eccone altri più o meno freschi (ricordo che si tratta in tutti i casi di visioni molto ravvicinate e comunque conecutive tra loro):
- inside e the whale hanno in comune un uccello che becchetta fuori dalla finestra e becchetta sul vetro (con maltempo sullo sfondo); sia in whale che in blonde il tema trainante è l’abbandono del padre. in entrambi si fa uso del 4:3
- the menu e asylum blackout hanno in comune il cibo come arma e l’esplosione finale come meta del villain – quest’ultima presente anche in panic button
in zusjie e in dag och il perno più o meno a sorpresa è l’incesto
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in freaks out, sisu e jojo rabbit i nazisti hanno sostanziale rilevanza ai fini del narrato
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il gioco di gerald e wolf creek hanno un’eclisse solare che funge da spartiacque narrativo
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volevo vedere carrel agente pericoloso per verificare un vuoto anamnestico. lo trovo, lo provo, rinuncio per incorreggibili fuori synchr dell’srt. passo a no alla violenza, il primo attore fa di cognome carrel! sia in questo che in number one c’è una francese che depone al commissariato con un italiano tipicamente storpiato a suon di erre mosce da vaudeville… passo al sempre graditissimo rewatch di poliziotti e zac, nadja fares ha lo stesso identico accento e modo di parlare,
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forza bruta e dominator hanno entrambi un villain chiamato X
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i protagonisti di robocop e di fort apache the bronx si chiamano murphy e sono entrambi poliziotti.
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slugs e alligator si svolgono entrambi per metà nelle fogne, con la preoccupazione per le conseguenze del metano come arma soppressiva
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sia in diva che in i falchi della notte c’è la scena, quasi identica, di poliziotti che durante un inseguimento nella metro saltano in extremis sul retro dell’ultimo vagone facendosi aprire dai passeggeri