancora più enfatizzati.
Il film è irriverente e divertente, fa del politicamente scorretto un vessillo che porta avanti alto con fierezza, facendolo sventolare energicamente per tuta la durata della pellicola. Si ride parecchio per questa commediola a tinte nere piena di eccessi, che non ha paura a mancare di rispetto a diverse categorie di persone, consapevole di avere degli obiettivi satirici e grotteschi.
Il regista, Santiago Segura, sa di avere calcato un bel po’ la mano, al punto che nei titoli di testa appare scritto “Un film PERPETRATO da Santiago Segura”.
A quanto pare in Spagna il film ha avuto molta fortuna conoscendo un meritato successo.
Esistono anche diversi seguiti, di cui uno (il quarto) ha avuto anche un’edizione italiana - che si trova attualmente a prezzo irrisorio su Amazon.