Allora che cosa abbiamo visto alla fine ?
In primis, venerdi sera dato che la curiosità per il progetto ci ha comunque vinti Street Trash, che in effetti é un pasticcio colorato, godibile ma dimenticabile. L’olezzo é più quello del dilettantismo che della strada, con locations minimali e mute di comparse che urlano e strepitano tra corpi che esplodono e potenti caricaturali che fanno la voce grossa o scappano a gambe levate a seconda delle circostanze. Nonostante cio, qualche scena mi ha divertito, in particolar modo la presentazione della banda dei “buoni” (che sballo le mimetizzazioni dei due fratelli), ma pure la corsa ad ostacoli per salvare la batteria o l’inaspettato incontro con il re dei ratti.
→ Una visione in compagnia e con una buona dose di cibo spazzatura puo valerla!
Sabato é stato sotto il segno di Noboru Iguchi: Cannibal Girls, Masterclass del regista e Hypertrophy Genitals Girl.
Il primo (anche se ultima produzione del nostro) lo avevo già visto a giugno a Parigi ed il ripasso é stato comunque gradevole, potendo soffermarmi di più su alcuni aspetti passati inosservati al momento della prima visione: ammiro molto le cornici bucoliche o cittadine che intervallano la narrazione, composta da blocchi spesso molto dilatati, che si soffermano sui volti e le espressioni delle protagoniste - una “carnefice” altera e beffarda ed una “vittima” stralunata e remissiva.
→ La morale della storia, secondo le parole del regista stesso : meglio essere divorati dal proprio amante che esplodere a causa di una stupida guerra!
L’intervista carriera é stata un po’ caotica come ampiamente auspicabile, ma ha rivelato chiaramente la versatilità del regista, autore di più di cento opere combinando tutti i media. Accenni agli esordi negli Adult Videos con progressivo disinteresse nella pornografia e slittamento verso un periodo di successo con la Sushi Typhoon, collaborando, tra gli altr,i anche con il più estroverso Nishimura, per arrivare al presente, in cui il regista ha deciso di mettere a frutto la sua capacità a lavorare su pellicole a basso budget e tempi di lavoro ristretti per guadagnare in libertà creativa e dare libero sfogo alle proprie numerose e singolari ossessioni 
Infine che dire del “Midnight movie” di questa edizione, quel Hypertrophy Genitals Girl, che porta bene il suo nome, dato che la storia ruota letteralmente attorno all’ingrossamento smisurato di un pene tra la gambe di una studentessa, che ha la sfortuna di imbattersi in un alieno che la punisce in questo modo, mentre riserva alla sua amica la transformazione opposta con una vagina che arriva a lambire il suo petto.
→ Porno delirante, interminabile e pizzelato come da tradizione, per cui l’espressione “Se non lo si vede, non ci si crede!” acquisisce tutto il suo senso!
E domenica é stata la volta di 1978, per cui non saprei dare una migliore descrizione di quella fornita da @schramm : film bifronte, con un’egregia prima parte stile torture in tempi bellici ed una deludente seconda parte tra mostri e simbologie varie, che mi ha lasciato un po’ basito un po’ dispiciuto per lo spreco dell’ottima premessa. Notevole comunque la fotografia.
→ Anche qui magari una visione si, ma se proprio non si ha di meglio da vedere
Ultimo, ma non per importanza, quel Tale of Bliss and Heresy che chiudeva anche l’edizione parigina e che purtroppo avevo mancato la scorsa volta. Un solo aggettivo: STRATOSFERICO.
Era veramente tanto ma tanto tempo che non assistevo in sala ad un film in grado di sorprendermi a tal punto, di avere una tale progressione da un segmento all’altro, alzando sempre l’asticella dell’incredibile, mantenendo per tutta la durata una libertà creativa spiazzante e rigenerante.
Il regista stesso lo ha definito un condesato delle sue esperienze e delle sue manie: ed é esattamente questo - un tonitruante sberleffo alle logiche dell’industria (cinematografica) e alle regole dell’arte a favore di un’opera anarchica ed egocentrica, quasi commovente.
→ Serve dire altro
(ah si, non leggete niente a riguardo, e se avete la fortuna di trovarlo, degustatelo con del buon cibo e del buon vino)